Con la delibera n. 2008/2005 del 26 luglio 2005, la Giunta Comunale ha emanato un atto d’indirizzo avente per oggetto “la ristrutturazione della posizione in derivati in essere a seguito dell’emissione del prestito obbligazionario per l’estinzione anticipata dei mutui a carico del bilancio comunale e della rinegoziazione dei mutui con la cassa depositi e prestiti S.p.A. concessi al Comune di Milano anteriormente il 1 gennaio 1997”. La Giunta, in particolare, ha incaricato il Responsabile del Settore Finanza di procedere alla ristrutturazione di un precedente contratto in derivati, in essere con Unicredit Banca d’Impresa, risalente al 2002. La parziale chiusura del derivato è stata motivata con la necessità di procedere al completamento:
Dell’operazione di emissione del prestito obbligazionario per l’estinzione anticipata dei mutui a carico del bilancio comunale;
Dell’operazione di rinegoziazione dei mutui assunti con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. prima del 1 gennaio 1997, stabilendo di procedere:
In sintesi, dopo la conclusione dell’operazione di estinzione anticipata dei mutui effettuata in giugno, l’Amministrazione ha preso in considerazione l’esistenza di un precedente contratto di swap di tasso di interesse concluso con Unicredit Banca d’Impresa (UBI), che aveva ad oggetto, in parte, alcuni dei contratti di mutuo estinti anticipatamente con l’operazione conclusa nel mese di giugno (per un importo di euro 304.340.627,41) ed ha deciso di:
A seguire, in data 20 ottobre 2005, il Comune di Milano e le banche arrangers hanno concluso un atto modificativo del contratto originario (amendment and restatement) con il quale hanno recepito le modifiche sopra indicate. Una seconda modifica è stata eseguita il 1° marzo 2006, tramite la quale si è approvata una successiva integrazione al contratto originario che non è stata preceduta da alcuna delibera della Giunta Comunale.
Questa rettifica sarebbe stata originata da una comunicazione di Defpa riguardo al valore del “Market to Market” che sarebbe risultato negativo. Il Comune ha pertanto deciso di modificare il contratto, stabilendo di calcolare l’importo dovuto agli arrangers sulla base del valore del tasso Euribor 12 mesi maggiorato di 15 base points. Anche questa modifica ha comportato un aumento del rischio finanziario che il Comune milanese si è accollato.
La terza trasformazione del contratto si è verificata alcuni mesi più tardi, decidendo di incaricare il Responsabile del Settore Finanziario dell’amministrazione comunale di ristrutturare solo la parte dello swap relativo al derivato in quota a Deutsche Bank, con l’inclusione della posizione relativa all’IRS verso UBI, stipulato nel 2003, cancellando dunque l’operazione verso Unicredit, tramite il trasferimento della posizione del Comune di Milano verso l’intermediario tedesco. Si è trattato, in sostanza, della novazione dell’IRS, avvenuta mediante la cessione del contratto dalla banca italiana all’istituto della Germania.
Nella quarta modifica, è stata manifestata la volontà dell’ente di:
L’ente ha deciso di procedere alla modifica ritenendo che la nuova struttura contrattuale consentisse nel breve periodo di ottenere risparmi, sia in linea capitale che in linea interessi. Si è ulteriormente proceduto ad una modifica aggiuntiva dei tassi di interesse definiti precedentemente.
L’ente ha poi posto alla base della decisione di procedere alla penultima modifica delle condizioni contrattuali il mutamento del quadro macroeconomico e il rialzo dei tassi di interesse, rivedendo nuovamente le condizioni contrattuali esistenti nei confronti di ogni arranger. Infine, l’ultima modifica ha riguardato la stipulazione di quattro nuovi contratti derivati, denominati credit default swap (CDS) nei confronti di ogni singolo intermediario.
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