È la misura utilizzata in economia monetaria per individuare l'impatto della politica monetaria sul tasso d'inflazione di un sistema economico, moltiplicando la massa monetaria esistente per la velocità di circolazione della moneta diviso il valore stimato del Prodotto nazionale lordo.
È il valore complessivo di un'azienda che si ottiene valutando ciascuna delle divisioni come se fossero entità singole, dotate di un titolo azionario indipendente.
È un Paese in cui la qualità della vita e l'assistenza sono molto scadenti, dove è presente un'elevata disoccupazione e c'è una forte dipendenza dall'estero, e dove gli abitanti dispongono di un reddito personale di livello molto basso.
Sono quei Paesi aventi economie che si trovano in fase di espansione, e il cui livello di attività economica dipende dal livello delle esportazioni. In questa categoria rientrano nazioni come Taiwan e la Corea del Sud.
Consegna di titoli di credito o di altri documenti, unicamente contro pagamento simultaneo della somma da corrispondere.
Clausola riguardante le contrattazioni in titoli, o altri beni di investimento, secondo la quale il controvalore della vendita deve essere corrisposto al momento della consegna materiale dei titoli.
Nelle contrattazioni in titoli, clausola attraverso la quale l'intermediario è obbligato ad accettare in pagamento per i titoli venduti unicamente denaro contante, e a consegnare i titoli solo nello stesso momento della ricezione del pagamento.
È un pagamento, a fronte per esempio di un prestito al consumo, che va rimborsato attraverso delle rate scaglionate nel tempo.
Promessa di pagamento in assenza di qualsiasi garanzia se non il buon nome del beneficiario del prestito. Si intende anche un'obbligazione bond a lunga scadenza, o anche le obbligazioni garantite da beni reali.
È un titolo rappresentativo di una promessa di pagamento fatta da un soggetto. Si tratta di un titolo trasferibile, usato spesso per la concessione di finanziamenti commerciali.
Termine utilizzato in relazione alla posizione di un operatore in titoli al momento in cui le operazioni di acquisto eseguite si compensano con quelle di vendita. Pertanto la valutazione della posizione non viene condizionata dalle oscillazioni dei prezzi.
Rapporto redatto da una società di revisione dopo aver esaminato tutte le risultanze contabili di un'impresa, contenente le valutazioni e le conclusioni riferite alla correttezza delle pratiche e dei risultati contenuti nei documenti ufficiali.
È il valore nominale di un titolo
Questo termine, nel mercato dei cambi, indica una quotazione reciproca identica rispetto a quella ottenuta dalla controparte, cioè il richiedente iniziale offre la stessa quotazione al soggetto a cui l'aveva chiesta. Lo stesso termine indica il cambio fissato dall'autorità monetaria in regime di cambio controllato.
Teoria economica sulla determinazione dei tassi di cambio, secondo cui il prezzo di due panieri costituiti da beni uguali in due diverse nazioni, espresso nella stessa valuta, deve essere identico. Una volta a conoscenza dei prezzi dei due panieri, in base a questa teoria, è possibile determinare il raporto di cambio di equilibrio implicito, nella struttura dei prezzi dei due Paesi.
È la frazione di titoli che segue l'andamento dominante del mercato. Viene considerata ampia nel caso in cui almeno due terzi dei titoli seguano la tendenza del mercato.
È la frazione di titoli che segue l'andamento dominante del mercato. Viene considerata ampia nel caso in cui almeno due terzi dei titoli seguano la tendenza del mercato.
Il momento di avvio di una nuova impresa o di una nuova attività.
Operazione non consentita dalle regole dove un intermediario in titoli svolge un operazione prima per il proprio conto e solo in seguito per il cliente, allo scopo di incamerare un differenziale di prezzo.
È un processo statistico dove ogni manifestazione di una variabile è indipendente rispetto a quelle precedenti e viene utilizzato per descrivere il comportamento di variabili casuali, o per spiegare il meccanismo casuale di formazione del movimento dei prezzi dei titoli.
Comprende tutti i diritti di terzi sui beni di una società, escludendo i mezzi propri. Tra le passività rientrano i debiti commerciali, i finanziamenti a lungo termine, i prestiti obbligazionari, ecc. In bilancio le passività sono riportate a destra separate dalle voci che costituiscono i mezzi di proprietà dell'azionariato, cioé il capitale proprio e le riserve.
Finanziamenti che contrae una società per la gestione corrente. Ne fanno parte i debiti commerciali, gli scoperti di conto corrente, ecc.
Qualsiasi genere di passività ancora esistente al termine del presente anno fiscale, come, per esempio, un'emissione di obbligazioni decennali.
Sono quei depositi di una banca manovrabili a piacimento dagli organi di gestione. Al contrario dei depositi della clientela, quelli in divisa estera e i pronti contro termine sono tra gli strumenti più flessibili per la gestione della liquidità di una banca.
