Fineco calcola le commissioni sugli ordini rivolti al mercato USA in base a due criteri, a seconda del numero di azioni scambiate durante ogni transazione; per gli ordini fino a mille azioni si paga una quota fissa di $29.95, mentre per operazioni superiori alle mille azioni si pagano solamente 3 Centesimi per azione scambiata. In entrambi i casi è comunque presente un risparmio rispetto a quanto si pagherebbe tramite i canali tradizionali. Per operare nel mercato USA è necessario disporre di dollari americani , e la società offre un servizio unico nel panorama del trading on line italiano: la possibilità di cambiare Euro in dollari e viceversa direttamente on line , in tempo reale e senza alcuna commissione. Quando si aderisce al servizio e si sottoscrive l'attivazione della negoziazione sul NASDAQ, questa Sim. attiva direttamente un sottoconto in valuta. In questo modo si possono cambiare le due valute, effettuare gli investimenti negli Stati Uniti, oppure tesoreggiare i dollari finchè non converrà convertirli in Euro.
Per aprire un conto presso E-cortal bastano mille Euro e non sono previste spese di apertura, tenuta e chiusura del conto. Gratuiti sono anche i bonifici interni e le note di addebito. La custodia dei titoli e dei valori costa lo 0, 24% annuo per giacenze inferiori ai 100.000 euro, per quantità superiori è gratuita. Esiste comunque un costo minimo per dossier di 24.12 Euro, che si aggiunge ai 7.24 Euro mensili del canone di servizio, anche se esso è gratuito fino al 31 dicembre 1999. Le commissioni di brokeraggio , per gli ordini "al meglio" sono di 18.09Euro per un importo fino a 5.000 Euro e dello 0,36% oltre tale cifra. Sugli altri tipi di ordine, sono di 42.21Euro per un importo fino a 5000 Euro di controvalore. Per cifre superiori, la commissione scende all'0.84 per mille, fino a diventare dello 0.12 per mille, per un intermediato di oltre centomila Euro di controvalore per singolo ordine. Sono previste anche tariffe per ordini inoltrati tramite telefono, posta o fax, dove gli scaglioni sono stati modificati. [25] Bisogna poi aggiungere le diverse tasse dei mercati stranieri; se Parigi e Amsterdam non ne fanno pagare nessuna, New York, Londra e Zurigo chiedono una percentuale sull'importo lordo [26], mentre Francoforte chiede lo 0.04% sui titoli del DAX e lo 0.08% per tutti gli altri. Madrid, invece, usa un articolato sistema con undici scaglioni differenti. La società Mediosim utilizza un criterio completamente diverso, basato su una serie di scaglioni, applicando comunque, per il mercato azionario, una commissione massima di 60 Euro per ordine. Dettagliatamente , le commissioni di negoziazione sono riportate nella seguente tabella. ( Tab.5.5). Questa sim offre gratuitamente il programma Index, la nota informativa mensile, e la spedizione giornaliera di conferma sulle operazioni con i derivati. Tuttavia bisogna pagare 120 Euro per i servizi di Custodia e Amministrazione Titoli, altri 51.13 Euro per spese bolli annui, e 30 Euro per ogni licenza aggiuntiva. Inoltre ogni operazione che richiede l'utilizzo di assegni bancari e circolari o bonifici costa 10 Euro, i costi di negoziazione e regolamento vengono pagati con un Euro per operazione così come per il trasferimento titoli dal dossier dove vengono richiesti 10 Euro. Per una tipologia di contratto, denominato "self in@ffari", la soglia minima di ingresso per i sottoscrittori è di Lit. 50.000.000. Agli investitori con oltre 130.000,00 Euro (pari a Lit. 251.715.100) di giacenza media mensile sul portafoglio vengono applicate commissioni della seconda fascia.
Banca Sella, uno dei primi istituti a praticare trading on line , aveva iniziato proponendo una commissione del 3.5 per mille [27] sul controvalore trattato, ma a partire dal mese di luglio l'ha abbassata al 2.85 per mille. Se le operazioni vengono compiute tramite succursale o con il servizio di phone banking le commissioni sono del 7 per mille. Inoltre per ogni conto titoli vi sono delle spese dovute ai bolli imposti dallo stato per apertura conto titoli (£ 20.000), altre spese annuali per bolli (£ 49.500) e la spesa per l'invio dell' estratto conto (£. 2.900). Sulle obbligazioni vengono applicate commissioni di £ 2000 per milione, con un tetto massimo annuale di £ 40.000. Tuttavia le varie spese sono concordabili con la succursale anche a seconda del tipo di conto aperto.
Tab. 5.5 : commissioni di negoziazione Mediosim.
