La previsione della volatilità. Riguardo al terzo obiettivo, si ritiene opportuno dare un maggiore dettaglio fornendo sia i valori riferiti al rendimento massimo sia a quello minimo; inoltre, si confrontano gli indicatori di performance prima e dopo l'inserimento del segnale nel modello.
Nella Tab. 3 sono raccolti i risultati nel caso di previsioni fatte s passi avanti senza tener conto dei segnali di analisi tecnica. La prima riga riporta gli indicatori di performance per la previsione un passo avanti considerando però un modello a varianza costante.
Come nel caso del rendimento, anche per la previsione della volatilità generalmente il miglior risultato è ottenuto per previsioni fatte un passo avanti. Una caratteristica evidente data dagli indicatori nel caso della volatilità è quella di mostrare buone performance anche per orizzonti di previsione più lontani.
Qualora si inseriscano i segnali, si ottengono delle previsioni i cui indicatori di performance sono riportati nella Tab. 4. I risultati mostrano come l'utilizzo dei segnali tecnici migliorino anche se in modo non rilevante la previsione della volatilità, a differenza di quanto avviene per il rendimento. In ogni caso il segnale che fornisce i migliori risultati è DM sia per il Rendimento Massimo che per il Rendimento Minimo.
Ampliando l'orizzonte temporale di previsione, per il segnale DM, che fornisce i migliori risultati, si riportano in Tab. 5 i relativi indicatori di performance.
Degno di nota è il ripetersi della caratteristica di buone performance della previsione riguardante la volatilità anche per orizzonti temporali lontani.
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