È la differenza tra la somma delle attività di un'impresa e le sue passività, e rappresenta la ricchezza di competenza dei possessori delle quote rappresentative del capitale. Chiamato anche net assets.
È il rapporto tra l'ammontare dei dividendi che sono stati distribuiti agli azionisti e l'utile d'esercizio. Più questo rapporto è alto, più la società ha raggiunto la maturità di gestione.
L'onere che deve sostenere il possessore di uno strumento monetario nel momento in cui avanza la richiesta di rimborso anticipato rispetto alla scadenza prefissata dello stesso.
Sono operazioni di tipo commerciale effettuate entro il 25 di un mese, le quali possono essere regolate monetariamente entro il termine del mese seguente.
Il rapporto tra le attività nette di un'azienda e uno o più elementi delle passività o dei mezzi propri, come un particolare genere di debito (per esempio quello a lungo termine) o una categoria di azioni. Il rapporto di copertura si calcola sottraendo dal totale degli investimenti quelli intangibili, le passività correnti e quelle privilegiate rispetto al debito in oggetto, e dividendo il risultato ottenuto per il valore del debito (o delle azioni) in relazione al quale si vuole calcolare la copertura.
È il rapporto tra l'ammontare del prestito concesso e il valore corrente di mercato del bene offerto in garanzia. Questo rapporto è utilizzato sia per valutare l'esposizione creditizia sia per riverdere, quando necessario, i termini dell'affidamento.
È il risultato di un'operazione dove i costi sono stati superiori ai ricavi, ma anche la cancellazione totale, o parziale, di un credito diventato inesigibile, che si deve considerare una perdita variabile fino al massimo dell'ammontare non rimborsato.
Differenza, in negativo, tra il prezzo di vendita di un titolo e quello di acquisto del medesimo.
Perdita subita da un ente che ha concesso un finanziamento nel caso in cui il prestito non venga rimborsato.
Intervallo di tempo preso come riferimento per calcolare le variazioni di una grandezza economica con il trascorrere del tempo.
Intervallo di tempo preso come riferimento per calcolare le variazioni di una grandezza economica con il trascorrere del tempo.
È l'intervallo di tempo che trascorre tra la data di chiusura di un'emissione obbligazionaria e il momento in cui i totali saranno disponibili.
Intervallo di tempo necessario perché un investimento di capitale sia in grado di produrre risultati reddituali tali da compensare il suo costo. Questo intervallo viene solitamente calcolato dividendo l'esborso iniziale per il flusso annuo di rientro.
Durata di un'operazione di sottoscrizione di titoli sul mercato primario.
È il periodo, trascorso il quale, comincia il graduale rimborso di un prestito. È anche il periodo che intercorre tra un'emissione di obbligazioni sul mercato e la prima delle operazioni del sinking fund, cioè la data in cui avviene il versamento in conto speciale della prima quota facente parte dell'importo che verrà utilizzato per rimborsare l'emissione una volta giunti alla scadenza.
Intervallo di tempo che viene concesso per eseguire un pagamento prima che siano imputati oneri di finanziamento.
Soggetto che tramite una perizia stabilisce il valore di beni di investimento che non hanno un mercato sufficientemente ampio, per esempio gioielli, quadri, oggetti antichi, ecc.
Da parte di una Banca centrale, è l'uso della propria influenza, anziché la costrizione, per indurre gli enti creditizi facenti parte del sistema economico ad adeguarsi alle direttive emanate in via implicita, e quindi formalmente non obbligatorie.
Il riconoscimento del fabbisogno finanziario futuro di un soggetto e l'allestimento delle operazioni indispensabili alla sua copertura. Nel campo degli investimenti personali, la stesura di un programma di investimenti in grado di soddisfare le esigenze future dell'individuo, come una pensione integrativa o un programma studio per i figli. Nel settore bancario, la pianificazione della dinamica riguardante le grandezze più importanti dell'ente creditizio, come l'incremento dei depositi e degli impieghi, nonché degli investimenti necessari per ottenere obiettivi mirati.
Insieme di procedure e investimenti che possono essere attuati con lo scopo di diminuire il livello dell'imposizione fiscale. Per esempio l'acquisto di titoli esenti, o realizzare investimenti dalle caratteristiche impositive particolari.
Gestione di portafoglio in cui, attraverso aggiustamenti periodici, si mantiene un rapporto costante tra l'ammontare investito in azioni e quello in titoli.
È una forma di sottoscrizione di quote di fondi comuni che prevede dei pagamenti periodici, e la possibilità di richiedere il rimborso delle quote maturate, dopo un determinato periodo di tempo.
Programma che permette al personale di una società di acquistare i titoli azionari della stessa a condizioni privilegiate.
Metodo di diffusione dell'azionariato e di incentivazione dei dipendenti che prevede di offrire loro, a condizioni privilegiate, azioni o anche opzioni d'acquisto di azioni della società.
Piano aziendale che contempla la possibilità di distribuzione, tra i dipendenti, di una quota prefissata dei profitti conseguiti nell'esercizio.
