Rubrica "Appunti & Disappunti" di Maurizio Zuzzaro
la logica nascosta della vita
Mettere ordine nel caos con l'economia - Tim Harford
Rubrica "Appunti & Disappunti" di Maurizio Zuzzaro
la logica nascosta della vita
Mettere ordine nel caos con l'economia - Tim Harford
Il libro con un passo brillante illustra alcune ricerche con conclusioni economico-razionali. I temi trattati vanno dal gioco d’azzardo alla logica della dipendenza da alcol, fumo o droghe. I seguenti “appunti” contengono solo alcuni di questi argomenti. La tesi del libro è la seguente: in primo luogo il comportamento razionale è molto più diffuso di quanto si creda e fa capolino anche nei luoghi più inaspettati, compreso il cervello di un teenager con l’ossessione di fare sesso; secondo, che la fede degli economisti nella razionalità è utile per capire molte cose.
Esiste una nuova generazione di economisti che sta aprendo nuovi filoni di ricerca in ambiti come il sesso, il crimine, il gioco d’azzardo, la guerra, il matrimonio, i ghetti, il razzismo, la politica e gli ultimi milioni di anni della storia del mondo. Non ha molto senso avanzare tesi chiare e verificabili se si dimostrano sistematicamente errate. Ma non è questo il caso, perché la fede degli economisti nella razionalità umana è spesso confermata dall’esperienza. Non intendo dire che gli individui sono sempre e comunque razionali – come vedremo, non mancano le dimostrazioni del contrario, le persone sono razionali abbastanza e abbastanza spesso da rendere molto utile l’assunto di partenza della scelta razionale.
Gli esperimenti fatti da psicologi ed economisti comportamentali offrono numerose testimonianze al proposito. Fra questi, uno dei più famosi esempi è quello proposto da Daniel Kahneman e Amos Tversky, che dimostrarono come le diverse scelte delle persone siano influenzate dal modo in cui vengono sottoposte. (Sebbene sia uno psicologo, Kahneman ha vinto il premio Nobel per l’economia nel 2002: Tversky morì purtroppo qualche anno prima e non potè condividerlo con il suo fortunato collega).
Kahneman e Tversky misero un gruppo di persone di fronte a questa scelta:
Immaginate che gli Stati Uniti si stiano preparando allo scoppio di una epidemia di una malattia rara il cui ceppo sia in Asia, e che si prevede possa portare alla morte di 600 persone. Vengono proposti due piani alternativi per fronteggiare la minaccia. Partiamo dall’assuntoche vi siano degli scienziati in grado di fare delle stime precise e che le conseguenze delle stategie adottabili siano queste :
Quale programma scegliereste ?
A un secondo gruppo, fu presentata la medesima soluzione ma questa volta la scelta era tra :
Quale dei due programmi scegliereste ?
Le opzioni A e B corrispondono esattamente a C e D ,non è difficile rendersene conto se si mette una affianco all’altra. Eppure la scelta cambiò a causa di una formulazione diversa. Alcuni intervistati preferirono essere sicuri di salvare un terzo di persone (piano A) piuttosto che puntare sull’ipotesi di salvare tutti (piano B). Ma cambiando la formulazione della domanda, la scelta risultava influenzata: alcuni individui privilegiavano un piano in cui c’erano due probabilità su tre di uccidere tutti( Piano D) Questo capovolgimento di fronte è chiaramente irrazionale visto che nulla è mutato sulla base dei costi e benefici,eppure le scelte cambiarono. Kahneman e altri hanno prodotto diversi e numerosi esperimenti sul campo dimostrando che le persone assumevano atteggiamenti irrazionali.
College Station, Texas, 1990
A condurre l’esperimento su dei roditori furono Raymond Battalio e John Kagel. Dimostrarono che le cavie erano in grado di calcolare e fare scelte razionali .Sistemarono i ratti in cestini equipaggiati da piccoli distributori collegati ad un paio di leve che dispensavano bibite diverse. Si disponevano di tot crediti al giorno: la bibita più economica era il Chinino non molto gradita, mentre la preferita gazzosa costava un maggior numero di crediti.
