Ultimo giorno in cui un contratto future può essere trattato sul mercato. È l'ultimo giorno disponibile per la chiusura di una posizione, trascorso il quale è altrimenti necessaria la consegna fisica dello strumento sottostante.
È l'ultimo prezzo al quale è stata eseguita la transazione in un certo titolo, in un qualsiasi momento della giornata. Viene chiamato, invece, "closing sale" l'ultimo prezzo della giornata.
Si dice unit un distaccamento operativo di un'impresa, ma lo stesso termine indica anche l'unità di contrattazione minima di un titolo, un pacchetto di titoli che devono essere trattati assieme, ecc.
È il numero minimo di titoli che possono essere trattati presso un mercato organizzato in un'unica operazione. Questo numero, chiamato anche Round Lot, cambia secondo il prezzo del titolo in oggetto, anche se generalmente è pari a 100 unità.
Il numero di titoli, la quantità o il controvalore di beni d'investimento che possono essere ammessi sul mercato nelle contrattazioni ordinarie.
Durante le operazioni di Borsa è costituita dal numero di titoli che vengono abitualmente trattati sul mercato. Per esempio i quantitativi minimi di contrattazione per i titoli azionari, oppure i tagli medi tipici delle operazioni in titoli di Stato.
Per ciò che riguarda le società finanziarie d'investimento, l'utile per azione viene analizzato nella componente originata direttamente dalle attività di investimento in titoli, rappresentata da dividendi e cedole incassate e dai profitti derivati dalle attività di compravendita dei titoli.
In analisi di bilancio rappresenta la differenza tra il totale netto del fatturato e il costo dovuto al venduto.
Si tratta del valore del net income diviso per il numero di azioni in esistenza. È conosciuto anche come earnings per share (Eps)
È l'utile che potrebbe essere ricavato da un'operazione finanziaria, se questa venisse conclusa alle condizioni attuali di mercato. È evidentemente un profitto solo potenziale.
È l'ammontare degli utili di un'impresa prima della tassazione, considerato al netto degli interessi pagati ai possessori di titoli di debito a lungo termine, come le obbligazioni.
Sono gli utili conseguiti da un'impresa prima della deduzione delle tasse e delle imposte dovute.
È la frazione degli utili conseguiti da un'impresa nel corso dell'esercizio, non distribuita agli azionisti sotto forma di dividendi, ma che resta reinvestita nel patrimonio sociale.
Frazione degli utili societari che spetta al possessore di un'azione ordinaria. Si calcola dividendo l'ammontare degli utili al netto delle imposte, dei pagamenti d'interesse per i possessori di obbligazioni e dei dividendi corrisposti ai possessori di titoli azionari di risparmio o privilegiati, per il numero dei titoli esistenti. Solitamente sono compresi nel conteggio del numero dei titoli anche quelli che possono derivare dalla conversione di titoli convertibili esistenti, in questo caso il valore degli utili per azione viene chiamato "fully diluted".
Sistema utilizzato per calcolare il rapporto fra gli utili societari e il numero di azioni che considera tutti i titoli esistenti convertibili in azioni societarie. Questo rapporto è calcolato dividendo l'ammontare degli utili per il numero di titoli ordinari addizionato del numero dei titoli ordinari che potrebbe essere originato dai titoli convertibili se nello stesso momento tutti i possessori esercitassero il loro diritto.
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