In analisi tecnica, è un indicatore utilizzato per individuare se un titolo, oppure un mercato, sono sottoposti a una corrente di vendita o di acquisto.
Titolo di credito che assicura il pagamento di somme prestabilite di denaro (interessi) con il passare del tempo e il rimborso del capitale alla scadenza. Nel caso di titoli a reddito fisso questi ammontari di denaro vengono stabiliti in anticipo.
Titolo di credito che assicura il pagamento di somme prestabilite di denaro (interessi) con il passare del tempo e il rimborso del capitale alla scadenza. Nel caso di titoli a reddito fisso questi ammontari di denaro vengono stabiliti in anticipo.
Cedola di un titolo a reddito fisso che è compresa in un range di più o meno mezzo punto percentuale rispetto ai rendimenti di mercato.
Titolo a reddito fisso per il quale i pagamenti cedolari sono in una determinata divisa, mentre il rimborso finale viene effettuato in una divisa differente.
Titolo emesso dalle autorità locali degli Stati Uniti il cui rimborso è garantito dalle tasse locali. Nel caso in cui i fondi destinati al rimborso non fossero sufficienti, l'autorità ha il dovere di elevare l'imposizione fiscale affinché gli introiti siano sufficienti ad assolvere gli obblighi derivanti dal prestito.
Titolo obbligazionario che viene emesso da un'autorità pubblica garantito dalla totalità del patrimonio e dalla solvibilità dell'emittente, e non unicamente dai ricavi prodotti in futuro dal finanziamento sottostante.
È un titolo obbligazionario avente prezzo di mercato superiore al valore di rimborso.
Titolo obbligazionario emesso da autorità pubbliche statunitensi in cui il pagamento delle cedole e il rimborso finale del capitale sono originati dai proventi di un'attività industriale finanziata dal prestito in oggetto. In questi titoli, solitamente è assente l'assoluta garanzia dell'emittente pubblico.
Titolo obbligazionario che non prevede un rimborso anticipato, la cui durata effettiva corrisponde a quella indicata inizialmente.
Titolo obbligazionario che, rispetto ai serial bond è formato da un'emissione con un'unica scadenza, in coincidenza della quale sarà estinto l'intero ammontare del finanziamento.
È un titolo legato a un mutuo ipotecario, dove il valore nominale del prestito è più alto del valore corrente del bene immobile offerto a garanzia. L'eccedenza rappresenta una tutela ulteriore per il finanziatore a copertura dei costi generali di finanziamento.
Obbligazione a tasso d'interesse variabile, generalmente rideterminato ogni tre o sei mesi, emessa a medio e lungo termine.
Titolo a reddito fisso con remunerazione vincolata alla capacità della società di assolvere i propri impegni di carattere finanziario. Questi titoli, che conferiscono maggior elasticità nella gestione finanziaria, vengono emessi da società che si trovano in condizioni di insolvenza, in sostituzione di titoli obbligazionari che potrebbero non venire rimborsati.
È un titolo a reddito fisso con un prezzo di mercato uguale a quello nominale.
Classe di titoli statunitensi a reddito fisso con un valore facciale tra i 20 e i 500 dollari, quindi inferiore al valore consueto di 1000 dollari, che favoriscono l'accostamento al mercato da parte dei piccoli investitori.
Classe di titoli statunitensi a reddito fisso con un valore facciale tra i 20 e i 500 dollari, quindi inferiore al valore consueto di 1000 dollari, che favoriscono l'accostamento al mercato da parte dei piccoli investitori.
È un titolo obbligazionario garantito sia dall'emittente che da un altro soggetto. Il tipo più comune è quello di una casa madre che garantisce le emissioni di una controllata.
Titolo obbligazionario non provvisto di cedola, con possibilità di richiedere la conversione con titoli azionari determinati, nel caso in cui si verifichino le condizioni previste all'atto di emissione.
Titolo obbligazionario di durata residua molto breve, generalmente non oltre 12 o 24 mesi. Ugualmente viene definito in questo modo un titolo obbligazionario con durata inferiore all'anno, e che quindi potrà essere inserito in bilancio come passività corrente.
Nel mercato statunitense, titolo a reddito fisso emesso da un'autorità di governo o da una società che esplica un'attività d'interesse pubblico. Chi emette questi titoli ne assicura il pagamento per mezzo del reddito che ottiene dall'attività finanziata.