Il programma definito da una società per riacquistare un determinato quantitativo di propri titoli in circolazione.
Forma di investimento in un fondo comune nel quale le sottoscrizioni avvengono periodicamente e generalmente sulla base di un piano di versamenti che il sottoscrittore si impegna a effettuare per un certo periodo di tempo.
Nell'emissione di obbligazioni a cedola indicizzata indica il caso in cui i titoli offrono uno spread nullo rispetto al parametro di indicizzazione. Nelle emissioni di eurobbligazioni, indicizzate al tasso Libor, si parla di "Libor flat".
È utilizzato per esprimere differenziali di prezzo, e rappresenta un centesimo di 1% del valore facciale.
Metodologia gestionale di patrimonio, consistente nel porre la maggior parte dello stesso in titoli liquidabili con un rendimanto di base non elevato, una parte minore in azioni e obbligazioni, una parte ancora minore in strumenti derivati, più rischiosi ma che allo stesso tempo offrono la possibilità di risultati reddituali molto elevati, e un'ultima minima parte in opportunità d'investimento altamente rischiose che però potrebbero dare rendimenti decisamente più elevati.
Nel mercato degli strumenti derivati, termine utilizzato in riferimento ai mesi di scadenza degli stessi. Per esempio un'opzione con scadenza ottobre viene definita farther out rispetto a un'altra con scadenza agosto, e che quindi è definita farther in.
È un genere di swap di tasso d'interesse dove una delle controparti riceve un pagamento variabile legato al Libor, di solito semestrale, e paga un tasso d'interesse fisso ricavato aggiungendo uno spread al rendimento di una particolare categoria di titoli di Stato.
Strumento di governo pubblico dell'economia che provvede alle decisioni riguardanti la spesa e il finanziamento dello Stato, allo scopo di raggiungere precisi obiettivi di politica economica (occupazione, controllo dell'inflazione, crescita economica, ecc.)
È la globalità delle decisioni che vengono prese dall'autorità monetaria centrale riguardo gli aggregati monetari allo scopo di promuovere un'espansione economica equilibrata, la crescita dell'occupazione, la stabilità dei prezzi e l'equilibrio dei conti con l'estero. Queste decisioni puntano a raggiungere una maggiore o minore espansione nel volume degli aggregati monetari e creditizi, grazie agli strumenti caratteristici utilizzati dalle Banche centrali, come manovre del tasso di sconto, concessioni di anticipazioni ordinarie e straordinarie, ecc.
La totalità delle polizze sulla vita che una compagnia di assicurazione ha in essere in un preciso istante, solitamente alla chiusura di bilancio. Questo totale comprende sia il valore facciale che la somma degli emolumenti erogati ai possessori delle polizze emesse.
Sistema di valutazione tra i cambiamenti di valore di un gruppo di beni d'investimento inseriti in un indice tale da rendere analogamente influenti sull'indicatore complessivo le variazioni di prezzo di ognuno dei beni presenti nel paniere. Per esempio, negli indici azionari questo sistema viene applicato considerando il numero di titoli esistenti, piuttosto che la capitalizzazione, ovvero il controvalore ai prezzi di Borsa.
È la composizione di investimenti in beni diversi riferibile ad un soggetto singolo, e può comprendere titoli azionari o obbligazionari, strumenti derivati su materie prime, ecc.
Viene così definito un portafoglio di attività e passività sensibili ai tassi d'interesse dove la distribuzione del capitale è fatta per ammontari simili in tutti gli orizzonti temporali di riferimento considerati. Per esempio, un portafoglio dove sono detenuti ammontari uguali di titoli a reddito fisso con scadenza uno, due, tre anni, e così via.
Metodo di gestione di un portafoglio obbligazionario che prevede di investire una quota del capitale in titoli con durate finanziarie lunghe e un'altra quota in titoli con durate finanziarie brevi. Il portafoglio risultante avrà una durata finanziaria intermedia fra le due e permetterà di ottenere la massima liquidità dell'investimento e una sensibilità inferiore ai rendimenti delle emissioni a breve termine. Tuttavia, avrà bisogno di aggiustamenti più frequenti rispetto a un portafoglio con durate finanziarie più distribuite.
Metodo di gestione di un portafoglio obbligazionario che prevede di investire una quota del capitale in titoli con durate finanziarie lunghe e un'altra quota in titoli con durate finanziarie brevi. Il portafoglio risultante avrà una durata finanziaria intermedia fra le due e permetterà di ottenere la massima liquidità dell'investimento e una sensibilità inferiore ai rendimenti delle emissioni a breve termine. Tuttavia, avrà bisogno di aggiustamenti più frequenti rispetto a un portafoglio con durate finanziarie più distribuite.
Ogni espediente legale per evitare di incorrere in sanzioni civili o penali a fronte di atti compiuti nell'esercizio dell'impresa, viene generalmente definito safe harbor. È un termine che fa riferimento alla regola 10b-18 della "Security and exchange comission", che permette alle società di acquistare i propri titoli azionari sul mercato evitando di incorrere in atti illeciti.
