Tutti gli esseri umani all'inizio delle loro "attività" commettono errori.
Ma alcuni individui sembrano, commettere molti più errori di altri.
Perché?
Psicologicamente, è stato dimostrato che esiste una stretta relazione tra la precisione e l'ansia.In determinati momenti, una certa pressione e/o ansia potrebbe risultare utile, in effetti alcuni individui nel lavoro o nella vita "performano" bene "stando sotto pressione", ma oltrepassato il punto di massimo beneficio, la pressione psicologica e soprattutto l'ansia, con lo stress indotto, può aumentare in maniera sostanziale il grado e l'importanza degli errori. Nell'attività di trading, dove l'ansia è elevatissima, sistematicamente il risultato dello stress operativo condurrà a delle perdite certe.
Se gli errori non sono il risultato di un "desiderio inconscio" di perdita, E' Possibile strutturare l'attività di trading in maniera da limitare non solo la loro frequenza ma anche l'entità delle stesse.
Il successo nel trading è per il 70% un problema di forma- mentis e di abitudine operativa corretta Questa abitudine può risultare produttiva o essere una abitudine autodistruttiva.
Come può una abitudine inappropriata e/o pericolosa per il successo nel trading, come quella che molti traders hanno, essere cambiata?
La risposta è semplice (ribadisco bene, non ho detto facile.)
1. Rimuovere le cause di un comportamento autolesionista.
2. Fare autocritica
3. Reimpostare un rinnovato atteggiamento verso il trading, un atteggiamento più produttivo.
4. Ricompensare il nuovo modo di porsi sul mercato.
Le risposte potrebbero sembrare semplici, ma mettere in atto tutto ciò, comunque è tutt'altro che facile, soprattutto senza sacrificio ed impegno specifico.
Riconoscere l'esigenza, il problema, per cambiare atteggiamento.
Prima di risolvere un problema bisogna verificarne ed "accettarne" l'esistenza.
In certi ambiti della "Vita" in generale, è difficile riconoscere che si ha un problema.
Si possono avere cattive esperienze, si possono fallire obiettivi, avere relazioni non soddisfacenti ma, capita spessissimo che difficilmente si prende atto di tutto ciò.
Al massimo si potrebbe "intuire" che "qualcosa" nel nostro comportamento è sbagliato, ma non si riesce a focalizzarlo facilmente.
Però, sfortunatamente, solo una volta "riconosciuto" il problema potrà essere risolto: non possiamo trattare quello che non conosciamo.
Nel trading, rispetto alla Vita, tutto diventa più semplice, in effetti il feedback è immediato quando adottiamo comportamenti sbagliati: perdiamo soldi adottando comportamenti errati.
Guadagneremo con continuità solamente adottando comportamenti corretti.
I "comportamenti disciplinati" non sono la bacchetta magica nel trading, ma alla lunga fanno la differenza tra un trader vincente ed uno perdente, magari anche se quest'ultimo fosse dotato di ottime e complete tecniche di base.
In molti conoscono tecniche di investimento mutuate da Ross, sperandeo, Gann, De Mark, oltre a tecniche corrette di "money management", tutte facilmente acquisibili. In molti possono procurarsi i migliori programmi al mondo di analisi tecnica per poche centinaia di mila lire, o i migliori trading system reperibili sul mercato, Ma in pochi guadagneranno investendo in borsa se non conoscono i "propri" punti di debolezza.
Tutto ciò ci porta a considerare che il problema principale consiste nell'individuare come sviluppare e porre in essere un programma di cambiamento dei propri comportamenti errati.
Ci sono diversi metodi per far ciò, il primo passo è verso un processo di anamnesi del proprio trading.
Trading anamnesi
Io suggerisco sempre nel corso dei miei seminari di tenere una nota delle operazioni fatte (la mia scheda Modelling trader aiuta molto questo, ma ognuno potrebbe crearsela a suo piacimento).
La scheda dovrebbe elencare la data, il buy o il sell all'apertura di ogni operazione poi, indicherà:
· Data di chiusura
· Ammontare del guadagno o della perdita
· Ragione della perdita
Le "ragioni della perdita" dovrebbero essere elencate con un codice di categoria.
Per esempio ogni motivazione delle perdite potrebbe essere associata ad un numero o ad una lettera. In questo modo sarà facile individuare la categoria di errore più ricorrente. Così ogni trader avrà una propria composizione dell'ordine e della frequenza degli errori più ricorrenti. Di seguito è descritto un elenco delle cause più ricorrenti degli errori che portano a delle perdite. L'elenco non è esaustivo e ognuno potrebbe integrarlo con altri items.
