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Le frodi nell'ambito degli Edge Fund

9.Conclusioni

Riflettendo su una battaglia molto più seria, Winston Churchill parlò del momento che stava vivendo come “la fine dell’inizio”, anziché definirla “l’inizio della fine”. Lo stesso discorso può valere per le frodi nel settore degli Hedge Funds. Negli ultimi cinque anni, l’esigenza di una maggiore disclosure per questi fondi aveva coraggiosamente aperto la strada alla possibilità di intensificare le valutazioni in termini di due diligence, anche se non si è mai messo in pratica quanto ipotizzato solo in teoria.

L’utilizzo della due diligence costituisce solo il primo passo per migliorare gli strumenti informativi a disposizione degli investitori che decidano di sottoscrivere quote di questi strumenti finanziari; il grosso problema che ancora oggi permane è la grande difficoltà di riuscire a scoprire i soggetti che stanno eseguendo la frode e intervenire con tutti i mezzi legali a disposizione. In questa situazione di transizione, l’unico fattore certo è legato al fatto che la frode in questo settore è un fenomeno che sta crescendo in maniera esponenziale anno dopo anno: nel 2009 i diversi illeciti in questo campo hanno generato perdite per più di 50 miliardi di dollari, con pesanti ricadute sugli investitori, i quali hanno avuto a disposizione pochi strumenti per cercare di recuperare almeno una minima parte della ricchezza persa.

Nello stesso momento, la macchina normativa dei diversi Paesi è stata bloccata dalla difficile situazione di crisi economica in cui sta versando l’economia mondiale, con la conseguenza che i legislatori hanno preferito pensare a nuove azioni al fine di far ripartire il circuito del business piuttosto che occuparsi di altre vicende. Gli Hedge Funds non dovrebbero essere tuttavia considerati come uno strumento finanziario “maligno”: per i soggetti che hanno la volontà di rischiare una grande percentuale della loro ricchezza, questi fondi sono in grado di offrire rendimenti di mercati particolarmente elevati, servirebbe tuttavia una maggiore competenza dei gestori e una maggiore conoscenza dello strumento e dei rischi che si corrono da parte degli investitori.

Una prima domanda posta all’inizio di questa tesi era il motivo per cui gli Hedge Funds falliscono e come si poteva intervenire per misurare tali inadempienze, al fine di ottenere soluzioni che potessero annullare il rischio di frode nei prossimi anni. Dopo avere analizzato i casi presentati e cercato possibili soluzioni che consentano una più efficiente allocazione di risorse nella lotta contro gli illeciti, bisogna ammettere che il fallimento è un evento intrinseco della vita di uno strumento finanziario e la frode è, a sua volta, parte del fallimento. Una migliore conoscenza dello strumento e una maggiore competenza da parte dei soggetti che gestiscono questi fondi potrebbero aiutare notevolmente il settore, ma ciò non potrebbe mai azzerare la probabilità che si manifestino nuovi illeciti.

In conclusione, sarà necessario l’impegno di tutti gli organi di vigilanza affinchè vengano realizzati accurati interventi per combattere questi eventi negativi, ma dovrà essere ben chiaro il concetto che il rischio di frode è un elemento che mai verrà completamente annullato e con il quale il mercato dovrà imparare a convivere.

Sansoldo Fabrizio

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