Questa funzione è orientata a risolvere il problema dei minimi locali, come quella precedente, ma con un criterio differente. Viene effettuato un test sulla derivata dell'errore e viene effettuato uno shock termico sulla rete se l'errore ha una discesa troppo lenta o ha una oscillazione con media costante ed è lontano dal target error. Lo shock termico viene realizzato tramite una variazione casuale dei pesi della rete. Ritengo che siano veramente pochi i problemi che possano trarre beneficio da questa utility che, comunque, resta interessante come curiosità didattica.
Luca Marchese
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