A) Mancato utilizzo dello stop
B) Consiglio del mio consulente o del mio intermediario
C) Segnale di uscita non rispettato EGNALE DI USCITA NON RISPETTATO
D) Uscita da una posizione affrettata
E) Entrato in posizione troppo presto (prima del segnale)
F) Suggerimento di amici o conoscenti
G) Posizionato su valutazione di notizie (in assenza di segnale
H) Per paura o avidità
I)Reintegro dei margini (prima del segnale)
L) ......
M) .....
N) .....
La ragione deve sempre essere indicata accuratamente.
Quando una nuova motivazione si presenta, deve essere aggiunta ed indicata chiaramente.
Generalmente si hanno dalle due alle tre classi di errori.
E' necessario lavorare su questi, gli altri hanno una importanza secondaria ai fini del risultato.
E' determinante individuare i comportamenti che devono essere cambiati
Quindi risulta determinante l'utilizzo di una tabella/scheda che annoti gli errori più frequenti. Inoltre è un ottimo completamento ai fini del processo di formazione, annotare alcune ricompense particolari o punizioni che hanno seguito l'errore/i, ed alcuni importanti eventi che li hanno preceduti.
Al termine di "ogni mese", è necessario riepilogare le schede, al fine di individuare gli errori più frequenti. E' importante anche prendere nota di alcune condizioni antecedenti agli errori che vediamo ripetersi.
Il fine, adesso è più chiaro, risulta essere quello di cercare un modello o più modelli di comportamento inerenti al proprio modo di fare trading.
Una volta isolati questo/i modello/i di comportamento, diventeranno l'obiettivo dei cambiamento/i. da modificare Senza una idea chiara dei comportamenti errati relativi al trading E' IMPOSSIBILE CAMBIARE.
Capite adesso l'importanza dell'analisi con il metodo delle schede.
1) Comportamenti errati di trading
Non usare gli stops
Il primo comportamento che cercheremo di cambiare è il non utilizzo degli stops loss. Qualunque trader esperto dirà che cavalcare le perdite, oltre il loro ideale punto di uscita, (determinato a monte mediante un sistema di trading o di gestione del rischio) è l'errore peggiore che un trader possa commettere.
Una perdita di un milione che diventi di dieci, intuitivamente fa capire che mina la nostra possibilità di successo (ovviamente in proporzione alla cifra investita e alla perdita accumulata.). Qual è la soluzione? Semplicemente quella di tagliare le perdite utilizzando gli stops loss.
Ma allora perché i traders non li usano?
La ragione reale è che ai traders non piace ammettere i propri errori ! (sia in maniera consapevole che inconsapevolmente) Lo stop-loss è ritenuto inutile, non permette comunque di guadagnare Fa perdere comunque troppi soldi, non c'è una reale utilità nell'adottarlo. Quando si ha una concezione negativa dello stop-loss, si fa molta fatica ad adottarlo come strategia continuativa. Potremmo anche dare una spiegazione psicologicamente corretta, ma la semplice comprensione non modificherà il nostro comportamento. La prima cosa da fare è riconoscere che il problema esiste ed esiste proprio in questi termini: è un nostro problema. Bisogna cercare ed individuare le parole chiavi o le frasi che ci allerterebbero dell'errore che stiamo commettendo prima che esso accada. Fra le 1000 scuse "interiori" per non utilizzare gli stop-loss sicuramente si annovererà una o più delle seguenti:
· I miei stop-loss sono calamitati, li fanno sempre; non li userò più
· Questa è una bella operazione, anche se il mercato mi va contro, non vuol dire che ho sbagliato, aspetto ad utilizzare lo stop-loss, e vedrò il datarsi, probabilmente il mercato si girerà velocemente a mio favore
· Terrò la posizione aperta questa notte, perché sono convinto che domani il mercato aprirà come io ho previsto, per il momento meglio non utilizzare lo stop-loss
· Ho utilizzato lo stop-loss l'ultima volta che c'erano queste condizioni di mercato, sono stato stoppato, e invece, poi il mercato è ripartito alla grande, facendomi perdere un mucchio di soldi, da allora ho deciso di non utilizzare più gli stop-loss
· Odio usare gli stop-loss. "Loro" puntano a far saltare gli stop-loss, e io dopo essere stato stoppato, mi perdo sistematicamente le operazioni migliori
· Questa operazione è sicura! Ha bassissimo rischio, sarebbe assurdo usare uno stop-loss
· Normalmente userei uno stop-loss, ma questo titolo è talmente sottile che se usassi uno stop sarei sicuramente stoppato e fuori dal mercato.