È un titolo obbligazionario emesso dal governo degli Stati Uniti, la cui remunerazione varia a seconda delle condizioni del mercato di capitali. Esistono due tipi di Saving bond, la serie EE e la serie HH, con condizioni di determinazione delle cedole differenti. Entrambe hanno una durata di dieci anni che può essere estesa e rinnovata.
È un titolo obbligazionario emesso dalle autorità locali statunitensi, il cui rimborso avviene tramite proventi derivanti dall'opera pubblica finanziata. Nel caso in cui il debitore non fosse in grado di sostenere il rimborso, una compagnia di assicurazione provvederà ad estinguere il debito e se necessario portare a termine il progetto finanziario.
È un titolo obbligazionario che la società emittente dota di specifiche garanzie per il pagamento delle cedole e il rimborso di capitale; per esempio può essere garantito da immobili sui quali viene iscritta un'ipoteca.
Titolo generalmente emesso da enti pubblici per il quale la garanzia di pagamento è offerta da un portafoglio di mutui ipotecari. Generalmente l'ammontare complessivo dell'emissione viene frazionato in tranche di varia durata e di differenti pagamenti cedolari, per poter soddisfare le esigenze di una tipologia diversificata di investitori.
Titolo a reddito fisso, tutelato da un portafoglio di Junk Bond (ulteriori titoli di bassa qualità) il cui rimborso a scadenza non può essere garantito data la situazione finanziaria poco sicura dell'emittente. Tipo di investimento che permette di frazionare la qualità dei titoli in portafoglio.
Titolo obbligazionario che viene emesso solitamente da imprese che estraggono oro, che offrono le loro riserve a garanzia dell'adempimento dei pagamenti previsti dal prestito. Il livello dei pagamenti periodici è comunemente indicizzato al livello del prezzo dell'oro.
Titolo obbligazionario denominato in eurodollari, in cui i pagamenti delle cedole e il rimborso del capitale vengono effettuati in eurodollari.
Obbligazione emessa sia da prenditori residenti che non residenti, e collocata presso investitori non residenti.
Titolo obbligazionario con la caratteristica di pagare una cedola periodica ma che non rimborserà mai il capitale. Analogamente, i titoli che non contemplano la possibilità per l'emittente o il proprietario di rimborsare o richiedere il rimborso anticipato, sono chiamati anch'essi irredeemable bonds.
Titolo che viene legato a una o più materie prime, in modo tale che il rendimento del primo sia direttamente vincolato al prezzo delle seconde.
È un titolo obbligazionario la cui scadenza residua supera i dieci anni, e che, proprio per la sua durata elevata, corrisponde un rendimento generalmente molto alto. Questo termine viene usato in gergo per definire i titoli di Stato americani a trent'anni.
Obbligazione che paga l'interesse più spesso di quelle ordinarie, per esempio trimestralmente.
Titolo a reddito fisso, per il quale i pagamenti di capitale e interesse possono effettuarsi in una valuta qualsiasi, secondo le preferenze del possessore.
È un titolo obbligazionario avente una cedola elevata nei confronti dei rendimenti di mercato, e che viene a trovarsi vicino alla data in cui l'emittente ha la possibilità di richiedere il rimborso anticipato.
Titolo obbligazionario che appartiene a una serie di titoli dalle scadenze simili, emesso insieme a gruppi di altri titoli aventi scadenze frazionate periodicamente nel tempo.
Obbligazione che viene emessa da società non residenti e collocata presso investitori residenti, frequentemente nella divisa di questi ultimi.
Titolo obbligazionario emesso dalle autorità municipali americane garantito unicamente dai flussi monetari fiscali originati dalle attività che essi hanno finanziato. Al contrario, diversi altri titoli sono garantiti dall'intero ammontare delle entrate fiscali di una data autorità locale.
Titolo obbligazionario e-messo in dollari negli Stati Uniti da una società o istituzioni finanziarie non residenti. Sono titoli a cedola fissa o variabile generalmente pagabile semestralmente.
Sono titoli obbligazionari emessi da soggetti residenti in Giappone.
Sono titoli obbligazionari per cui è prevista la facoltà periodica per l'emittente di modificare la cedola distribuita in modo che il prezzo del titolo diventi uguale al valore nominale.
In certi tipi di credito, clausola presente nel contratto che obbliga il beneficiario ad annullare per un certo periodo di tempo l'utilizzo dei fondi a propria disposizione, per poterli successivamente utilizzare una volta completata la revisione della linea di credito.