La globalità degli investimenti che un soggetto ha effettuato utilizzando il capitale a disposizione. Può essere aperta se le oscillazioni di prezzo dei beni provocano variazioni nella valutazione del portafoglio, oppure coperta (flat) se gli incrementi di valore di alcune componenti del portafoglio sono identiche ai decrementi di valore di altre, per cui le oscillazioni di prezzo non provocano variazioni nel patrimonio.
Vendita di titoli non posseduti realizzata con l'intenzione di riacquistarli successivamente quando le relative quotazioni saranno inferiori.
In contabilità bancaria, il totale degli ammontari disponibili, in divisa nazionale o valuta, che rappresenta la liquidità dell'istituto di credito, o meglio le somme che possono essere effettivamente movimentate dalla banca.
Descrizione rappresentativa delle attività, delle passività e dei mezzi propri di un'entità ben precisa.
È la posizione, definita "lunga", in beni d'investimento o strumenti derivati che permette di trarre un profitto dal rialzo dei prezzi, come l'acquisto di un titolo, di un'opzione call, o di un future, oppure la vendita di un'opzione put.
Impossibilità da parte di un soggetto venditore di titoli di consegnare gli stessi, mettendo l'intermediario nella posizione di non essere in grado di provvedere all'accredito del conto titoli dell'acquirente.
È la posizione in acquisto o vendita di titoli che un operatore detiene, da un giorno all'altro, esponendosi ai rischi dovuti alle oscillazioni di prezzo degli stessi titoli che possono avvenire nell'intervallo di tempo.
Posizione in titoli o strumenti derivati soggetta all'influenza del mercato, il cui risultato ultimo è determinato almeno in parte dall'andamento dei prezzi o delle grandezze di riferimento. Un esempio di naked position è la compravendita di futures.
Il totale dei titoli o strumenti derivati venduti allo scopero, le cui rispettive posizioni non sono state ancora chiuse da operazioni di acquisto in senso opposto. Questo dato viene generalmente reso pubblico dalle autorità di Borsa.
Operatore di mercato che compra un blocco consistente di titoli dello stesso tipo, gestendolo poi in modo da ottenere il massimo vantaggio dalle condizioni di mercato.
Operatore di mercato che compra un blocco consistente di titoli dello stesso tipo, gestendolo poi in modo da ottenere il massimo vantaggio dalle condizioni di mercato.
Metodologia fiscale che può essere utilizzata da persone fisiche o società residenti negli Stati Uniti. Consiste nel compensare i profitti con le perdite ottenute in uno o più esercizi differenti, diminuendo così l'imposizione fiscale.
Differenziale tra prezzo attuale e prezzo futuro di un titolo, che un operatore si aspetta che si verifichi in un determinato spazio di tempo.
Il controvalore dei titoli acquistabili per mezzo di un intermediario, costituito dal contante depositato sul conto e dalla somma realizzabile offrendo come garanzia i suddetti titoli.
Il controvalore dei titoli acquistabili per mezzo di un intermediario, costituito dal contante depositato sul conto e dalla somma realizzabile offrendo come garanzia i suddetti titoli.
Somma che l'acquirente di una call option deve versare per diventare titolare della stessa. In caso di rimborso anticipato, è la differenza tra il prezzo di mercato e quello nominale che l'emittente di un titolo deve versare ai possessori del titolo.
In generale indica una differenza di prezzo tra due beni tra loro comparabili. Nei contratti di option è il prezzo che viene pagato dall'acquirente di un contratto. Nel mercato dei cambi è la differenza, se positiva, tra il cambio a termine e quello spot di una divisa. Nei contratti assicurativi è la somma pagata dal soggetto assicurato per garantirsi la copertura dai rischi previsti dalla polizza.
Quando il cambio a termine di una divisa nei confronti di un'altra è superiore rispetto a quello dello spot.
Nella teoria degli investimenti, il premio al rischio è l'eccesso di rendimento, oltre a quello privo di rischio, che gli investitori richiedono per il possesso di beni con caratteristiche di evidente rischiosità. Il premio al rischio di un'azione, per esempio, è ottenuto dal differenziale di rendimento del titolo azionario rispetto a un titolo di Stato; questo premio rappresenta la compensazione aggiuntiva richiesta dagli investitori per detenere un titolo che, come l'azione, presenta un alto grado di rischio.
È il costo dell'opzione, ovvero la somma di denaro che il compratore di un contratto di opzione sborsa per l'acquisto del diritto contenuto nel contratto.
Differenza tra il prezzo a cui viene trattato un titolo convertibile in azioni e il prezzo dell'azione. Nel caso specifico in cui il premio sia elevato, il prezzo dell'obbligazione convertibile avrà un comportamento più vicino a quello di un titolo a reddito fisso, mentre nel caso in cui il premio sia basso sarà più simile all'andamento delle quotazioni dell'azione.
