Rubrica "Appunti & Disappunti" di Maurizio Zuzzaro
La felicità al lavoro
Guida zen per il successo nella professione e nella vita - Rao Srikumar S.
Rubrica "Appunti & Disappunti" di Maurizio Zuzzaro
La felicità al lavoro
Guida zen per il successo nella professione e nella vita - Rao Srikumar S.
Avete bisogno di un cambiamento di paradigma
Una volta che si è una persona diversa ci si comporta come una persona diversa: ecco che il cambiamento si verifica in modo naturale senza nessuno sforzo. Per capire il potere di un cambiamento di paradigma ecco questa antica parabola.
L’abate di un famoso monastero buddista caduto ormai in declino era molto preoccupato. I monaci erano trascurati nelle loro pratiche, i novizi le abbandonavano e i sostenitori laici se ne andavano alla volta di altri centri. Decise di compiere un lungo viaggio per vedere un saggio. Gli raccontò la sua storia di dolore e quanto avrebbe voluto trasformare il suo monastero nel paradiso fiorente che era stato nei tempi antichi. Il saggio lo guardò negli occhi e sentenziò : “il motivo per cui il monastero langue è che il Budda vive tra mentite spoglie e voi non lo avete onorato come merita”.
L’abate tornò subito indietro con la mente in subbuglio. Il disinteressato si trova al suo monastero! Chi poteva essere? Fratello Hua ? No, era troppo pigro. Fratello Po ?No, troppo lento. Ma il Tathagata era in incognito quale miglior travestimento di qualcuno lento e pigro? Riunì tutti i monaci e svelò loro le parole del saggio. Tutti si sorpresero molto e cominciarono a trattarsi tutti con il rispetto che si deve al Buddha. I loro volti cominciarono a risplendere di una luce interiore che attirò novizi e sostenitori. In men che non si dica, il monastero superò la sua stessa gloria di un tempo.L’effetto Pigmaglione è stato ben documentato.
Siate come una Bambola Daruma
Mentre il pensiero positivo è ampliamente lodato e può darsi che abbia aiutato molte persone, c’e’ un approccio alla vita che è di gran lunga superiore. Questo approccio è quello della estrema resilienza. La resilienza è la capacità di un materiale di ritornare alla forma o posizione originaria dopo essere stato curvato, compresso o stirato. Nel linguaggio d’uso, è la capacità di riprendersi dalle avversità.
La resilienza è proprio sul punto di diventare l’ultima moda del management e nelle pubblicazioni di settore cominciano ad apparire articoli sull’ argomento. I programmi di leadership hanno iniziato a spiegare quanto sia importante e perché convenga coltivarla. Immaginate di essere un ingegnere civile chiamato a costruire una strada su un terreno accidentato. Notate dell’argilla franosa, una montagna di granito che si erge esattamente sul tracciato della strada, un suolo acquitrinoso e così via. Non inveite contro nessuno di questi ostacoli: si tratta semplicemente di limitazioni che dovete sistemare. Il vostro genio sta nel raggiungere i vostri obbiettivi anche in presenza di difficoltà di questo tipo. La sfida è in se stessa esaltante . In uno studio, alcuni insegnanti cui venne detto che studenti scelti in modo casuale erano “molto brillanti” svilupparono l’aspettativa che quegli studenti avrebbero dato dei risultati ad alto livello. Sorpresa! ebbero in effetti una riuscita di gran lunga migliore dei colleghi. Altri ricercatori hanno ottenuto gli stessi risultati in un’ampia gamma di contesti.
Ecco per voi una realtà immutabile su cui riflettere: la passione non si trova nel lavoro. Esiste dentro di voi e se non riuscite ad accenderla dove siete ora non la troverete mai all’esterno. E’ inutile cercare freneticamente il ruolo perfetto . Paradossalmente, quando scoprite questa verità e cominciate ad alimentare la fiamma che avete dentro è il mondo esterno che si riorganizza attorno a voi per portarvi quello che cercate e di solito molto più in fretta di quanto vi aspettiate.
Se legare il vostro benessere al successo dei vostri sforzi, sarete frustrati, stressati ed infelici. Ricordate che non ci sono vittorie o sconfitte. Quando si compie un’impresa con sincerità si vince sempre
Tutt’altro che una questione da poco.
Tornate indietro di 10 anni . Visualizzate la vostra situazione di allora e i problemi con cui vi scontravate nel modo più chiaro possibile. Quali sono le cose che desideravate di più?
