Il Bilancio di previsione del Comune di Milano riguardante l’esercizio 2005 prevedeva una limitata possibilità di ricorrere all’indebitamento, anche al fine di mantenere gli equilibri finanziari e il rating riconosciuto al debito dell’ente dalle principali agenzie internazionali. Nel corso dell’anno 2005, la Giunta ha preso in considerazione l’opportunità di procedere alla ristrutturazione di una parte consistente del debito in essere mediante l’emissione di un prestito obbligazionario che, secondo quanto prospettato dall’organo esecutivo del Comune, risultava conveniente per una situazione congiunturale dell’economia favorevole al rimborso dei prestiti a lungo termine e la possibilità di utilizzare il beneficio fiscale derivante dalla retrocessione al Comune da parte del Ministero dell’Interno del 50% della ritenuta fiscale applicabile agli interessi corrisposti sui titoli del debito, secondo quanto disposto con apposita Delibera nel 2005.
In questo modo l’ente avrebbe tratto un beneficio in termini di riduzione dei tassi da corrispondere in merito al debito esistente e avrebbe ottenuto delle risorse, quelle derivanti dalla retrocessione dell’imposta, da utilizzare nell’immediato.
La Giunta aveva valutato favorevolmente la possibilità di concludere l’operazione entro la fine del primo semestre dell’anno al fine di evitare di pagare la quota capitale e gli interessi in scadenza nell’anno 2005 sui mutui in essere.
La decisione di avviare la procedura è stata quindi assunta dall’organo comunale, mossa sia da un intento di lungo periodo, la riduzione del costo dell’indebitamento, che da ragioni contingenti, ovvero il reperimento di risorse nell’esercizio 2005.
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