Ulteriore rendimento che il possessore di un'obbligazione convertibile ottiene rispetto a chi possiede il titolo azionario sottostante. Per esempio se un'obbligazione convertibile rende il 13,50% e l'azione il 4% il premio aggiuntivo è pari al 9,50%.
Quando un'impresa acquisisce un bene pagando un premio al di sopra del valore di mercato o del valore nominale. Si ha la facoltà di ammortizzare la differenza nel corso della vita dello stesso. Unamortized premium on investment è la quota del premio che non è stata ancora ammortizzata.
È la differenza esistente tra il prezzo di un titolo obbligazionario convertibile in azioni e il prezzo di mercato di un titolo dello stesso emittente, con le stesse caratteristiche ma senza il diritto di convertibilità.
L'acquisto o la vendita di un titolo fatto per cercare di conseguire profitto dai cambiamenti di prezzo del titolo nel tempo.
La decisione di applicare su una quotazione di un titolo nel senso dell'acquisto, ovvero l'operatore entra in possesso del bene pagando il prezzo Offer, cioè quello più elevato della quotazione.
Soggetto a cui viene concesso un prestito e che si impegna a restituire il capitale alla scadenza con i relativi interessi.
Soggetto a cui viene concesso un prestito e che si impegna a restituire il capitale alla scadenza con i relativi interessi.
È un'operazione di chiusura di una posizione in titoli, eseguita nel breve termine, dovuta a un rialzo dei prezzi dei titoli, e che perciò può provocare una correzione temporanea al ribasso dei prezzi.
Atto con cui viene presentato un titolo di credito al debitore per l'esecuzione del pagamento.
È la persona fisica, o giuridica, intestataria di un titolo detenuto per conto del reale proprietario, di cui viene garantito l'anonimato.
È un soggetto che sottrae dalla propria disponibilità un determinato ammontare di denaro per un certo tempo verso il pagamento di un interesse, oltre ovviamente alla restituzione totale del capitale. Prestatori possono essere sia le banche che gli acquirenti di titoli di debito come le obbligazioni societarie.
Soggetto che opera da finanziatore del sistema monetario e bancario, nel momento in cui tutte le altre forme di credito sono esaurite o indisponibili. Questo compito spetta solitamente alla banca centrale di una nazione, la quale può operare tramite tutti gli strumenti a disposizione, dallo sconto dei titoli alle anticipazioni.
Prestiti ottenuti tramite garanzie reali, solitamente relative a beni situati nell'azienda, come merci, prodotti finiti, ecc. L'Accounts Receivables Financing è la forma più comune di prestito garantito.
Sono finanziamenti che per diversi motivi non seguono le procedure di rimborso e di pagamento stipulate inizialmente, come i prestiti in arretrato sui pagamenti degli interessi, quelli con tasso di interesse rinegoziato, i nonaccrual loans.
Somma di denaro della quale è concesso l'uso per un determinato periodo di tempo, al termine del quale tale somma dovrà essere restituita al prestatore unitamente al costo dell'operazione, solitamente corrisposto sotto forma di interesse.
Finanziamento che presenta un costo a livello di tassi d'interesse che resta invariato lungo la decorrenza del prestito, a differenza dei prestiti a tasso variabile in cui l'interesse passivo varia secondo le condizioni del mercato.
È una forma di finanziamento dove i pagamenti di rate capitale fino alla scadenza bastano a rimborsare l'intero debito, comprendente pure gli interessi passivi.
Viene così definito un prestito bilaterale concesso da una società residente in un Paese e da una controllata che risiede in un altro. Contrariamente al "parallel loan" (dove la società madre si addossa la parte di debito di una controllata che risulti insolvente) il prestito back to back consente al prestatore di cancellare le garanzie se il beneficiario del prestito risulta insolvente.
Viene così definito un prestito bilaterale concesso da una società residente in un Paese e da una controllata che risiede in un altro. Contrariamente al "parallel loan" (dove la società madre si addossa la parte di debito di una controllata che risulti insolvente) il prestito back to back consente al prestatore di cancellare le garanzie se il beneficiario del prestito risulta insolvente.
Prestito a tasso variabile dove i pagamenti relativi alle differenze di tasso superiori a un certo valore sono effettuati congiuntamente alla scadenza dell'operazione.
Prestito a tasso variabile dove i pagamenti relativi alle differenze di tasso superiori a un certo valore sono effettuati congiuntamente alla scadenza dell'operazione.
Operazione finanziaria di credito in cui gli interessi vengono pagati totalmente all'atto della scadenza, e che quindi consta di due sole movimentazioni di fondi, una prima all'atto della concessione del finanziamento e una seconda all'atto della sua estinzione.
Operazione finanziaria di credito in cui gli interessi vengono pagati totalmente all'atto della scadenza, e che quindi consta di due sole movimentazioni di fondi, una prima all'atto della concessione del finanziamento e una seconda all'atto della sua estinzione.
