Non ci sarebbe liquidità se le informazioni avessero lo stesso impatto su tutti gli investitori. Al sopraggiungere delle informazioni ciascuno di essi si comporterebbe allo stesso modo ponendo in essere la stessa operazione, cercando di ottenere lo stesso prezzo. Molti operatori sono tuttavia disomogenei tra di loro. Alcuni contrattano giornalmente, altri entrano nel mercato sporadicamente solo per realizzare le posizioni assunte molto tempo prima.
L'importanza delle informazioni può essere considerata dipendente dall'orizzonte temporale dell'investimento. Si consideri come esempio (Peters, 1994) un soggetto (day trader) che ha un orizzonte temporale di cinque minuti e ha assunto una posizione lunga. Si supponga che la variazione media dei prezzi nell'arco di cinque minuti sia di -0,000284 per cento con una deviazione standard di 0,05976. Se per qualche ragione accade un evento che porta il valore del titolo al di sotto della media di sei deviazioni standard, ovvero 0,359 per cento (6x0,05976), l'operatore interpreterà l'evento come ragione di chiusura della posizione. Un investitore istituzionale (per esempio un fondo pensione) con un orizzonte temporale di una settimana, potrebbe, invece, considerare il ribasso come un'occasione d'acquisto poiché, per esempio, la variazione media settimanale è di 0,22 per cento con una deviazione standard di 2,37.
Una caduta dei prezzi al di sotto della media in un orizzonte temporale di cinque minuti, equivale ad un evento che discosti i prezzi di 0,15 ((6x0,05976)/2,37) deviazioni standard dalla media in un orizzonte temporale di una settimana; l'entità di questo scostamento può essere considerato un evento usuale per tale orizzonte. A questo punto l'investitore istituzionale interverrà come controparte del day trader, creando quella liquidità che rende stabile il mercato. Gli operatori che intervengono simultaneamente nei mercati hanno degli orizzonti temporali differenti. Si può quindi pensare che anche la valutazione delle informazioni differisca in funzione dell'orizzonte considerato. L'origine della liquidità si troverebbe pertanto nella differenziazione degli orizzonti d'investimento, nella diversa importanza data alle informazioni e conseguentemente nella diversa concezione di prezzo di equilibrio. La liquidità dipenderà dal tipo di informazioni disponibili e dall'importanza che ciascun orizzonte assegnerà ad esse.
Giancarlo Fabbro
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