L'indicatore momentum e' molto simile al ROC in pratica misura il tasso di cambiamento delle quotazioni in rapporto al livello raggiunto dagli stessi. Ad esempio, un momentum di larghezza 10 ha il valore espresso in termini di differenza fra la quotazione osservata al tempo t e la quotazione relativa al tempo t-10. La funzione ottenuta viene paragonata con una linea orizzontale che rappresenta valori nulli.
In formula:
M = Pt - P(t-10)
dove:
M = Momentum
Pt = Ultimo prezzo
P(t-10) = Prezzo rilevato al tempo t - 10
Il grafico del momentum non ha le due bande di oscillazione inferiore o superiore ma presenta solo la linea centrale dello zero, In alcuni Prodotti di analisi tecnica questa la linea e' settata a +100.Per determinare gli estremi di oscillazione si possono utilizzare vari metodi come individuando nello storico del grafico le quotazioni massime e minime che hanno determinato un inversione di tendenza. La tecnica usata da Murphy descritta in Technical Analisis of the futures markets, consiste nel regolarizzare la linea del momentum dividendo il valore della linea per una costante in modo da conservare i valori tra un -1 e +1: per esempio, dividendo l'ultimo valore del momentum per il prezzo più alto del periodo in osservazione.
Figura 2 : E-Biscom Giugno - Ottobre 2000
Il Momentum ad incrementi o decrementi regolari nel tempo, tende ad assumere valori costanti. Studiando l'interazione fra l'oscillatore e la curva dei prezzi, si rileva che il primo sembra precedere gli spostamenti di prezzo.Se i prezzi aumentano e la linea dell' indicatore cresce sopra la linea centrale, significa che il movimento al rialzo sta incalzando. Se invece la linea dell'indicatore comincia ad comprimersi, significa che gli ultimi livelli di prezzo ottenuti sono identici a quelli toccati dieci giorni prima.Mentre le quotazioni possono essere ancora in aumento, l'accelerazione diminuisce. Quando la linea del momentum scende sotto lo zero, il trend rialzista è ancora potenzialmente in atto ma ad un tasso di crescita progressivamente minore. Questo si traduce tecnicamente con il concetto di perdita di momentum del movimento in atto.
Si possono usare come segnali operativi Il superamento dello zero che rappresenta un segnale di acquisto e la sua perforazione dall' alto verso il basso che rappresenta un segnale di vendita
Figura 1: Stefanel Giugno 2000 Dicembre 2001
E' necessario sottolineare che l'analisi del momentum non può in ogni caso essere separata dalla lettura del grafico ed i dati forniti dagli oscillatori non possono essere adoperate per agire in modo contrario al trend maggiore. Le posizioni lunghe si possono aprire quando l'indicatore supera la linea dello zero e contemporaneamente ci si trova in un trend rialzista; viceversa, in caso di segnale di vendita.
Maurizio Michele Zuzzaro
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