Le due grandi scuole di pensiero per operare nei mercati finanziari sono L'analisi fondamentale e l'analisi tecnica. La prima è di tipo microeconomico , settoriale, aziendale, etc. o di tipo macroeconomico politica economica, monetaria, dei redditi, etc. L'analisi fondamentale è rivolta più alla "previsione" che alla "imitazione" dell' atteggiamento della massa degli operatori. Si tratta di individuare il giusto valore di una azione, di una obbligazione e di acquistare o vendere a seconda che il giusto valore sia minore o maggiore di quello di mercato. Questo corrisponde alla aspettativa di un apprezzamento o un deprezzamento dell'azione o dell'obbligazione. L'analisi fondamentale presuppone due elementi:
A) il mercato non è funzionale perché i prezzi non coincidono con il valore "effettivo"
dell'azione o dell'obbligazione
B) l'intelligenza dei fatti economici di chi stende la valutazione dell'azione o dell'obbligazione è migliore di quella media del mercato.
E' ovvio che questo approccio all' analisi fondamentale sia possibile solo alle "mani forti" del mercato come banche e mutual funds che si possono permettere di pagare in modo adeguato analisti di fama e di investire enormi somme di denaro su titoli. Il piccolo investitore è ostacolato a questo tipo di analisi perché non ha né il tempo né la cultura indispensabile per stimare la portata degli eventi economici.
L'Analisi Tecnica invece è un metodo induttivo di ricerca economica tendente a stabilire alcune omogeneità di comportamento nel movimento dei prezzi. Il metodo si effettua interpretando le strutture grafiche e sull'elaborazione di algoritmi matematici costruiti sull'andamento della curva dei prezzi. Il fine è chiaramente di fornire agli investitori un valido e semplice strumento di previsione che consenta, con semplici e chiari segnali, l' indicazione della probabile tendenza futura delle quotazioni di mercato. L'assunto teorico che sta alla base della disciplina si sintetizza nel concetto secondo cui il prezzo riproduce la sintesi di tutte le variabili che, interagendo, contribuiscono alla sua composizione.
L'analisi fondamentale presuppone tre elementi:
A) L'azione del mercato sconta qualunque fattore, sia di natura psicologica, politica od economica, che possa influire sul prezzo.
B) Le quotazioni si muovono seguendo una tendenza.
C) La storia è ciclica, quindi ripete se stessa.
L'affermazione secondo la quale il mercato sconta qualsiasi fattore fonda il principio base di tutta l'analisi tecnica. Lo studio della curva delle quotazioni storiche il metodo che permette di anticipare la direzione del mercato. Secondo l'analisi tecnica è più probabile che una tendenza mantenga la sua direzione piuttosto che la cambi.
L'ultimo principio fondamentale di questo metodo esamina l'elemento psicologico della natura umana, si suppone infatti che il comportamento dell'uomo tenda a ripetersi nel corso del tempo e che tenda altresì a reagire di fronte a situazioni simili nella medesima maniera. L'analisi tecnica si basa quindi sulla ipotesi che gli azionisti continueranno a fare in futuro gli stessi sbagli commessi nel passato. Per concludere è importante sottolineare che l'utilizzo di questa metodologia non garantisce in alcun modo dal rischio di errori ma lo limita
Maurizio Michele Zuzzaro
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