Fonte: sito web Mediosim, www.mediosim.it/home/self5.asp
La Banca di Credito Cooperativo di Brescia è, in Lombardia ,la prima del circuito cooperativo ad utilizzare il sistema di Directa, e propone dal 20 settembre 1999 il conto "ATUTT@BORSA" che prevede una spesa di tenuta conto di 100.000 lire, senza commissioni di ingresso. Sul controvalore delle operazioni di compravendita viene addebitata la commissione del 2 per mille, senza nessun minimo e con il tetto massimo di L. 50.000 per ordine, fino al controvalore di un 1 miliardo; sull'importo eccedente verrà applicata la commissione dello 0,05 per mille. Raggiunti i 5 miliardi di lire di intermediato viene applicata la "Condizione Trader" del 1,4 per mille netto. Le stesse condizioni valgono per la Cassa Rurale di Pergine, la Cassa di Risparmio di Rimini e le Banche di Credito Cooperativo di Castenasco e di Manzano, che, avendo come partner Directa Sim, offrono le stesse commissioni, modificando eventualmente alcuni costi relativi alla tenuta del conto presso l'istituto. La Banca di Credito Cooperativo di Brescia, infatti, per ordini revocati o ineseguiti non addebita spese, così come per l a nota informativa e l'estratto conto, ma solo se richiesti e visualizzati tramite Internet. Utilizzando il servizio postale, la nota costa £5.000 se inviata per ogni operazione, o £ 1.000 se spedita una volta al mese. Criterio apparentemente giustificabile se si pensa al minor lavoro richiesto ai dipendenti, ma inspiegabile quando la nota è presentata solo su richiesta del cliente, perchè vengono addebitate £ 200 per nota e £ 20.000 per spedizione. Medesima considerazione, per l'estratto conto inviato per posta: costa £ 20.000 e può essere mensile, trimestrale o annuale. In questo caso il costo è in linea con la media delle tariffe praticate d agli sportelli tradizionali, anche se decade il criterio legato alla quantità di lavoro richiesta ai dipendenti. Questi piccoli aspetti diventeranno presto importanti, quando la maggiore concorrenza, dopo aver abbassato al limite la commissione base, costringerà ad agire su questi fattori. La Banca Popolare di Milano, oltre ad offrire commissioni al 2 per mille, richiede £. 20.000 di canone annuo, comprendente tutte le spese di tenuta conto, quelle relative ai bolli nonché gli invii di documenti al cliente. Inoltre, se in un anno si compiono più di trenta operazioni di trading , per l'anno successivo il canone sarà gratuito. Alla data attuale [28], il servizio di on line trading offerto da questo istituto è il più conveniente, considerando anche tutti i costi aggiuntivi e collaterali.
La Cassa Rurale di Pergine, invece, chiede £ 300.000 per l'attivazione del servizio, e £.300.000 per coprire i costi di tenuta del conto, alle quali bisogna aggiungere i bolli previsti per legge sui rapporti, che ammontano a circa 99.000. Non viene concesso nessun interesse per le giacenze inferiori ai 20 milioni, mentre per importi superiori viene applicato un tasso lordo del 2%. [29]
La Banca Popolare di Verona, differenzia le tariffe in base alle diverse tipologie di contratto offerte ( Tab.5.6). La struttura tariffaria proposta dalla Banca Popolare di Verona, ricalca la divisione effettuata anche dagli altri traders , che premiano i clienti che investono maggiormente con minori costi e commissioni.
Tab.5.6: tariffe e commissioni della Banca popolare di Verona
Fonte: Banca Popolare di Verona. www.bpv.it/bpvir/trade/caratt.html
Tuttavia, se le commissioni vengono abbassate, il canone mensile aumenta sensibilmente per i prodotti in cui le diverse tipologie di informazioni finanziarie ottenibili aumentano per quantità e specie. E' ovvio dedurre, che le informazioni finanziarie in tempo reale sono tuttora un argomento e un oggetto che, in Italia, costa e viene fornito a pagamento, evidenziando così un ulteriore differenza con il mercato statunitense, dove spesso queste informazioni sono offerte gratuitamente.
E' impossibile, attualmente, vista la carenza di informazioni adeguate e per la diversità delle offerte, capire quale sia il costo del servizio per i traders , o quanto essi speculino sull'offerta dello stesso, consapevoli che il cliente percepisce l'utilità del servizio ed è disposto a pagare per usufruirne[25] la documentazione dettagliata è contenuta nel paragrafo 5.5
[26] rispettivamente del 0.0033%, 0.50% e del 0.85%
[27] Questa percentuale veniva reclamizzata come Lire 3500 per ogni milione di controvalore. Probabilmente, poi, per adeguarsi agli altri traders , ha trasformato la sua cifra in forma percentuale.
[28] 26 novembre 1999
[29] Alla data di luglio 1999
Dott. Pietro Favè
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