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Introduzione all'analisi tecnica

Tecniche di determinazione delle tendenze 1

Il sistema più semplice di determinazione delle tendenze nei prezzi delle attività consiste nel tracciamento, all’interno del loro grafico, di linee di tendenza che ne esprimano compiutamente lo sviluppo. Vediamo un esempio pratico. Nella figura sotto abbiamo un grafico delle quotazioni del future Soyabean Meal scadenza dicembre 2003 quotato alla Borsa Merci di Chicago (Chicago Board of Trade, CBOT).

Tale grafico è stato creato su dati forniti dalla banca dati Thomson Financial Datastream, il cui accesso è disponibile al momento presso il Laboratorio di Informatica Didattica della Facoltà di Economia dell’Università di Parma. Il comando da usare in Metastock è File/Open, cercando quindi nella cartella in cui sono stati inseriti i dati. Qui abbiamo dati giornalieri perché i future sono strumenti che hanno una vita breve ed è su di essa che bisogna operare; ma nel caso di altri tipi di attività ,che sono quotate lungo periodi di molti anni, si possono fare analisi su dati settimanali e mensili. Il software qui presentato è in grado di gestire automaticamente la periodicità dei dati sintetizzandoli diversamente a comando.

Nel grafico si vedono due finestre separate da una linea orizzontale: in quella superiore abbiamo il grafico a barre dei prezzi registrati nel periodo considerato, in quella sottostante abbiamo i volumi giornalieri scambiati, cioè il numero di contratti conclusi per ogni giorno di mercato aperto, segnalati da una barra verticale azzurra. Per ogni giorno quindi i dati rilevanti sono la barra dei prezzi e la barra dei volumi. La barra dei prezzi viene costruita segnando come limiti superiore e inferiore della linea verticale rispettivamente i prezzi massimo e minimo registrati durante la giornata; come lineette orizzontali i prezzi di apertura (linea a sinistra) e di chiusura (nel caso di questo future il settlement price), cioè i prezzi indicativi dell’inizio delle contrattazioni e della loro conclusione.

Il valore di questi quattro diversi prezzi rappresenta sinteticamente l’andamento della giornata e l’interazione fra compratori e venditori durante le contrattazioni, con i rispettivi rapporti di forza che hanno condotto a un certo prezzo di chiusura, che si considera segnaletico per l’andamento delle contrattazioni del giorno successivo. Molti autori raccomandano di utilizzare, invece che una comune scala aritmetica come nella figura sotto, una scala logaritmica.

La cosa è indicata soprattutto in presenza di grafici di lungo termine, in quanto è più probabile che nel lungo andare i prezzi abbiano notevoli variazioni di valore medio. In tal caso, uno spostamento in valore assoluto di, diciamo, 50 punti ha una identica grandezza sull’asse verticale, sia che venga registrato a valori del prezzo intorno a 200 che per valori del prezzo intorno a 800. Come si nota, a livello percentuale la differenza è invece sensibile; per questo si usa la scala logaritmica che dà valore uguale a incrementi percentuali uguali.

Per eseguire l’operazione, in Metastock è sufficiente cliccare sull’asse verticale, che sia posizionato a destra come nella figura sotto ovvero a sinistra, e scegliere l’opzione evidenziata come in figura sotto.

Avremo la seguente finestra di dialogo dove spunteremo la casella intitolata Semi-log scale, e applicheremo la modifica scelta con un clic sul pulsante Applica. Nel caso di una serie non particolarmente lunga come nel caso di questo future, la differenza non sarà molto sensibile.

Passiamo ora allo studio della tendenza. Non ci sono regole ferree per selezionare questi punti; tuttavia essi vanno scelti in modo da segnalare in maniera chiara la tendenza. Nella barra degli strumenti Trendline (si veda sotto) abbiamo lo strumento Trendline (il terzo da sinistra, selezionato), che va selezionato. Al clic su di esso, il puntatore del mouse si trasforma in una matita, che va puntata sul primo punto chiave a partire dal quale tracciare la linea di tendenza, o trendline.

Per lavorare su una parte del grafico, è utile lo strumento Zoom Box della barra degli strumenti standard.