È l'obbligo che ha un soggetto di effettuare un pagamento, ratificato da un contratto specifico, e il diritto legale che ha il creditore di pretendere il pagamento in caso di insolvenza. Viene usato lo stesso termine per indicare qualsiasi titolo che rappresenta la promessa di uno o più pagamenti da effettuarsi in futuro.
Il tender è l'offerta da parte degli operatori, nelle aste di titoli del Tesoro, di acquistare titoli a un prezzo definito. Nelle negoziazioni in contratti future invece, è così indicata l'offerta dei beni fisici in relazione agli obblighi di consegna del venditore del contratto. Nelle operazioni in titoli azionari è l'offerta di vendita di titoli di una società a fronte di una offerta di acquisto da parte di un altro soggetto. In generale viene segnalata in questo modo qualsiasi offerta di fondi che debba essere utilizzata per annullare obbligazioni di pagamento.
È l'offerta effettuata da una società indirizzata verso il grande pubblico. Questo tipo di operazione permette di diffondere maggiormente l'azionariato e di introitare fondi.
Presentazione delle offerte per la conclusione di un affare mediante l'invio di un plico sigillato, solitamente utilizzata per la sottoscrizione di titoli. L'emittente comparerà le proposte pervenute, assegnando i titoli alle offerte giudicate più interessanti.
È un prestito sindacato dove le banche che presentano l'offerta per la partecipazione al finanziamento si riservano il diritto di cedere la loro quota, o parte di essa, ad altri soggetti.
L'offerta di acquisto di titoli azionari di una società a un prezzo generalmente maggiore di quello di mercato, a favore sia degli azionisti di riferimento sia di quelli di minoranza. Queste operazioni vengono in genere promosse pubblicamente da quei soggetti che intendono acquisire il controllo o la globalità dei titoli di una SpA, non potendo o non volendo utilizzare il mercato per gli acquisti degli stessi titoli.
È l'offerta di beni titoli, immobili, ecc. fatta allo scopo di ottenere un finanziamento da parte di un ente creditizio. La banca ottiene un diritto di prelazione sui beni, e nell'eventualità di insolvenza, procede alla vendita giudiziale dei beni e a soddisfare il proprio credito sul ricavo.
È l'ammontare globale di moneta presente in un sistema economico, moneta che può essere usata per consumi e investimenti. Gli aggregati di riferimento, M1, M2 e M3, rappresentano segmenti più o meno ampi del totale della moneta presente nel sistema economico. L'obiettivo intermedio dell'autorità monetaria centrale può essere quello di una crescita programmata di uno dei suddetti aggregati.
Offerta al pubblico di titoli di nuova emissione, titoli che saranno quotati successivamente in Borsa. È il contrario di Private placement.
L'elenco dei titoli emessi dalle autorità municipali degli Stati Uniti, che saranno offerti sul mercato nei trenta giorni successivi alla loro pubblicazione. Consiste in un volume che fornisce un'indicazione della quantità di titoli che potranno essere assorbiti dal mercato, nonché delle necessità di finanziamento delle autorità pubbliche.
È un centro finanziario esterno al Paese a cui ci si riferisce. Solitamente si usa per indicare quei luoghi, detti "paradisi fiscali", dove è possibile ottenere vantaggi fiscali o amministrativi, negati dalla legislazione del proprio Paese.
Mercato in cui l'offerta di un determinato bene o servizio è concentrata nelle mani di poche imprese, quindi non esiste competizione e il prezzo è determinato dalle decisioni unilaterali dei produttori. La domanda, invece, è suddivisa tra numerosi compratori.
Mercato speculare all'oligo-polio, in cui esistono solo pochi grandi compratori, in grado quindi di imporre prezzi e quantità trattate.
Clausola presente in un "loan agreement", secondo cui, qualora il prenditore o un suo garante o una società facente parte del suo gruppo, non onorino alla scadenza un impegno nei confronti di terzi, il contratto contenente detta clausola è da considerarsi rescisso, con l'imposizione per il prenditore di rimborsare subito le somme eventualmente percepite.
È il costo che inizialmente il sottoscrittore di quote di fondi comuni di investimento deve sostenere.
È il costo globale di un finanziamento, comprensivo dell'interesse passivo, delle commissioni e del possibile interesse corrisposto anticipatamente.
Commissione che un finanziatore applica al beneficiario per il mantenimento delle condizioni concordate all'apertura di credito concessa.
