Rubrica "Appunti & Disappunti" di Maurizio Zuzzaro
Sun Tzu: L'arte della guerra.
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Sun Tzu: L'arte della guerra.
L'arte della guerra è un antico trattato militare cinese attribuito a Sun Tzu (noto anche come "Sun Wu" e "Sunzi"), un alto generale militare, stratega e tattico, e si credeva di essere stato compilato durante il tardo periodo primavera e in autunno o all'inizio del periodo degli Stati Combattenti. Il testo è composto da 13 capitoli, ognuno dei quali è dedicato ad un aspetto della guerra. E 'comunemente noto per essere l'opera definitiva sulla strategia e la tattica militare del suo tempo. E 'stato il più famoso e influente della Cina Sette Classics militari, e: "per gli ultimi duemila anni rimase il più importante trattato militare in Asia, dove anche la gente comune lo sapeva per nome". ha avuto un'influenza sul pensiero orientale e occidentale militari, tattiche di business, strategia legale e oltre.
Qui ho appuntato alcune strategie
le vettovaglie devono essere reperite nel territorio nemico.
La conoscenza e la via della virtù, il sapere uno degli elementi determinanti della vittoria.
il compito del sovrano e di evitare di fare qualsiasi cosa possa sconvolgere l'ordine naturale: la parola chiave di questo grande testo il proprio wuwei la non azione. dalla conoscenza degli opposti deriva una grande lezione: quella dell'innocenza e della semplicità.
la saggezza confuciana sta nella pratica delle cinque virtù: la benevolenza, la rettitudine della mente, il decoro del contegno, la conoscenza o illuminazione e una buona fede.
Il generale vincitore, prima che venga combattuto una battaglia, fa molte riflessioni nella sua tenda. pertanto, usare molte astuzie conduce alla vittoria e poche alla sconfitta; ancor peggio sarebbe non usarne alcuna.
In guerra, dunque, fa il sì che tu primo obiettivo sia alla vittoria, non le lunghe campagne.
Quando l'armata il diffidente e inquieta, c'è da aspettarsi possono venire problemi dagli altri principi feudali. questo significa semplicemente portare l'anarchia nell'armata di gettar via la vittoria.
Il perfetto comandante coltiva la legge morale e resta fedele al metodo e alla disciplina; per questo e in suo potere il controllo del successo.
In tutti i combattimenti il metodo diretto può essere usato per gettarsi nella battaglia, ma i metodi indiretti saranno necessari al fine di assicurarsi la vittoria.
Non possiamo stabilire alleanze fino a quando non siamo informati sui piani dei nostri vicini.
Quando si depreda un paese, occorre che il bottino sia diviso tra i propri uomini; quando ci si impadronisce di un nuovo territorio lo si divida in assegnazioni per il beneficio della truppa.
l'arte della guerra ci insegna non fare affidamento sulla probabilità che il nemico non attacchi, ma sulla nostra preparazione a riceverlo; non sulla possibilità che non attacchi, ma piuttosto sul fatto che abbiamo reso la nostra posizione inattaccabile.
Non muoverti se non vedi un vantaggio; non usare le tue truppe almeno che non ci sia qualcosa da guadagnare; non combattere almeno che la posizione sia critica.
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