Il risparmio gestito è la quota di accantonamento personale affidata dal risparmiatore ad uno o più gestori professionali che, nell'ambito di un mandato ricevuto, provvedono ad amministrare le risorse loro conferite.
Con l'espressione risparmio gestito si fa dunque riferimento alle attività di gestione professionale del risparmio operate dai fondi comuni di investimento mobiliare e dalle SICAV, all'attività di gestione di patrimoni mobiliari individuali (comunemente definita GPM) effettuata da banche e da società d'intermediazione mobiliare (SIM), nonché alle attività di investimento per conto dei risparmiatori operate dai fondi pensione e dalle compagnie di assicurazione nell'ambito della cosiddetta previdenza complementare..
I prodotti finanziari rientranti nell'ambito del risparmio gestito si distinguono da quelli dell'intermediazione bancaria tradizionale, che mediante la raccolta di depositi e l'erogazione di impieghi, attua una trasformazione delle caratteristiche degli strumenti finanziari (sotto il duplice profilo del rischio di credito e delle scadenze): nel caso dei fondi comuni e delle gestioni individuali di patrimoni mobiliari si realizza una completa traslazione sugli investitori del rischio proveniente dalle oscillazioni di valore dei titoli detenuti in portafoglio e dalle possibili discrasie temporali tra le esigenze finanziarie dei soggetti in deficit ed in surplus.
Accanto alla nozione più ampia di risparmio gestito, usualmente utilizzata nelle statistiche internazionali, che ricomprende le gestioni di patrimoni individuali, gli OICR (fondi comuni di investimento e SICAV), le assicurazioni sulla vita e i fondi pensione, spesso ci si richiama ad una nozione più ristretta (secondo alcuni più significativa, con riguardo al mercato italiano) comprendente le sole gestioni di portafogli, collettive e individuali. Con il termine gestioni collettive sono da intendersi le gestioni dei fondi comuni di investimento mobiliare e le SICAV.
Dal punto di vista normativo, l'intero universo del risparmio gestito è oggi disciplinato dal TUIF (Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria, decreto legislativo n. 58 del 24/02/1998) e dai relativi regolamenti attuativi emanati dalla Consob e dalla Banca d'Italia. In passato le gestioni individuali erano assoggettate agli articoli del codice civile relativi al mandato ed alla legge bancaria, mentre quelle collettive sono state per decenni sconosciute al nostro ordinamento. Successivamente, a partire dalla legge 77/83 relativa ai fondi comuni, una serie di provvedimenti ad hoc ha accompagnato l'introduzione dei nuovi strumenti finanziari, dando luogo ad una disorganicità cui il Testo Unico ha cercato di porre rimedio.
Dott. Luigi Salvatore Picariello
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