· Il mio stop-loss sarebbe troppo vicino al prezzo di mercato e certamente sarò stoppato se utilizzo uno stop-loss
· Non ho bisogno di utilizzare uno stop-loss perché seguirò cosi da vicino il titolo ed il mercato, in modo che se qualcosa non andasse per il verso giusto, me ne accorgerei immediatamente e chiuderò la posizione.
· Tutti metteranno i loro stop-loss allo stesso prezzo, e quello sarà individuabile e li faranno saltare.poi ripartirà, ecco perché, io che conosco il meccanismo, non mi faccio fregare, questa volta non lo metto!
· Il titolo è valido, se va contro la mia posizione, non ho bisogno di mettere uno stop-loss, infatti allungherò l'arco temporale del mio investimento.
· Ho diversificato i miei investimenti, limitando già molto il rischio, non ho bisogno di mettere stop-loss!
· Ecc,
· Ecc
Queste sono solo alcune pochissime scuse tra le molte, che i trader usano per evitare di posizionare i loro stop-loss che avrebbero invece, fatto risparmiare loro molti milioni in perdite non necessarie; a lungo andare, tutto ciò fa la differenza tra trader vincente e trader perdente.
Se ci si riconosce in queste asserzioni o in alcune molto simili, allora si deve sapere che si è potenzialmente predisposti al disastro operativo investendo in borsa.
La prima cosa da fare a questo punto è quella di riconoscere che la propria disciplina operativa viene meno, o addirittura non esiste.
Il secondo punto è impegnarsi a cambiare , ora che si conosce la propria area debole .
Non essere capaci di seguire le regole La disciplina del trading richiede che si seguano le regole, malgrado le tentazioni di non farlo; tutto ciò non può essere evitato soltanto adottando un "trading system". Le convenienze a seguire un trading system automatizzato, sono state esposte fino alla nausea da analisti e trader importanti. Sicuramente c'è molto di vero in tutto ciò ma, l'idea, il sospetto, che questo si stato sopravalutato da parte di che vende tali sistemi, è più che un dubbio. Ovviamente sono utilissimi nel mercato dei future, ma in altri mercati è sufficiente seguire una serie di regole finalizzate all'entrata e all'uscita dalla operazione, mutuate da tecniche di trading. Malgrado ciò, comunque, è necessario seguire delle regole, delle strategie per poter vincere come in un qualunque gioco o attività. Personalmente non sono totalmente favorevole ad un approccio meccanico per le operazioni di trading, meglio un approccio, o metodologia, organizzata. Voglio dire che è meglio costruire e sperimentare una propria metodologia piuttosto che applicare un trading system comprato o sottoscritto in abbonamento.
Ossia conoscendo e adoperando la propria metodologia, conoscendo i suoi punti di debolezza e di forza sarà più semplice seguire le regole, meno faticoso; questo svilupperà un atteggiamento mentale positivo verso tale metodologia
La perfezione arriverà con il tempo e l'esperienza.
Reazioni a notizie ed indiscrezioni e a soffiate varie.
Questo errore è tipico di molti trader.
Spesso anche i più trader disciplinati sono vittime di questo errore, si fanno influenzare da notizie e rumors, ed escono da una metodologia sperimentata per correre dietro a mezze verità o addirittura a falsità palesi.
Purtroppo accade che qualche volta tali informazioni si rivelano veritiere e questo diventa ancora più deleterio per i comportamenti futuri.
In che cosa consiste la soluzione migliore per evitare tali coinvolgimenti?
Costatiamo semplicemente che i trader che hanno imparato a non dare adito a "nessun genere di informazioni provenienti dall'esterno" difficilmente risulteranno alla lunga danneggiati da tale atteggiamento, anzi tutt'altro.
Di seguito elenco alcuni comportamenti che aiutano ad acquisire la corretta forma mentis per operare senza essere influenzato.
· Non leggere pubblicazioni che parlano dei mercati, dei titoli, dei target price, dei forecasts, ecc,
La maggior parte delle pubblicazioni e degli analisti sbagliano sistematicamente.
Inoltre creano confusione e quindi difficoltà operative.
Solo se ce ne fosse qualcuna di provata efficacia e correttezza, potrebbe essere un giusto supporto, l'importante è non crearsi confusione con un numero elevato di sistemi di informazione e pubblicazioni.
· Pregare i propri amici, soci, consulenti, intermediari, di non essere infastidito con informazioni e rumors Se ad esempio non ci si è già avventurati in inutili chiacchiere o polemiche, con tali personaggi, non risulteremo agitati, turbati, dalle inutili informazioni degli altri amici e colleghi, i quali se educati rispetteranno quanto a loro.
