Dal punto di vista economico possiamo inquadrare il gioco dei fondi in una posizione intermedia tra due situazioni tipiche e opposte di gestione del denaro:
Il deposito in banca ha rendimento sicuro e costante, seppure basso: graficamente si potrebbe rappresentare come una retta lievemente inclinata a crescere (e mai negativa); o meglio con un andamento a bassi gradini, in quanto gli interessi sono erogati in maniera non continua, ma in singoli istanti (es: trimestralmente). L'obiettivo principale di chi utilizza questo tipo di investimento (se di investimento si può parlare) è conservare i propri soldi, eliminando completamente il rischio di perdita (e di conseguenza anche l'aspetto ludico). In pratica questo tipo di investimento si concretizza nella sola scelta iniziale della banca su cui depositare.
Il gioco in borsa ha rendimenti altalenanti, rappresentabili graficamente con un andamento nervoso, dai movimenti continui anche di notevole entità sia all'insù che all'ingiù. L'intento principale di chi gioca in borsa è fare soldi, e possibilmente anche parecchi ed in fretta. In pratica, questo tipo di investimento si concretizza nell'acquisto/vendita di titoli, in un ipotetico continuum temporale, all'interno di un mercato borsistico (o più di uno), cercando di sfruttare a proprio favore - tramite l'opportuna scelta dei tempi, dei titoli e delle quantità da acquistare o vendere - l'oscillazione dei prezzi tipica di questi mercati.
Complessivamente, possiamo dire di non aver mai sentito nessuno essere fiero e gratificato del rendimento del proprio deposito su conto corrente bancario, mentre più di qualcuno si vanta dei profitti ottenuti giocando in borsa (anche se, presumibilmente, chi ne ha tratto grandi perdite non lo va a dire in giro).
Di riflesso ne discende che tra i due tipi di investimento vi è anche una differenza psicologica.
Il deposito su conto corrente è un'operazione tranquilla, di limitato impatto sia emotivo che in termini di tempo richiesto, e con quasi nessuna conseguenza psicologica successiva.
Il gioco in borsa, viceversa, una volta intrapreso è quasi un passatempo obbligato. (Mi ricorda quel giochino elettronico giapponese che simulando ed accentuando il comportamento dei figli e degli animali domestici ti porta a dedicarsi a lui in continuazione.) Se non tieni continuamente sotto controllo la situazione rischi di veder ridotto il tuo patrimonio al punto … di non poter più giocare in borsa. E immagino che se ti ostini potresti anche fare la fine di alcuni giocatori d'azzardo: in mutande e sul lastrico. Perché il gioco in borsa proprio col gioco d'azzardo ha notevoli attinenze psicologiche (e come quello può degenerare in malattia/dipendenza), volendosi in entrambi i casi vincere e prevedere il rischio e la fortuna cieca. Non escludo comunque che ci siano persone che considerano il gioco in borsa come un lavoro.
Marco Fogliani
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