È l'operazione attraverso la quale un intermediario in titoli acquisisce da un altro intermediario la disponibilità di un certo ammontare in titoli che serviranno a coprire una posizione allo scoperto di un cliente, per un certo periodo di tempo. Chi riceve i titoli deposita, presso l'altro intermediario, il controvalore in denaro degli stessi.
Finanziamento che viene concesso dietro la presentazione di beni di garanzia.
Si tratta di una forma di finanziamento che viene concessa da una banca dietro la presentazione di adeguate garanzie patrimoniali per i pagamenti delle cedole e il rimborso del capitale e che offre garanzie come immobili, merci, titoli di credito, ecc.
Prestito accordato da un'istituzione finanziaria garantito da ipoteca. Solitamente si estingue tramite il pagamento periodico di quote d'interesse fisse.
È un finanziamento in cui la garanzia per il creditore è data da un conto di deposito e dove il debitore può ritirare fondi, senza superare l'ammontare del deposito effettuato.
Finanziamento garantito da titoli concesso, nelle prime ore della mattinata, da una banca a un intermediario in titoli. Il broker acquisterà lungo la giornata i titoli che saranno successivamente utilizzati come garanzia.
Finanziamento concesso a favore di un soggetto in virtù delle proprie qualità personali, della redditività della propria azienda. Per questi finanziamenti non è prevista alcuna garanzia reale per ottenere i fondi.
È una forma di finanziamento utilizzabile da un qualsiasi soggetto, per esigenze proprie o della propria famiglia.
Nella finanza internazionale, prestito a breve termine concesso in via preliminare dal Fondo Monetario Internazio-nale o dalla Banca Mondiale a favore di un Paese in via di sviluppo, in attesa di un prestito a scadenza più lunga erogato da banche private. Prestito al consumo a breve termine concesso all'acquirente di un nuovo immobile come anticipo sul ricavato dalla vendita dell'immobile posseduto in precedenza. Nella finanza aziendale, un credito a breve termine necessario per soddisfare le esigenze di finanziamento riguardanti il periodo compreso tra l'estinzione dei titoli esistenti e l'emissione di nuovi titoli a scadenza più lunga.
Nella finanza internazionale, prestito a breve termine concesso in via preliminare dal Fondo Monetario Internazio-nale o dalla Banca Mondiale a favore di un Paese in via di sviluppo, in attesa di un prestito a scadenza più lunga erogato da banche private. Prestito al consumo a breve termine concesso all'acquirente di un nuovo immobile come anticipo sul ricavato dalla vendita dell'immobile posseduto in precedenza. Nella finanza aziendale, un credito a breve termine necessario per soddisfare le esigenze di finanziamento riguardanti il periodo compreso tra l'estinzione dei titoli esistenti e l'emissione di nuovi titoli a scadenza più lunga.
Operazione di finanziamento dove le condizioni (scadenza, tasso d'interesse applicato, ecc.) sono state cambiate in conseguenza di una variazione nella capacità di rimborso del soggetto.
È una forma di finanziamento in cui la banca mantiene a disposizione del cliente dei fondi entro un tetto massimo. Il cliente può usufruirne, secondo le necessità, all'interno di un determinato periodo di tempo. La linea di credito può quindi essere utilizzata in misura diversa, senza penali di estinzione anticipata o di rinnovo del finanziamento, ma solo grazie al pagamento di una commissione di mantenimento dell'affidamento.
Prestito consorziato in "pool", emesso a cura di un "syndacate".
È un prestito considerato sufficientemente sicuro in quanto i pagamenti vengono effettuati regolarmente.
È una forma di finanziamento in cui i titoli che possono essere trattati sul mercato rappresentano il bene offerto a tutela dei pagamenti.
Definizione, in gergo, impiegata per indicare un finanziamento per il quale il debitore sia talvolta restio ad assolvere i suoi obblighi di rimborso delle rate di capitale e di interessi. In queste circostanze il prestito ha un valore inferiore a quello nominale in misura maggiore o minore a seconda della solvibilità del debitore.
Formulazione scientifica di ipotesi fatte sull'andamento futuro di variabili economiche, dal prezzo di un titolo al livello di un tasso d'interesse, al presumibile scenario futuro dell'economia. A livello di decisioni aziendali, le previsioni possono riferirsi alle vendite, o alle esigenze future di finanziamento dovute a eventuali progetti di sviluppo.
È il prezzo di un bene legato ai movimenti di prezzo di uno o più beni, che in questo modo non viene determinato in modo autonomo ma dalle oscillazioni di un bene o di un paniere di beni.
Il prezzo di un titolo per consegna immediata, nel numero di giorni previsti dalle abitudini commerciali.
Il prezzo base che nelle aste dei titoli di Stato, l'autorità pubblica accetta per poter considerare valide le offerte, e che una volta fissato consente di determinare il massimo costo del finanziamento ottenuto mediante l'emissione.