· Spengnere televisione e radio Meno notizie ascolta, meglio sarà.
Soprattutto le informazioni continuative durante la giornata, creano uno stato di tensione e di ansia. Personalmente evito ogni genere di informazione da mezzi invasivi come la televisione o la radio quando sono impegnato nel trading.Preferisco ascoltare musica classica, tranquilla, rilassante. Provare per credere.
· Stilare una lista di persone con le quali non parlare per nessun motivo a mercato aperto.Avete notato quante operazioni si sbagliano ascoltando le analisi, i suggerimenti, le opinioni di alcune ben determinate persone? Le loro opinioni nostro malgrado, ci condizioneranno, ci influenzeranno, più di quanto si possa credere, e saranno di aiuto a procurare perdite, a infrangere la disciplina operativa e la sicurezza in se stessi. Anche se qualche rara volta dovessero aver ragione questo tipo di atteggiamento, creerebbero i presupposti per una falsa sicurezza, un falso senso di fiducia, sicuramente senza basi solide,
· Se proprio dobbiamo ascoltare notizie e rumors, impariamo ad usarli a nostro vantaggio Molto spesso è conveniente ragionare sulle notizie al contrario di ciò che si crede intuitivamente
Può essere utile per posizionarsi sul mercato in questa ottica.
Procedure per cambiare i comportamenti negativi.
Un volta identificato il comportamento negativo e la relativa necessità al cambiamento, mettiamo a punto un procedimento per cambiare formato da quattro fasi.
Iniziamo dalla prima fase.
1) Cerchiamo di apprendere un comportamento il più possibile simile a quello ideale da acquisire.
Il primo passo deve consistere nell'acquisire un comportamento il più possibile vicino a quello ideale nuovo, specialmente se il nuovo comportamento è complesso o il trader è fortemente deficitario in tale area.
Per esempio ipotizziamo che il trader:
· sia fortemente individualista e che non ha mai usato gli stops
· sia conscio dei pericoli generati non utilizzando gli stops
· sia desideroso di cambiare il proprio comportamento avendo avuto molte perdite
Questo comportamento non potrà cambiare in un attimo, comunque il primo passo per cambiare questo comportamento è semplice.
Primo: puntare alla meta! La prima cosa che faremo sarà quella di scrivere su un foglio o su una scheda il proprio stop-loss (ovviamente calcolato con la propria tecnica di trading) ogni volta che impostiamo una operazione.
Il semplice fatto di scrivere lo stop-loss potrebbe non evitarci di avere una cattiva esperienza, però ci aiuterà molto ad apprendere un comportamento che ci condurrà alla meta finale.
Importante sarebbe poter contare sull'aiuto di qualcuno che abbia lo stesso problema, scambiandosi assistenza reciproca; molto meglio se l'amico fosse lontano e raggiungibile solo telefonicamente. Ognuno potrebbe per esempio prender nota dello stopp-loss dell'altro.
Nel caso in cui il prezzo fosse raggiunto e si facesse lo stop, gli direbbe frasi di incitamento e di buon riconoscimento operativo, sul genere"Ben Fatto" "vedo i tuoi progressi", ecc,
L'importante è che siano asserzioni positive e non di rimprovero per l'errata valutazione del trading. E' questa la fase più delicata di apprendimento, negli USA nei corsi di formazione questo è il momento nel quale l'istruttore fa il suo massimo sforzo.
Per perfezionare la procedura, successivamente si deve diventare autonomi.
Ovviamente le difficoltà saranno maggiori e si tende spesso ad essere disonesti con se stessi.
A questo proposito meglio sarebbe pensare ad un sistema di ricompense proprie, più creativo creato su misura per se stesso.
Man mano che i risultati miglioreranno il sistema diventerà auto-soddisfacente.
2) Seconda fase, livello successivo di apprendimento
Per arrivare ad un cambiamento duraturo occorre adottare una sequenza di steps prestabilita, dai più semplici ai più complessi.
Se le difficoltà ad adeguarsi sono notevoli è necessario partire dall'inizio, al contrario se fossero meno evidenti si potrebbe procedere più speditamente.
In questa logica avvengono i cambiamenti di comportamento, ed è la maniera in cui tutta la cultura si forma.
Non bisogna saltare nessuno steps.
Bisogna individuare dove si sbaglia e di la iniziare, lavorare sodo, ed eventualmente ricominciare dal gradino più basso.
Il secondo step consiste realmente nell'adottare gli stop-loss quasi a livello operativo, non solo avendo al buona volontà di trascriverli sul foglio.
Questo livello però potrà essere raggiunto solo quando avremo superato brillantemente il primo step.
