Torniamo ad affrontare il caso della autocorrelazione. Abbiamo già visualizzato il fenomeno:
L'autocorrelazione può risultare da:
Oppure, in termini più generali, si può avere:
NB: stiamo ipotizzando un PROCESSO AUTOREGRESSIVO
- La maggior parte della correlazione trasmessa da errori precedenti è catturata (nei campioni) dall'impatto di e t -1
- Eccezioni:
° Correlazioni stagionali o trimestrali;
° Correlazioni spaziali (hanno significati complessi)
-Nella maggior parte dei casi, correzioni AR(1) sono sufficienti
Autocorrelazione Positiva
. Se rho è positivo abbiamo che gli errori tendono a mantenere lo stesso segno in osservazioni contigue (abbiamo visto varie volte); (relazione funzionale ??)
. shock esterni dispiegano effetti per molto tempo (autocorrelazione genuina);
. l'ispezione visiva mostra "clustering effects" (gruppi di errori con stesso segno).
Autocorrelazione Negativa
. Se rho è negativo abbiamo termini di errore che tendono a cambiare segno (da negativi diventano positivi) per osservazioni contigue.
. Esiste un pattern ciclico nella distribuzione degli errori;
. Problemi particolarmente rilevanti nel caso dei dati economici;
Vi presento un "signore" che troveremo più avanti: Il correlogramma
Caso con rho > 0 e vicino all'unità
Caso con rho < 0 e vicino a - 1
Proviamo a fare qualche esperimento con E-views
Generiamo serie utilizzando il generatore di numeri casuali nrnd. Cosa succede se rho: . sale verso l'unità? . varca l'unità? . diventa negativo? . varca l'unità col segno meno davanti?
STUDIEREMO BENE PIU' AVANTI
Prof. Paolo Mattana
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