Sul mercato si parla così
Bid-Ask spread: il margine dell’intermediario. Cruciale per comprendere la liquidità di un prodotto finanziario.
Spot: il prezzo per consegna immediata (2 o 3 giorni) del bene.
Swap: uno scambio di flussi finanziari
Opzione: come un’assicurazione. Si paga un premio per ricevere un certo flusso di cassa al verificarsi di un certo evento. Come esistono tante forme possibili di assicurazione, così esistono tante forme di opzioni. A differenza dell’assicurazione, l’opzione si può anche vendere. A volte anche senza rendersene conto.
Termine (forward): il prezzo di un certo bene quotato per consegna ad una data futura. Rappresenta (matematicamente) le aspettative attuali del mercato rispetto all’andamento futuro del prezzo. Non rappresenta praticamente mai una previsione corretta.
Tassi di interesse impliciti: il prezzo a termine del tasso di interesse e cioè l’aspettativa del valore futuro di un certo tasso di interesse. Vale quanto detto sopra.
Volatilità: un parametro matematico che serve a calcolare il prezzo di un’opzione. Misura la “paura” di chi quota l’opzione. O meglio, inserita in una formula matematica, permette di quadrare la domanda con l’offerta di una particolare opzione.
Francesco Ceci
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