Uno dei primi problemi che affronta chi si vuole dedicare al fai da te nell’ investimento in Borsa è orientarsi tra i vari strumenti e regole operative. Se poi si decide di operare col trading on line bisogna imparare ad aggiustarsi senza ricorrere troppo spesso all’ help desk. Nel panorama editoriale finanziario e su internet sono disponibili molti dettagliati manuali operativi. Qui di seguito ci limitiamo alla sintesi delle cose che riteniamo per esperienza veramente importanti.
SU QUALI STRUMENTI SI PUO’ INVESTIRE
Le tabelle che seguono descrivono brevemente le differenze più rilevanti tra i principali strumenti finanziari a disposizione dei risparmiatori che vogliono gestire da sé i propri risparmi e quotati sui mercati regolamentati italiani. Non vengono esaminati i Fondi Comuni di Investimento ed i prodotti del risparmio gestito. Ognuna delle categorie è classificata al proprio interno in ordine crescente di rischio.
Col termine rischio si identifica la volatilità dello strumento finanziario, che rappresenta l’ ampiezza e la dispersione nel tempo degli scostamenti delle quotazioni dai valori medi di periodo. In altre parole la volatilità descrive l’ ampiezza e la frequenza delle oscillazioni dei prezzi, per cui maggiore è la volatilità , maggiore è il rischio di perdite (ovviamente maggiore è anche l’ opportunità di guadagno se si realizzano le previsioni dell’ investitore).
MERCATO OBBLIGAZIONARIO (MOT)
Riguarda Titoli di credito, cioè prestiti contratti dallo Stato, da banche, da società. Salvo casi di insolvenza, il possessore ha diritto alla restituzione, a scadenza, del valore nominale nonché al pagamento degli interessi.
MERCATO AZIONARIO (MTA)
Riguarda le azioni, cioè titoli che rappresentano quote di partecipazione al capitale di un'azienda. Il possessore ha diritto al dividendo (se c’è). In caso di liquidazione non è garantito il valore nominale. Si può anche perdere tutta la somma investita.
MERCATO DEI PRODOTTI INDICIZZATI (MTF – MCW)
Riguarda Fondi e particolari warrant, il cui valore è strettamente collegato in modo diretto e senza effetto leva al valore di indici o panieri di titoli italiani o stranieri. Consentono di operare su un intero mercato o settore, senza bisogno di comprare materialmente i singoli titoli. Il valore oscilla nella stessa misura in cui oscilla l ’indice o paniere sottostante.
MERCATO DEI DERIVATI (IDEM – MCW)
Riguarda contratti derivati, il cui valore è collegato al prezzo di uno strumento sottostante che può essere un'azione, un indice, una valuta, un tasso di interesse o una generica merce. Essendo contratti a termine hanno una scadenza. Generalmente sono molto volatili e dotati di effetto leva che moltiplica il profitto (o la perdita).
Prof. P. Gerbino www.borsaprof.it
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