Il doppio massimo si forma in cima di una tendenza rialzista con l'apparizione di un primo ripiegamento, un seguente rimbalzo a livello del precedente picco e, infine, un ultimo ribasso al disotto del supporto che passa per l'avvallamento formatosi tra i due picchi. L'attraversamento di tale supporto è la conferma dell'avvenuta inversione di tendenza tuttavia è frequente osservare un ritorno dei prezzi a livello del precedente supporto (pull-back) accompagnato da volumi scarsi questo prima dell'avvio conclusivo della nuovo trend ribassista.
Il doppio massimo chiamata anche formazione a M per la sua struttura, è una delle figure più frequenti e sua percentuale di attendibilità è abbastanza elevata e aumenta con l'aumentare della distanza tra i due massimi. I volumi seguono l'andamento delle quotazioni durante il secondo rialzo, mantenendosi, però meno elevati che nella fase trascorsa, per poi aumentare in modo cospiquo al momento della perforazione della linea tracciabile a partire dal minimo di reazione.La misurazione dell'targhet minimo di ribasso si realizza calcolando la distanza tra la linea congiungente i due massimi ed il primo minimo e proiettando tale valore dal punto di perforazione verso il basso.
Figura 2: Olivetti Settembre - Novembre 1999, rabbresentazione di un doppio massimo e individuazione del targhet minimo
Al doppio bottom chiamata anche formazione a W è possibile applicare quanto detto a propositodel doppio top, chiaramente ribaltando tutto. L'unica differenza tra i due modelli è riconoscibile nell'andamento dei volumi di scambio. Nel doppio minimo i quantitativi ingrossano durante la formazione del primo minimo, diminuiscono nel rally e nella reazione seguente, per poi aumentare nuovamente durante il rialzo finale, che completa la figura superando la linea tracciata a partire dal precedente massimo.
Figura 3: Telecom Aprile - Giugno 1999, rabbresentazione di un doppio massimo
Maurizio Michele Zuzzaro
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