È un'operazione di acquisto o vendita di titoli eseguita da parte di un intermediario per conto proprio, prima di aver consigliato l'operazione ai propri clienti. È un'operazione illecita, solitamente sanzionata.
Soggetto che effettua operazioni di compravendita di titoli sia per proprio conto sia per conto terzi.
Individuo che è presente alle grida di contrattazione per eseguire operazioni per conto proprio.
È un operatore in beni d'investimento, azioni, derivati, valute, ecc. che mantiene la posizione aperta per un periodo di tempo alquanto lungo, allo scopo di beneficiare dei movimenti di prezzo che avvengono in un intervallo di tempo di sei e dodici mesi.
Indica quel numero ristretto di operatori in grado di effettuare operazioni di compravendita di titoli di Stato con l'autorità monetaria centrale, e che si impegnano a fornire quotazioni per gli stessi titoli sul mercato
Operazioni di acquisto e di vendita di titoli di Stato eseguite dalla Banca centrale di un Paese con l'intenzione di regolare il quantitativo di base monetaria presente nel sistema economico. Con l'acquisto di titoli l'autorità monetaria immette liquidità nel sistema, mentre vendendoli restringe la moneta a disposizione per i soggetti economici.
È la vendita di un contratto di option eseguita unitamente alla creazione di una posizione nel titolo di senso opposto. Può realizzarsi nella vendita di una call option con contestuale acquisto del titolo, oppure nella vendita di una put option associata alla vendita del titolo. Tale strategia viene eseguita per circoscrivere il rischio, teoricamente illimitato, del venditore di opzioni.
Opzione concessa ai dipendenti della società che permette loro di acquistare a condizioni favorevoli un determinato numero di titoli della società stessa.
Operazione finanziaria a breve termine che permette a chi sottoscrive un titolo obbligazionario di concedere un anticipo all'emittente, quando l'emissione non dovesse essere sottoscritta completamente.
Nelle operazioni in titoli l'opzione consiste nel diritto del venditore di consegnare i titoli in qualsiasi momento a partire dai cinque giorni successivi alla sottoscrizione del contratto, fino a due mesi dopo quella data. Nel mercato delle divise, l'opzione in possesso del venditore di una divisa gli permette di regolare il contratto di vendita a termine in ogni momento purché entro la data di scadenza.
È un contratto option che ha come strumento sottostante uno swap di tasso di interesse. Una volta acquistata una swaption si ha il diritto di stipulare uno swap di interesse a condizioni fissate entro la data di scadenza.
Titolo emesso a fronte di un finanziamento sotto forma di euronota, che prevede la possibilità per il sottoscrittore, di trasferire a un altro soggetto gli obblighi a esso riferiti, insieme alle responsabilità per la gestione dell'operazione.
Contratto di opzione che conferisce all'acquirente il diritto di vendere una determinata quantità di beni di investimento, al prezzo stabilito nel momento dell'acquisto del contratto, e non oltre una certa data.
È così definito l'acquisto di contratti derivati aventi il medesimo prezzo e scadenza, al fine di ricavare profitto dal movimento di prezzo in rialzo o in ribasso. In genere si tratta dell'acquisto di due contratti option, un call e un put.
È un'opzione quotata in una Borsa valori, che perciò ha ricevuto l'approvazione necessaria dell'autorità di Borsa e presenta caratteristiche standardizzate.
Contratto di option del quale è trascorso il termine ultimo di esercizio, senza che sia stato esercitato il diritto.
Contratto di opzione venduto in assenza di titoli a copertura della vendita. È una posizione decisamente rischiosa, essendo la vendita di un'opzione un'operazione in grado di provocare perdite di importo assai maggiore al capitale introitato. Se il mercato si muove nella direzione desiderata il massimo profitto è dato dall'ammontare del premio incassato dalla vendita, in caso contrario il venditore del diritto registrerà una perdita proporzionale al movimento avverso del mercato.
Contratto di option posseduto o venduto da un soggetto il quale non abbia una posizione nello strumento sottostante. Per esempio un investitore che non possiede i relativi titoli di un'opzione call da lui venduta.
Strumento derivato che permette al compratore di acquistare o vendere a un prezzo determinato al momento della stipula, un certo quantitativo di azioni. Una società può avvalersi di tale strumento per incentivare il proprio personale.
