Il Klinger Oscillator (KO) prende il nome dal suo ideatore Stephen J. Klinger L'obbiettivo di Klinger era quello di ottenere un buon indicatore sia per segnali a breve termine e sia che riuscisse a catturare un trend di lungo periodo.
I principi su cui si basa sono :
Il volume produce continui mutamenti nei prezzi di giornata, segnando così pressioni nell'acquiso o vendita .Questo oscillatorre definisce la differenza tra il numero di titoli che sono stati accumulati o distribuiti ogni giorno come forza di volume.
Convergendo la forza di volume in un oscillatore che rappresenta la differenza tra la media mobile esponenziale a 34 giorni e quella a 55 giorni con una media trigger di 13 giorni, la forza ed il volume entrante ed uscente può agevolmente essere rappresentata. E' utile paragonare questa forza all'azione del prezzo per identificare le diversità nei massimi e minimi.
Klinger raccomanda di seguire le seguenti indicazioni:
le indicazioni più sicure si hanno quando il KO diverge con il movimento del prezzo del titolo, specie sui nuovi massimi o i nuovi minimi in condizioni di ipervenduto.
Se il prezzo è in un trend ascendente, bisogna entrare quando il KO cade verso i livelli inusuali sotto lo zero, sale ed incrocia di nuovo la trigger line. Al contrario si deve assumere posizioni corte in condizioni opposte
Da ricordare inoltre e che questo oscillatore crea buoni risultati per ingressi e uscite nell verso del trend, mentre è molto meno efficace se usato contro.
Figura1 : Beghelli aprile- luglio 2000
Figura1 : Seat Pagine Gialle aprile dicembre 2000
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