Si tratta, nella barra sopra riportata, dello strumento segnato in grigio con un rettangolo e una lente (lo strumento a sinistra della finestra degli indicatori, che nel caso sopra riporta l’indicatore Bollinger Bands). Selezionandolo sulla barra e quindi cliccando sul grafico dei prezzi, nella parte che interessa, si è in grado di vedere un ingrandimento di essa. Cominciamo a selezionare la prima parte del grafico (si veda figura sotto) tracciando col mouse un riquadro intorno alla zona che ci interessa.

Il grafico si presenta ora come nella figura sotto.

Cominciamo quindi a tracciare le linee che esprimano la tendenza prevalente nel mercato in questa fase.

La regola è che in un mercato al ribasso, come nel periodo che va da settembre a novembre 2002, la retta che esprime la tendenza prevalente ribassista si traccia congiungendo i massimi relativi decrescenti registrati nel periodo. In un mercato rialzista invece la linea di tendenza tocca i minimi relativi successivi, via via crescenti, dei prezzi. Le linee esprimono la tendenza nella misura in cui i prezzi, una volta raggiunto il valore della linea, tendono a reagire riportandosi nell’ambito della tendenza prevalente.

Vanno quindi verso il basso in un mercato al rialzo, verso l’alto in un mercato al ribasso, donde il tracciamento delle linee considerando massimi o minimi relativi a seconda delle varie fasi di mercato. Questa caratteristica si descrive e si qualifica meglio anche facendo riferimento ai concetti di supporto e resistenza. Per supporto e resistenza si intende un livello di prezzo a cui le quotazioni attuali dell’attività considerata reagiscono, rispettivamente al rialzo e al ribasso. Spesso diventano supporti e resistenze livelli di prezzo “tondi” (tipo 100, 1000, ecc.) o livelli di prezzo che in passato hanno avuto importanza particolare.

Di solito sono accompagnate da una espansione dei volumi. In genere per essere tracciata una linea di tendenza ha bisogno solo di due punti, due massimi o minimi relativi consecutivi. Spetta poi alla sensibilità personale dell’analista la scelta di questi punti, così come il giudizio circa la probabilità che le linee di tendenza così tracciate reggano conservando quindi il loro ruolo segnaletico dello sviluppo futuro dei prezzi. Difficile è poi valutare quanto una tendenza in atto potrà durare. A questo fine soccorrono le seguenti considerazioni:

• in genere, più una linea di tendenza è inclinata, e minore sarà la sua durata;

• maggiore è il numero di volte che in passato essa è stata toccata, reagendo in base alle sue proprietà di supporto o resistenza , rimandando quindi le quotazioni verso l’alto o verso il basso, e maggiore sarà la sua autorevolezza;

• maggiore sarà l’ampiezza della tendenza, intesa come distanza fra la linea di tendenza e la sua parallela (si veda oltre), e più prolungata sarà in genere la tendenza.

Dal punto di vista operativo le linee di tendenza si possono sfruttare prendendo posizione in corrispondenza di esse, al rialzo o al ribasso. In genere, visto che presto o tardi una linea di tendenza viene oltrepassata, è bene attendere una conferma, vale a dire è consigliabile attendere che i prezzi comincino a reagire ai livelli di supporto o resistenza rappresentati dalle linee di tendenza prima di prendere posizione.

Vediamo un esempio. Nel grafico sottostante abbiamo tracciato la retta parallela alla precedente già tracciata prima al fine per esprimere la tendenza ribassista prevalente. Tale retta, detta anche di rimando, dà una idea del punto presunto in cui i prezzi cominceranno ad arrestare il loro allontanamento dalla linea di tendenza prevalente e torneranno verso di essa. Nella figura abbiamo anche la finestra di dialogo Trendline Properties che si apre facendo doppio clic sulla linea dopo averla tracciata e che ci consente come in questo caso di cambiarne il colore.

Come si vede, in questo periodo i prezzi del future non sembrano muoversi in maniera casuale, ma sembrano seguire un canale di tendenza definito dalle rette così tracciate. In questo caso, volendo sfruttare proprio tutti i movimenti del mercato, si poteva prendere posizione al rialzo nei pressi della retta di rimando (linea rossa inferiore), chiudere la posizione in corrispondenza della linea di tendenza (linea azzurra superiore) e contestualmente prendere posizione al ribasso, quindi allo scoperto, che verrà poi chiusa in corrispondenza della retta di rimando, dove si rientra al rialzo ricominciando un nuovo ciclo.

 

Giulio Campanini

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