Nel corso degli anni '90, il rapido sviluppo dei mercati e il verificarsi di frequenti fenomeni di elevata volatilità delle grandezze finanziarie hanno contribuito alla diffusione di prodotti sempre più sofisticati di ingegneria finanziaria, volti a soddisfare le più disparate esigenze degli operatori. In questa categoria di strumenti ricadono le cosiddette opzioni "esotiche".
Cercando di ricondurre la vasta gamma di questi tipi di opzioni ad alcune caratteristiche essenziali, al fine di elaborare una classificazione, si può distinguere tra v:
(i) opzioni asiatiche (average strike e average price), il cui pay-off dipende da una media (aritmetica, geometrica o ponderata) del prezzo del sottostante nel periodo di riferimento;
(ii) opzioni con pay-off che è legato in maniera complessa al prezzo del sottostante, in quanto può dipendere da un prezzo minimo/massimo durante un certo periodo (lookback), dal raggiungimento di una soglia prestabilita per il prezzo del sottostante (ladder e barrier) oppure da una modifica del prezzo di esercizio (reset-strike, deferred-strike e installment);
(iii) opzioni con pay-off che è a sua volta un contratto derivato o un'altra opzione (forward-start, packages, chooser, compound, swaption e caption);
(iv) opzioni con pay-off legato non ad un prezzo di esercizio, ma ad una regione di esercizio (digitali o binarie, asset-or-nothing, gap);
(v) opzioni con pay-off che dipende dal prezzo di più titoli, in quanto determinato sulla base del prezzo più alto registrato in un certo periodo tra un insieme di titoli (exchange e rainbow);
(vi) opzioni con pay-off determinato dalla differenza tra i prezzi o i rendimenti di più attività finanziarie, quali tassi di interesse su due diverse valute e tassi di interesse su due diverse scadenze (spread) o indici azionari e obbligazionari (outperformance);
(vii) opzioni con pay-off in valuta diversa da quella in cui è denominata l'opzione (quanto e differential swap).
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