Immaginiamo di metterci nei panni dei ratti. Abbiamo sete la gazzosa è deliziosa ma cara: cerchiamo quindi di trovare un compromesso, dissetandoci con il chinino, e ci rifacciamo la bocca con la gazzosa. Di sicuro non ci mettiamo a schiacciare le leva a caso. Arrivati a questo punto cosa accade se il prezzo del chinino cresce ? la risposta è semplice. Visto che costa di più, premete con minor frequenza la leva dell’acqua tonica. Detto così Sembra che abbia senso. Ma è anche irrazionale … Come un topo intelligente, voi per il semplice fatto che state reagendo sulla base del budget oltre che del prezzo, berrete più chinino anche se più caro fino a quando le quantità erogate saranno comunque maggiori rispetto a quelle della gazzosa. Il consumo totale del liquido gazzosa sommata a chinino è quello che vi permette di sopravvivere.
Battalio e Kagel hanno risolto un’enigma che risale al 1985 quello relativo all’esistenza dei beni Giffen. I beni Giffen sono come il chinino la cui caratteristica è di essere talmente necessari per i poveri che quando il loro prezzo sale sale anche la domanda. Visto che l’aumento del prezzo impoverisce anche coloro che poveri non erano e la povertà stimola la domanda .
Las Vegas ai confini della ragione
Alla fine degli anni venti John von Newman, che era lo studioso più brillante dell’epoca si mise in testa di sviluppare la strategia perfetta per il poker. Von Newman era convinto che volendo trovare una teoria che chiamò “teoria dei giochi” capace di spiegare la vita, bisognava partire da una che interpretasse il poker. Il suo obiettivo era di trasferire il rigore della matematica alle scienze sociali e questo lo portò a puntare su un approccio economico visto che le decisioni razionali si basano su dei modelli matematici. La vita reale è una sequenza di bluff, di piccole strategie ingannevoli, di domande che poniamo a noi stessi per capire che cosa l’altra persona pensa che noi si stia per fare .
Dalla “teoria dei giochi” scaturiscono spesso delle decisioni caratterizzate da una razionalità inconscia, frutto dell’esperienza . Siccome le situazioni che la teoria dei giochi sono tendenzialmente molto complesse , se si chiede ad una persona qualsiasi di simulare una partita in laboratorio, è facile che l’esperimento fallisca; mentre se si offre a questa persona la possibilità di capire come funziona il sistema, questa si orienterà verso soluzioni maggiormente razionali anche in modo inconsapevole. Un famoso esempio è quello della “maledizione del vincitore” tale maledizione deriva dalla caratteristica propria delle aste in cui vince l’offerta ritenuta troppo alta da tutti i presenti.
Si divorzia troppo poco ?
Ammetto di non sapere dare una risposta definitiva alla domanda. Neppure il più ingegnoso economista della nuova generazione ha messo a punto un esperimento in grado di dimostrare se le persone, di fronte alla scelta di sposarsi, abbassano le loro aspettative in risposta alle condizioni di mercato. Ma qualche spunto può emergere dall’osservazione degli speed date, grazie a una ricerca che ci viene cortesemente offerta da due economisti Michèle Belot e Marco Francesconi.
Osservando circa duecento speed date diversi le persone sembravano cambiare in maniera regolare e razionale i propri schemi mentali a seconda dei partecipanti agli incontri. Insomma non sembravano comportarsi come se stessero cercando “quello/a giusto/a “ Gli uomini per esempio preferiscono le donne che non sono in sovrappeso. Come logica conseguenza è automatico ritenere che se in una particolare sera è presente un numero di donne grassottelle doppio rispetto al solito, gli uomini dovrebbero essere meno interessati ad un’appuntamento. Ma così non era. Gli uomini corteggiavano con il medesimo entusiasmo tanto che, quando le donne in sovrappeso erano il doppio, il numero delle donne cicciottelle con una richiesta di uscire era doppio rispetto alla media. Stessa cosa per le donne: nonostante dichiarino di preferire gli uomini alti a quelli bassi, nelle serate in cui nessun uomo superava il metro e ottanta, i ragazzi piccoli avevano molto più successo del solito. Se le persone stessero veramente cercando un partner con delle caratteristiche precise è lecito aspettarsi che in presenza di quel tipo di persona, reagiscano prendendo il primo autobus disponibile, allontana dosi dalla sala. Ma non è tutto così semplice, perché al contrario le persone sembrano reagire alla penuria abbassando i propri standard.
Cinque nel Quartiere
Immaginate di disporre su una scacchiera le pedine bianche e nere in modo da alternare sistematicamente i colori. Ora immaginate che queste pedine bianche o nere siano due categorie di persone: bianchi o neri è la soluzione ovvia, ma potrebbero anche essere nativi e immigrati, ricchi e poveri. Ognuno è mosso da un’antica preoccupazione evitare di ritrovarsi numericamente in minoranza nel proprio quartiere. Tutti sono felici di vivere in un quartiere misto, anche se si trovano in leggera minoranza, ma se scoprono che i due terzi delle persone che abitano il quartiere sono di un altro colore, non si sentiranno più a loro agio e si trasferiranno
la tastiera di Thomas Schelling. La figura B mostra la posizione finale dopo che le pedine si sono trasferite seguendo le proprie preferenze.
