Per poter effettuare del trading , non solamente on-line , servono strumenti operativi, quali:
1. Dati in tempo reale ( tick by tick ) delle quotazioni dei titoli. Sono indispensabili per il trading veloce, soprattutto quello on-line . Esistono svariati fornitori di dati in tempo reale: via Internet, via antenna televisiva o satellitare con costi che crescono con il crescere delle tipologie di dati trasmessi. Dagli applicativi più semplici che offrono il solo prezzo flash (al momento della richiesta) del titolo per arrivare a strumenti che aggiornano in tempo reale tutto il tabellone dei titoli presenti con l'opportunità di avere il Book (ovvero lo spessore di mercato) con le cinque migliori proposte in denaro e le cinque migliori proposte in lettera. Sono quasi tutti servizi a pagamento, il cui costo varia notevolmente a secondo della società, del servizio, ma anche della tipologia di contratto stipulata con banche o sim. Talvolta gli stessi servizi sono offerti gratuitamente, a patto che si ricevano in differita di qualche minuto, mediamente quindici. Anche in questo campo, l'Italia si distingue dagli U.S.A., dove le quotazioni sono offerte, gratuitamente, spesso già nei motori di ricerca.
2. Dati End of Day : sono i dati di borsa che vengono forniti a mercati chiusi, e sono indispensabili per analisi di medio - lungo periodo.
3. Software di Analisi: sono programmi per Personal Computer che permettono la gestione dei dati in tempo reale o a fine giornata e che consentono la manipolazione dei dati stessi.
In Italia esistevano già società fornitrici di questi dati, ma l'avvento del trading on line , ha comportato la necessità di un adeguamento; sia per lo spostamento del target della clientela,(dalle Sim ai singoli clienti,); sia per nuove possibilità offerte dalle alleanze tra queste società e le banche o sim che offrono trading . Ovviamente, dopo essersi dotati degli strumenti necessari per l'analisi bisogna passare alla fase operativa, ovvero la fase di compravendita dei titoli, alla quale si accedeva tramite i tradizionali canali universalmente conosciuti, ed attualmente si può attuare direttamente da casa grazie ai servizi di trading on line . Tra gli strumenti più utili per volgere una buona analisi tecnica abbiamo: i grafici, le analisi intra-day , quelle grafiche e algoritmiche [34]. Il grafico è lo strumento principe dell'analista tecnico: tutti gli studi tecnici hanno come base un grafico. E' la rappresentazione su un piano cartesiano dell'andamento dei prezzi: sull'asse delle ascisse verrà evidenziata la scala temporale, su quella delle ordinate i livelli di prezzo. Esistono varie tipologie di grafici, le più comuni sono:
il grafico lineare: E' il tipo di grafico più semplice che si costruisce unendo con una linea le varie chiusure del titolo. I dati forniti sono ridotti all'essenziale: nulla viene detto della storia intra-day del titolo, non possiamo conoscere le escursioni minimo / massimo, non sappiamo se la chiusura è avvenuta in prossimità dei massimi o sui minimi. Ci si può riferire ad intervalli di tempo intra-day, così come a periodi giornalieri, settimanali o mensili; naturalmente, più ampia è la base di riferimento, minore è il dettaglio evidenziato dal grafico. Un elemento importante, inserito nella parte inferiore del grafico in corrispondenza del prezzo, è il volume: rappresenta l'ammontare totale dei titoli scambiati nella giornata di contrattazione. Come si vedrà meglio in seguito, il volume può fornire utili indicazioni nella valutazione dei movimenti di mercato [35].
il grafico a barre, è molto semplice: per ogni giornata di contrattazione borsistica il grafico evidenzia le quotazioni del titolo per mezzo di una barretta verticale, la cui base inferiore rappresenta il minimo prezzo segnato nella giornata mentre la base superiore rappresenta il prezzo massimo; un segno orizzontale apposto sulla sinistra della barra evidenzia il prezzo di apertura mentre un segno orizzontale posto a destra della barra è il prezzo di chiusura. Ogni giorno si segna una nuova barra, dando così forma al grafico. Un grafico a barre non deve necessariamente essere giornaliero ma ci si può riferire ad intervalli di tempo diversi; anche in questo caso, più ampia è la base di riferimento, minore è il dettaglio evidenziato dal grafico [36]. La combinazione delle rappresentazioni grafiche con diversa base di riferimento consente all'analista di avere una visione complessiva del comportamento dei prezzi estremamente accurata.
il grafico a candele o candlestick : I dati necessari per disegnare un candlestick sono l'apertura, la chiusura, il minimo ed il massimo (oltre che i volumi, naturalmente, anche se non sono fondamentali). Nel candlestick abbiamo una figura chiamata " candle-line " formata da un corpo centrale detto " real-body " e da due appendici ad esso collegate chiamate " shadows "(ombre), e rispettivamente " upper shadow " quella superiore e " lower shadow " quella inferiore. Gli estremi della figura sono dati dal prezzo minimo e da quello massimo, come nel grafico a barre, mentre il real-body viene dato dalla differenza tra il prezzo di chiusura e quello di apertura: se la chiusura risulta essere superiore all'apertura, allora avremo un rettangolo bianco (o vuoto), mentre, viceversa, se la chiusura risulta essere inferiore all'apertura, il real-body sarà nero (o pieno). Il candlestick rappresenta quindi, oltre all'ampiezza del movimento del prezzo nell'arco della giornata, anche il segno, cioè l'intonazione rialzista o ribassista, e la forza del movimento stesso [37]. Quindi illustra molto bene la dinamica evolutiva dell'incontro tra la domanda e l'offerta nella formazione del prezzo (concetto ai cardini dell'analisi tecnica).
