Da alcuni anni anche in Italia i fondi socialmente responsabili sono entrati a far parte della gamma di fondi comuni di investimento offerta dagli intermediari finanziari. I fondi etici, come vengono chiamati più comunemente, sono fondi che gestiscono il patrimonio, in un'ottica di massimizzazione del rendimento, investendo in imprese, settori o Stati selezionati sulla base di criteri etici, più o meno selettivi, determinati exante.
A prescindere dalle motivazioni etiche che possono eventualmente indurre gli intermediari a proporre investimenti di questo tipo, l'offerta di prodotti di "finanza alternativa" rientra nella logica di segmentazione del mercato finalizzata a individuare e a soddisfare nuove esigenze della domanda. Tali esigenze, dettate da una crescente sensibilità nei confronti di tematiche sociali e ambientali, portano a individuare una nicchia di mercato dalla quale gli intermediari finanziari possono ottenere benefici in termini di redditività generata dalle commissioni, fidelizzazione della clientela ed esternalità legate al miglioramento dell'immagine.
Dal lato della domanda i sottoscrittori di fondi socialmente responsabili esprimono bisogni caratterizzati da una duplice natura: economica e non economica. Pur attendendosi dall'investimento un rendimento, essi si pongono l'obiettivo di investire in fondi il cui patrimonio sia allocato dal gestore in valori mobiliari emessi da imprese, settori o Stati socialmente responsabili.
Il punto di vista dal quale si intende effettuare lo studio è quello dell'investitore; si vogliono analizzare le caratteristiche dei fondi socialmente responsabili per verificare in quale misura soddisfino tali esigenze congiunte. A tal fine si indaga in primo luogo l'effettivo grado di "eticità" dei fondi socialmente responsabili per verificare se essi soddisfino le attese espresse dai sottoscrittori di investire il proprio patrimonio in imprese socialmente responsabili. Quindi si analizzano le conseguenze sul profilo economico dei fondi derivanti dall'adozione di criteri etici di selezione degli investimenti.
Le caratteristiche economiche oggetto d'indagine sono la performance e il livello delle commissioni direttamente e indirettamente a carico dell'investitore, che rappresentano le due componenti economiche su cui l'investitore focalizza maggiormente l'attenzione nel momento in cui decide come investire i propri risparmi. Ci si chiede se un fondo socialmente responsabile presenti differenziali di rendimento statisticamente significativi rispetto a un fondo tradizionale e quale sia il livello delle commissioni rispetto a un investimento non etico.
Per quanto riguarda la performance, l'adozione di criteri etici di selezione degli investimenti, limitando la libertà del gestore di selezionare le imprese da inserire in portafoglio ad un sottoinsieme delle opportunità di investimento, riduce le possibilità di diversificazione degli investimenti a potenziale detrimento della combinazione ottimale rischio-rendimento.
Per quanto riguarda invece l'effetto dell'adozione di criteri etici di selezione degli investimenti sul livello delle commissioni applicate dai gestori di fondi socialmente responsabili è probabile che queste siano più elevate rispetto a quelle applicate sui fondi non etici in quanto i fondi socialmente responsabili richiedono un'attività più onerosa da un punto di vista organizzativo e gestionale: ai criteri normalmente adottati dai gestori per allocare il patrimonio (diversificazione settoriale e geografica, individuazione delle imprese migliori, ecc.) si affiancano quelli non finanziari. A tali presunti maggiori oneri si aggiungono i costi del processo di selezione, normalmente realizzato con l'intervento di un Comitato etico interno o di advisor esterni i cui servizi sono evidentemente remunerati.
Il lavoro è articolato in quattro parti. Nella prima parte si descrivono le caratteristiche del mercato italiano dei fondi socialmente responsabili. Nella seconda parte si classificano le tipologie di fondi socialmente responsabili in relazione alla complessità dei criteri etici adottati e al processo di selezione degli investimenti. La terza parte è dedicata all'analisi della performance, mentre nell'ultima parte si individua il livello delle commissioni direttamente e indirettamente a carico dei sottoscrittori.
Pubblicazione della Prof Daniela Vandone
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