A Brave New World: la cartolarizzazione dei rischi
-Negli ultimi anni, è emerso con sempre più forza il mercato della cartolarizzazione dei rischi. Finora, le principali transazioni effettuate su questo mercato hanno riguardato i cosiddetti “CAT-Bonds” ed hanno interessato prevalentemente le assicurazioni.
-La caratteristica dei CAT-Bonds è che essi permottono di diluire rischi anche molto difficili da quantificare su una larga fascia di investitori. In questo modo, ci si può coprire da eventi da cui sarebbe altrimenti molto difficile proteggersi.
-Questa metodologia, va sotto il nome di ART (Alternative Risk Transfer) e non è affatto escluso che trovi ampia applicazione anche nel mondo delle aziende e finendo per essere utilizzata anche per i rischi finanziari più complessi.
Un esempio
Cliente: Electricité de France, Gennaio 2004
Importo: Eur 190 milioni
Arranger: CDC-IXIS Capital Markets, Swiss RE Capital Markets
Struttura: La cartolarizzazione copre EDF da danni derivanti da bufere di vento. I sottoscrittori del bond ricevono un certo tasso di interesse che li remunera del rischio, ma vedranno il capitale loro rimborsato a scadenza (o ad altre date intermedie, a seconda delle tranches) progressivamente ridotto se la velocità dei venti in Francia, misurata con particolari indici, eccederà certi valori prefissati. I bonds hanno rating che vanno da BB+ a BBB+ (S&P) a seconda delle tranches. Questo corrisponde a perdite attese per i sottoscrittori che vanno rispettivamente da 54 a 2 punti base.
Le idee espresse in questa presentazione riflettono esclusivamente le opinioni personali dell’autore e non sono necessariamente quelle dei gruppi bancari Banca Antonveneta e ABN AMRO Bank.
Francesco Ceci
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