Le tipologie di grafici sopra citate, sono le uniche ad essere utilizzate nei servizi collaterali offerti dai broker on line italiani [38], anche se esistono ulteriori tipologie di grafici utilizzabili:
il grafico punto e figura o point and figure : Molto usato dagli operatori statunitensi, è contraddistinto dal fatto che generalmente esamina una sola variabile, il prezzo del titolo, a prescindere quindi dalla dimensione temporale. Il grafico si costruisce mediante una combinazione di circoli (O) e croci (X), che vanno a riempire i cosiddetti box ; le X rappresentano convenzionalmente un incremento delle quotazioni, mentre le O un decremento. Sarà l'analista a dover decidere, sulla base della propria esperienza e della variabilità della serie storica sottostante, quale sia la percentuale di variazione rappresentata da ogni simbolo; in altre parole egli dovrà definire l'ampiezza di ciascun box . Inoltre dovrà essere stabilita l'entità dell'inversione di tendenza, cioè il numero minimo di box che si ritiene indicativo per un cambiamento del trend di mercato
il grafico equivolume: La costruzione del grafico è molto particolare: il dato del volume viene spostato dalla base del grafico, dove normalmente si trova nei grafici a barre o lineari, per essere incluso nella rappresentazione dei prezzi. A differenza del grafico a barre, ogni giornata è rappresentata da un rettangolo dove l'altezza rappresenta il range entro il quale le quotazioni si sono mosse nella giornata in questione; la larghezza o, meglio, la base del rettangolo, rappresenta l'entità del volume trattato durante la giornata.
La scala utilizzata per visualizzare i prezzi è lineare se vengono considerate le variazioni assolute dei prezzi, dove a variazioni assolute uguali corrispondono, sul piano cartesiano, segmenti uguali. Se vengono prese in considerazioni le variazioni percentuali dei prezzi la scala è semi logaritmica, ed a variazioni percentuali uguali corrispondono, sul piano cartesiano, segmenti uguali. Generalmente la scala semi-logaritmica viene utilizzata per analisi di medio-lungo periodo, quella lineare per analisi di breve. Con forti escursioni dei prezzi, i valori assoluti assumono sempre meno significatività: se prendiamo ad esempio un titolo che passa da 1.000 a 10.000 punti, notiamo immediatamente che 1.000 punti di aumento quando il titolo quota 1.000 corrispondono ad un incremento del 100%; sempre 1.000 punti di aumento quando il titolo quota 10.000 corrispondono ad un incremento del 10%. L'Analisi Intra-Day è utilizzata per studiare i movimenti del mercato a breve termine utilizzando le escursioni dei prezzi: minimo, massimo, d'apertura e di chiusura. L'obiettivo è analizzare i movimenti a breve termine, valutarne i "gap" e i trend di sviluppo. E' un'analisi che necessita di un computer sul quale visualizzare i prezzi in tempo reale e utilizza strumenti come il grafico a barre e il grafico candlestick. Qualsiasi persona che si cimenti con il trading on line , deve dotarsi di informazioni ricavate da queste analisi, per evitare di operare in modo azzardato, e tutti i broker forniscono la possibilità di visualizzare qualche grafico e i dati storici relativi ai titoli trattati. Possiamo definire i gap come quelle aree vuote del grafico che corrispondono ad aree di prezzo nelle quali non sono avvenuti scambi; ovviamente possono essere visualizzati solamente su un grafico a barre o candlestick . Si possono osservare gap su grafici intra-day, giornalieri, settimanali e mensili; ne esistono varie tipologie [39]:
Gap comuni: si formano nelle aree di congestione, ma hanno scarso valore previsionale;
Gap di rottura: si formano all'inizio di una nuova tendenza in prossimità di forti livelli di supporto o resistenza;
Gap di continuazione: si formano durante tendenze ben definite, a seguito di repentine accelerazioni dei prezzi
Gap di esaurimento: si formano alla fine del trend ed annunciano la fine della tendenza in atto.
Le formazioni Intra-Day sono formazioni di inversione secondarie e sono riscontrabili prevalentemente su grafici giornalieri all'interno di movimenti minori: il Reversal day è un segnale di inversione di breve periodo, dove tanto più ampia è la barra, tanto maggiore sarà il movimento; un segnale ancora più forte è il Two reversal day .
Le isole, invece, si presentano dopo un aumento od una diminuzione accentuata dei prezzi e forniscono validi segnali di breve periodo. Per analizzare i trend evolutivi, bisogna focalizzare l'attenzione sui trend , sulle trendlines , sui supporti e resistenze ma anche sui Falsi segnali e i Filtri operativi. Possiamo definire il trend come la tendenza mostrata dal titolo in esame, o, se consideriamo un indice di mercato e non il singolo titolo, come la tendenza evidenziata dal mercato. Utilizzando il tempo come termine di paragone, possiamo attuare una prima distinzione fra vari tipi di trend:
Primario: è la tendenza principale in atto; fornisce indicazioni sulla direzionalità di lungo periodo (da 2 a 4 e più anni);
Secondario: si tratta di tendenze che si formano all'interno di trend primari con durata che varia dai 2 mesi ai 2 anni;
Terziario: movimenti minori la cui durata non supera i due mesi, e sono all'interno di trend secondari.
[34] Fanton S.,Beber A., Corso di analisi tecnica, cd-rom Traderlab
[35] Massardi Matteo, Analisi tecnica intraday , Credito Italiano , dispense Seminari, 1996.
[36] Massardi Matteo, Analisi tecnica intraday , Credito Italiano , dispense Seminari, 1996.
[37] Fanton S.,Beber A., Corso di analisi tecnica, cd-rom Traderlab
[38] Al mese di novembre 1999
[39] Fanton S.,Beber A., Corso di analisi tecnica, cd-rom Traderlab
Dott. Pietro Favè
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