È il prezzo di emissione di un prestito obbligazionario Può essere alla pari (at par), sotto la pari (at a discount) o sopra la pari (at a premium).
Prezzo di un bene che in un mercato concorrenziale è in grado di soddisfare sia le necessità della domanda che quelle dell'offerta. Per una singola impresa, il prezzo che riesce a massimizzare la produttività del prodotto.
È il prezzo a cui l'acquirente di un contratto di opzione ha il diritto di acquistare (call option) o vendere (put option) lo strumento sottostante.
È il prezzo di vendita o acquisto di titoli sottostanti a un contratto option al momento della scadenza e viene stabilito quando viene stipulato il contratto.
È il prezzo di un bene d'investimento stabilito dall'incontro tra domanda e offerta e che quindi rappresenta un valore di equilibrio provvisorio tra le due componenti. Un esempio di prezzi di mercato sono i prezzi di Borsa dei titoli.
È il prezzo unitario a cui vengono offerti al pubblico i titoli di nuova emissione.
È il prezzo a cui vengono offerti al pubblico degli investitori, i titoli di nuova emissione, da parte delle banche di investimento che li avevano sottoscritti.
Nel mercato dei future è il prezzo del contratto che viene utilizzato alla fine della giornata per definire il peso della posizione del cliente e le eventuali modifiche nel margine che deve essere mantenuto. Per le option è invece il prezzo dello strumento sottostante in coincidenza del quale potrà essere esercitata l'opzione da parte dell'acquirente del contratto.
È il prezzo dell'ultima contrattazione di titoli effettuata sul mercato, che serve da parametro per il prezzo di una contrattazione per un ammontare di titoli inferiore al minimo negoziabile.
Prezzo che l'emittente di un titolo deve corrispondere all'investitore nel caso voglia riacquistare lo stesso prima del tempo.
Prezzo al quale avviene la redemption, di solito alla pari, talvolta sopra la pari.
Prezzo a cui un sindacato di collocamento di titoli di nuova emissione offre questi ultimi al pubblico, prezzo che evidentemente è il medesimo per tutti gli investitori interessati, a differenza di altri tipi di offerte dove il prezzo può variare a seconda dell'investitore.
Somma richiesta ai sottoscrittori dei titoli di nuova emissione per ottenerne il pieno possesso.
Procedimento con cui si calcola il prezzo dei servizi bancari tramite il quale il cliente paga il costo dello stesso servizio addizionato di una percentuale di maggiorazione che rappresenta il profitto della banca.
È il prezzo massimo (o minimo) a cui l'intermediario acquista o vende un determinato bene, secondo gli ordini ricevuti.
Media aritmetica tra denaro e lettera (tra bid e ask/offer).
È l'ultimo prezzo al quale è stata effettuata un'operazione di acquisto o vendita di titoli.
Vendita di un titolo azionario a un prezzo equivalente a quello dell'ultima transazione eseguita, ma inferiore a quello dell'ultima operazione avvenuta a un differente prezzo.
È il primo momento a partire dal quale chi ha emesso titoli obbligazionari rimborsabili anticipatamente ha la possibilità di esercitare l'opzione di rimborso alle condizione fissate all'emissione.
Il primo giorno in cui il venditore di un contratto future comunica alla stanza di compensazione la consegna di un certo strumento finanziario in esecuzione degli obblighi derivanti dal contratto.
Per quanto riguarda le operazioni in strumenti derivati, è il primo mese in cui sono disponibili strumenti su un certo bene sottostante. Gli strumenti derivati sono quotati per scadenze successive, (solitamente trimestrali) perciò il mese più vicino viene definito nearest month.
Norme e consuetudini in grado di definire le regole contabili conformi alla pratica e con ciò che è solitamente richiesto da parte degli organismi di controllo della contabilità.
È il passaggio di una società da pubblica (in possesso di un soggetto economico pubblico o di una moltitudine di azionisti) a privata, effettuato solitamente attraverso il collocamento di azioni presso investitori privati o attraverso il riacquisto di titoli da parte della stessa società. Il fine può anche essere quello di diminuire il flottante per evitare scalate ostili.
Procedura elettronica di trasferimento dei fondi nella quale gli stessi vengono movimentati in anticipo sulla base delle risultanze contabili, in modo tale da renderli disponibili il giorno di valuta stabilito.
È il conto riassuntivo della gestione dove sono riportati analiticamente i risultati raggiunti. È anche il risultato finale, profitto o perdita finale, di una operazione finanziaria.
È la differenza tra il ricavato della vendita di un bene o di un servizio e il costo necessario per la sua produzione. Nel campo degli investimenti in titoli, è la differenza tra il prezzo ottenuto dalla vendita e il prezzo pagato per l'acquisto del titolo
Vedi: Net Income
Profitto che sarebbe generato dalla immediata chiusura di un investimento, alle condizioni di mercato in quel momento. Se invece non viene chiusa la posizione, il profitto o la perdita potenziale seguiterà a cambiare nel tempo seguendo le variazioni di mercato.
