I mercati finanziari, ma anche obbligazionari, le valute e le materie prime si muovono per tendenze, legate alla stagionalità o al perdurare delle medesime condizioni economiche o previsive.
Gli analisti e gli operatori impostano le loro posizioni in accordo a queste tendenze e si servono di alcuni strumenti tecnici per monitorare la continuazione o la fine della tendenza in essere. Uno di questi strumenti, il più noto e sicuramente il più storico, è la costruzione di linee di tendenza, note come Trend Line.
Una Trend line viene costruita unendo uno o più punti di continuazione (minimi per i movimenti di rialzo, massimi per quelli al ribasso) fra loro, in modo da avere una visione prospettica : si dirà che il mercato è ancora in tendenza fino a che i prezzi non avranno violato tale linea.
Non sempre però è così facile tracciare una trend line che abbia un significato, spesso per la presenza di diversi punti di continuazione e non sempre quindi si ha la sicurezza di poter disporre di uno strumento affidabile. La ricerca e gli studi degli ultimi anni hanno permesso lo sviluppo di tecniche che, partendo da medesime premesse, risultano oggi più interessanti e performanti. E' di una di queste che parleremo oggi: la tecnica della misurazione di un trend mediante l'uso del canale di volatilità.
Se l'uso del grafico tradizionale a barre o candele è ormai uno strumento diffuso a disposizione di tutti i traders, non altrettanto lo è uno strumento che invece viene usato dagli operatori istituzionali per regolare la propria attività, e che prende il nome di Market Profile.
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