Essenzialmente gli aspetti di questo punto non sono molto diverso da quelli del punto precedente salvo il fatto che in aggiunta a quanto dettato all'amico, questa volta gli stop-loss devono essere passati all'intermediario di fiducia.
Non è necessario che in questa fase vengano realmente immessi sul mercato.
La cooperazione con il proprio intermediario è essenziale in questa fase. Egli deve capire che si è in una fase di apprendimento e che non risulta essere necessario che ciò avvenga operativamente, l'importante e che vi avvisi quando il prezzo raggiunge il livello prestabilito.
Anche qui è importante il livello di ricompensa, di gratificazione L'obiettivo è quello di arrivare a immettere il100% di stop-loss preventivati.
Il tutto come addestramento, dovrebbe concludersi nel giro di poche settimane.
Fatto questo si è pronti per diventare operativi sul mercato con il fissare realmente gli stop-loss che saranno eseguiti dall'intermediario di riferimento.
Prima dell'ultimo step c'è una tecnica che volendo si potrebbe usare in merito alla valutazione reale dell'utilizzo o meno dello stop.
Durante il periodo di riaddestramento operativosarebbe opportuno tenere un conteggio delle operazioni fatte al fine di una corretta valutazione della strategia da noi messa in atto.
La registrazione degli stop dovrebbe essere corredata di quello che sarebbe accaduto se non avessimo utilizzato gli stessi, conteggiando quindi, le perdite che avremmo portato a casa realmente.
Noteremo spesso che la strategia con gli stop risulterà vincente nella maggior parte dei casi. Una volta notato ciò si sarà più motivati ad utilizzarli questo maggior stimolo è di grande aiuto al proseguimento della nostra attività futura.
3) Apprendimento con il rinforzo della ricompensa.
Lo scopo di qualsiasi programma di cambiamento dei comportamento è quello di farlo diventare, questo nuovo comportamento, praticamente istintivo.
La ripetizione dello stesso comportamento unito alle ricompense adeguate, e ai risultati positivi raggiunti, facilitano tutto ciò.
Più frequentemente un comportamento ha ragione di essere adottato dai risultati che consegue, più facilmente sarà metabolizzato e utilizzato in futuro.
La terza fase del programma di apprendimento consiste nel lavoro vero e proprio con l'utilizzo operativo degli stop-loss. Bisogna sforzarsi di ottenere il 100% dei risultati proposti. L'obiettivo è far diventare il comportamento abituale.
L'esperienza insegna che solo tre mesi di questo addestramento corretto o circa 50/70 operazioni così condotte sono sufficienti ad apprendere tale metodologia.
Ossia ad apprendere una vincente abitudine positiva per tradare i mercati.
Una volta appreso questo aspetto si può passare ad un livello superiore.
4) Utilizzo della nuova metodologia operativa
Il passo successivo consiste nel fare pratica, pratica, e ancora pratica.
Abbiamo indicato come il valore delle ricompense sia il migliore per apprendere un nuovo comportamento e cambiarne uno vecchio.
Questo quindi può essere raggiunto con un uso costante del nuovo comportamento. La migliore strada è l'utilizzo continuativo.
Una volta appreso naturalmente il grado di rinforzo è dato dall'utilizzo continuo.
Essendo comportamenti non istintivi un periodo prolungato di assenza dal merrcato potrebbe necessitare di un breve periodo di riaddestramento.
In questa fasi si dovrebbe essere giunti ad utilizzare un passaggio dell'ordine quando questo avvenisse telefonicamente, che prevederebbe prima di passare il livello di uscita dalla posizione e poi il prezzo di acquisto.
Un tipico passaggio di ordine ( ovviamente telefonico, l'importante in questo caso è capire il concetto) di un trader ben strutturato potrebbe essere quello che segue, rasenta il paradosso me è efficacissimo: " Gianni, sono TizioCaio, Codice/CONTO n° XXX, per l'acquisto di 5.000 Seat ordinarie, FISSAMI LO STOP-LOSS a 1.18, e mettimele in acquisto a 1.32, grazie"
Concludendo possiamo affermare che vi sono moltissimi comportamenti sbagliati, non corretti che utilizziamo facendo trading, bisogna stare attenti ad eliminarne il più possibile e a rafforzare quelli corretti. Questo richiede come ogni cosa seria, del tempo. L'aspetto più importante di ogni programma finalizzato al cambiamento di comportamenti, è la costanza. La continuità dà in questo settore sempre ottimi frutti, non bisogna scoraggiarsi se i risultati all'inizio tardano ad arrivare, una volta appresi diventeranno il vero partrimonio.
Dr. Stefano Calamita
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