Quanti di quei problemi si sono risolti da soli? E’ probabile che molte delle situazioni che vi tenevano svegli la notte (problemi che allora vi sembravano insormontabili) si siano semplicemente dissolti, scomparsi come la nebbiolina mattutina allo spuntar del sole. Quante delle cose che volevate così tanto siete riusciti ad ottenere?Anche in questo caso è probabile che siano molte. Erano davvero così importanti?Avete ottenuto quella soddisfazione durevole in cui speravate?
Henry David Thoreau è stato estremamente preciso quando ha osservato che la maggioranza delle persone conduce esistenze di quieta disperazione e arriva alla tomba “senza aver cantato la propria canzone”
Investire nel processo non nel risultato
Ricordate che i risultati sono al di fuori del vostro controllo e quando lasciate che il vostro benessere emotivo dipenda dal raggiungimento di un particolare obbiettivo, state investendo in esso. Vi state anche predisponendo al fallimento, alla tristezza alla disperazione. Eppure , è quello che fate ogni volta. Definite un obiettivo, una promozione, perdere 10 kg, imparare lo spagnolo e poi celebrate il successo o vi lasciate abbattere dal fallimento.
C’e’ un modo per uscirne? Certo che si. Si può investire nel processo invece che nel risultato e si può impare a farlo. Ci riuscirete riconoscendo in modo esplicito e capendo che i risultati sono al di fuori del vostro comando. Definite l’obiettivo e determinate l’esito desiderato poi andate avanti per la vostra strada qualunque cosa succeda. Ce la fate ? Benissimo! Se non ce la fate, benissimo lo stesso. La vostra felicità non deve mai dipendere dal risultato. Le azioni rientrano nel vostro controllo, perciò concentratevi su quello che dovete fare con ogni fibra del vostro essere, con tutta la concentrazione e la determinazione di cui siete capaci. In breve investite nel processo
Lo scienziato che imbrogliava, anche voi lo fate!
Immaginate di essere il grande regista dei cieli, il grande regista della vostra vita. Osservate i vostri pensieri, le vostre speranze, aspirazioni. Osservate il dramma e il pathos come se foste il pubblico di una rappresentazione teatrale. Non siete le persone che credete di essere in base a ciò che fate, alle persone a cui vi relazionate o a qualunque altra risposta .. siete coscienza
Siete l’attore, non il personaggio. Il ruolo che state interpretando, le difficoltà che state vivendo: tutto appartiene al personaggio non all’attore. Preparatevi all’azione e a offrire la miglior interpretazione di cui siete capaci.
Immaginate ora di essere molto vecchi e che state per andarvene . Il vostro fisico è esausto ed è ormai un peso. Siete felici di lasciarlo andare. Vi viene offerto un grande regalo, la possibilità di lasciare un ultimo segno nel mondo. Davanti a voi, ansiosa di sentire che cosa avete da dire, c’e’ la persona che siete oggi. Vedete tutte le difficoltà e le tribolazioni che questa persona sta affrontandoe vedete gli esiti probabili che il vostro Se più giovane sta contemplando.
Che consiglio dareste a questo voi più giovane?
Scrivetelo e cominciate subito a seguirlo!
Tenete a bada l’orda tumultuosa
Il sovraccarico di informazioni e il deficit d’attenzione sono ormai una norma. Uno dei modi con cui le persone cercano di fronteggiare questa situazione è il multitasking. Probabilmente lo fate anche voi ed è possibile che lo consideriate un vostro punto di forza. Molti annunci di lavoro tra i requisiti necessari elencano la “capacità di svolgere più mansioni contemporaneamente” e alcuni datori di lavoro lo considerano ammirevole.
Toglietevi dalla testa questa idea il multitasking significa semplicemente che fate molte cose male e che ci vuole molto più tempo per farle.
Attenti alle compagnie che frequentate
I comportamenti positivi come ad esempio smettere di fumare, rimanere magri o sentirsi felici si trasmettono da un amico all’altro come virus contagiosi. E lo stesso vale per i comportamenti negativi: c’erano gruppi di amici che sembravano infettarsi reciprocamente con l’obesità, l’infelicità e il fumo. Rimanere in buona salute non sarebbe quindi, a quanto sembra solo una questione di genetica e di dieta. La buona salute è anche in parte, un prodotto della stretta vicinanza con altre persone che godono di buona salute.
Non è così facile tuttavia, usare con determinazione questo principio. Se volete essere un buon giocatore di scacchi, cercherete di passare del tempo con i grandi maestri. Il problema e che i grandi maestri non vorranno fare altrettanto.
Dove vi porta il vostro viaggio
Un giorno vi accorgerete che state vivendo la vita che oggi sognate. Non è detto che avrete (o forse si) esattamente quello che oggi immaginate. Ma sarà senz’altro meglio di quanto immaginate di essere.
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