Vedi: UNREALIZED PROFIT AND LOSS
Vedi: UNREALIZED PROFIT AND LOSS
Componente di reddito del bilancio di una società che si presume non si ripeterà in futuro, perché originata da fatti unici ed estranei alla gestione ordinaria, come la distruzione di un immobile dovuta a un incendio.
Sono contratti (detti anche repurchase agreement) attraverso i quali due controparti si accordano per effettuare due operazioni in senso contrario di acquisto e di vendita a pronti e a termine, a prezzi prestabiliti. Il repo si configura come un'operazione di impiego di fondi o di finanziamento, e per questo motivo è uno degli strumenti più usati dalle Banche centrali per le necessità di regolazione a breve termine della quantità e del costo della liquidità disponibile nel sistema.
Operazione di vendita e riacquisto di titoli a date differenti, che va oltre l'arco di tempo di un giorno. In funzione della controparte, si struttura come un'operazione di deposito o finanziamento, garantita da titoli per il periodo stabilito.
È un'operazione di acquisto e di vendita di titoli per scadenze differite, dove non si specifica la seconda data che dipende dalla volontà da una delle contropartite.
È un'operazione eseguita dalla Federal Reserve, la quale vende titoli di Stato sul mercato per riacquistarli generalmente entro due settimane, allo scopo di ridurre temporaneamente la quantità di moneta disponibile per il sistema economico.
È un'operazione di acquisto e susccessiva vendita di titoli (o viceversa) fatta a prezzi differenti con un giorno lavorativo di intervallo tra le due scadenze. Questa operazione è effetuata da un operatore per mantenere una posizione overnight, o può essere effettuata dall'autorità monetaria centrale, al fine di regolare, da un giorno all'altro, la liquidità disponibile nel sistema.
Generalmente, ogni bene immobile posseduto da un soggetto, come terreni, case, ecc.
La proprietà e l'esercizio, da parte di autorità pubbliche, di imprese il cui fine primario è di offrire beni e servizi di utilità pubblica ai cittadini.
È la descrizione dei beni offerti in garanzia da un soggetto allo scopo di ottenere un finanziamento da parte di un'istituzione creditizia.
Documento sul quale vengono riportati i flussi di cassa, verificatisi nel corso di uno o più esercizi dell'attività dell'impresa.
È il documento dove sono riportati i pagamenti che un debitore deve ancora effettuare a fronte di un finanziamento ottenuto precedentemente, suddivisi per capitale e interessi, il valore attuale degli stessi e la somma ulteriore a conguaglio che il soggetto deve versare in caso di rimborso anticipato del finanziamento.
Documento simile al Prospectus Memorandum, tuttavia mancante di alcuni dati essenziali, da comunicare all'ultimo momento, e soggetto a revisione.
Clausola di contratto riguardante i prestiti obbligazionari, la quale sancisce che il rimborso anticipato dell'emissione possa essere richiesto unicamente in un certo periodo, e non prima di un determinato intervallo di tempo.
Nel mercato dei cambi, è la condizione in cui il cambio a termine della divisa risulta inferiore al cambio a pronti; condizione che viene generata da tassi d'interesse della divisa straniera superiori a quelli della divisa nazionale. La situazione opposta viene definita "earning the point".
Per ciò che riguarda le quotazioni di titoli azionari americani equivale a un dollaro, per i titoli a reddito fisso equivale invece all'1% del valore nominale, mentre il Basis Point vale un centesimo di un punto percentuale. Nei contratti future, il punto è la più piccola differenza possibile tra due quotazioni, ed è chiamata anche tick.
Oscillazione minima di prezzo che uno strumento derivato o un titolo a reddito fisso può registrare. Per esempio la differenza minima di prezzo tra due contratti future dello stesso tipo è normalmente di un centesimo.
Diminuzione di prezzo di un titolo della minima unità di misura monetaria utilizzata per la quotazione.
L'unità di misura più piccola utilizzata per stabilire i rendimenti dei titoli a reddito fisso. Equivale a un centesimo di punto percentuale e quindi allo 0,01%.
L'unità di misura più piccola utilizzata per stabilire i rendimenti dei titoli a reddito fisso. Equivale a un centesimo di punto percentuale e quindi allo 0,01%.
Insieme di titoli che, in un momento favorevole del mercato nel quale le quotazioni sono decisamente orientate al rialzo, non beneficiando della crescita generale dei prezzi.
Il rendimento minimo accettabile da un investimento di capitale che deve essere attuato.
In analisi tecnica, la forma grafica dove le variazioni del prezzo di un bene d'investimento sono riportate sulla carta tramite punti e croci in successione, secondo l'ampiezza della differenza di prezzo e della direzione del movimento.
Indica che il prezzo di un titolo quotato correntemente è superiore a quello dell'ultima transazione.
Glossario Indice | Inglese/Italiano | Italiano/Inglese