L’esperimento di kats, Kling e Liebman dimostra che il quartiere influisce molto su alcuni aspetti e per niente su altri. Gli adulti e i bambini che si trasferiscono in quartieri meno desolati si sentono decisamente più sicuri e più felici. Ma allo stesso tempo, gli esperimenti mostrarono che gli adulti che si trasferivano nei nuovi quartieri “migliori” , non vedevano aumentare le loro probabilità di trovare un lavoro e i figli non miglioravano il proprio rendimento scolastico.
Cosa dimostrano questi dati? Che il quartiere in cui si cresce è molto importante per quanto riguarda la salute e il benessere psicologico, ma non è all’origine dei voti bassi della predisposizione al crimine e del fatto che si è disoccupati. Il quartiere in cui uno cresce è importante, ma non è vero che determini il destino personale di chi ci vive.
I dati raccolti da Roland Fryer riguardo alle amicizie scolastiche conferma questa tendenza dimostrano che, nonostante un’integrazione di facciata, permangono delle reti di amicizie fortemente segregate e all’isolamento degli studenti di colore diligenti è superiore nelle scuole miste che non in quelle di maggioranza afroamericana.
Quando nel 1959, Becker propose per la prima volta l’idea che le persone investissero in istruzione e addestramento professionale nello stesso identico modo in cui investono in un affare a sul mercato azionario, risultò scandaloso persino ad alcuni sui colleghi economisti.Si disse che l’istruzione era qualcosa che arricchiva l’animo e non aveva nulla a che fare con l’investimento razionale per favorire la propria produttività. Il punto di vista di becker divenne opinione corrente e come mi fece notare una volta, ai nostri giorni nessun politico può essere eletto senza dedicare del tempo a parlare dell’importanza di formare capitale umano.
Un milione di anni di logica
Immaginiamo di condensare l’ultimo milione di anni in soli dodici mesi. Ogni giorno passano 3000 anni cosi’ come due anni corrispondono a un minuto. In questa scansione temporale compressa i nostri progenitori iniziarono ad usare il fuoco per la prima volta in primavera. Nonostante questo enorme passo avanti, le nuove idee tardano ad apparire. Fino alla fine di ottobre; i nostri antenati stanno ancora battendo arnesi di pietra molto rudimentali. L’essere biologicamente più simile a noi, l’homo sapiens fa capolino intorno alla metà di novembre. Verso il 19 dicembre, affiorano i primi segnali che testimoniano qualche forma di civilizzazione: raffigurazioni sulle pareti delle caverne e siti funerari.
Solo intorno il 27 dicembre ci sono delle tracce degli aghi da cucire di lance archi e frecce. Non sappiamo granchè della preistoria dell’economia ma con sicurezza possiamo affermare che è una storia in cui tutti gli eventi sono concentrati nella scena finale. Ma la crescita economica non assume semplicemente un ritmo diverso una volta che si entra nella storia registrata. Se facciamo una zoomata su questi pochi ultimi giorni, vediamo che il tasso di innovazione e crescita continua ad accelerare. L’economia mondiale è dieci volte più grande alla fine del 30 dicembre di quanto non fosse ventiquattro ore prima, un lasso di tempo a cavallo del leggendario regno dei faraoni egiziani.
La cina imperiale dura per la maggior parte del 31 dicembre e nel frattempo l’impero romano cresce per poi declinare e lasciare spazio all’avvento del medioevo. L’economia mondiale accresce le sue dimensioni di altre dieci volte fra l’inizio del nuovo anno e le 19:30 dello stesso giorno, in corrispondenza della scoperta dell’ america da parte di Colombo. Lo sviluppo a quel punto acquista un’ulteriore velocità e l’economia mondiale aumenta di altre 10 volte fra le 19:30 di sera e le 23:20 in corrispondenza dello scoppio della prima guerra mondiale. Si tratta di una crescita sorprendente per gli standard passati, seppur modesta a quella del ventunesimo secolo dato che negli ultimi 40 minuti , ciò che rimane del novecento, l’economia mondiale è diventata 10 volte più grande. Se dovessimo mantenere lo stesso tasso di crescita intorno a mezzanotte e 25 l’economia mondiale dovrebbe nuovamente moltiplicarsi per 10.
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