Contratto che conferisce il diritto, ma non impone l'obbligo, all'acquirente di acquistare (call option) o vendere (put option) una certa attività finanziaria o reale a un prezzo prefissato (strike) e a una certa data (opzione europea) o entro la stessa (opzione americana). Il diritto è rilasciato dal venditore (writer) all'acquirente (holder) contro il pagamento contestuale di un premio. Questo premio rappresenta la perdita potenziale massima cui va incontro chi acquista opzioni.
È il periodo della giornata in cui solitamente la Fed esegue le operazioni di intervento sul mercato aperto, evidenziando in questo modo il proprio orientamento di politica monetaria. Le operazioni sono di solito eseguite poco prima di mezzogiorno, ora di New York.
È l'incarico che viene dato da un soggetto all'intermediario di acquistare o vendere una quantità precisa di titoli a condizioni prefissate. L'intermediario è obbligato a eseguire l'operazione sulla base delle condizioni stabilite dal cliente e ovviamente secondo le condizioni di mercato, le quali possono anche causare la mancata effettuazione dell'ordine.
È l'ordine impartito a un intermediario di acquistare o vendere un certo quantitativo di titoli solo nel momento in cui, lungo una giornata di contrattazione, sia stato trattato un numero minimo di unità del bene in oggetto.
È l'ordine di acquistare un bene di investimento sul mercato, alle migliori condizioni possibili, che solitamente sono quelle del momento in cui viene ricevuto l'ordine. L'ordine al meglio non è da identificare con il miglior ordine possibile lungo tutta la seduta di contrattazione, ma il migliore nel momento in cui viene dato l'ordine.
Nelle contrattazioni in titoli, l'ordine operativo che impone all'intermediario di eseguire uno solo dei due ordini trasmessi, dove si realizzino delle particolari condizioni di mercato o di prezzo.
Ordine di contrattazione di titoli non ancora eseguito oppure revocato, che perciò resta valido.
Ordine impartito a un intermediario di realizzare una compravendita solo se ne è stata realizzata un'altra anteriormente.
Ordine secondo il quale vengono soddisfatte le obbligazioni finanziarie che è fallito, il cui patrimonio è stato messo in liquidazione. I primi a essere soddisfatti saranno i creditori in possesso di titoli di privilegio, e a seguire tutti gli altri secondo il grado di garanzia offerto dai singoli titoli di credito.
Ordine dato all'intermediario di acquistare sul mercato un certo quantitativo di beni di investimento a condizioni prefissate.
Ordine di acquisto impartito a un intermediario di comprare un determinato titolo al miglior prezzo possibile, ma solamente dopo che il valore sia sceso al livello indicato dallo stop.
Ordine di acquisto impartito a un intermediario di comprare un determinato titolo al miglior prezzo possibile, ma solamente dopo che il valore sia sceso al livello indicato dallo stop.
Ordine di compravendita di titoli che rende possibile determinare in anticipo la massima perdita sostenuta. Quando, per esempio, si ha una posizione in un titolo comprato a 1.000, un ordine di vendita Stop loss a 900 limita al 10% la perdita effettiva.
È l'ordine dato dal cliente alla banca, attraverso il quale si chiede il pagamento di una somma a favore di un altro soggetto. Bonifico bancario.
Termine che definisce la compravendita di titoli che per la sua consistenza va eseguito per ammontari parziali successivi, rispetto all'andamento dei prezzi sul mercato, per evitare una eccessiva variazione del prezzo di riferimento.
Ordine dato all'intermediario nel quale vengono indicati gli strumenti da acquistare e quelli da vendere, oltre alle indicazioni delle differenze di prezzo a debito o a credito che deve essere ottenuta.
Ordine di acquisto o vendita di un titolo che affida all'intermediario la decisione del momento più opportuno e del prezzo a cui eseguire l'operazione.
Ordine di negoziazione di titoli che non può essere eseguito in un'unica soluzione dato l'elevato totale degli stessi, e che perciò necessita di una suddivisione in più operazioni che verranno ovviamente eseguite in un periodo di tempo più ampio.
Ordine impartito a un intermediario in titoli che non si può più ritirare.
Ordine di compravendita di titoli a un prezzo predeterminato che resta valido lungo un intervallo di tempo prefissato.
È l'ordine che permette di eseguire una compravendita in titoli solo quando il prezzo ha raggiunto il limite prestabilito. La compravendita può avvenire anche a un prezzo maggiore o minore di quello stabilito, nel caso in cui esso sia stato segnato nelle operazioni della giornata.
È un ordine di compravendita in titoli che va eseguito immediatamente nel momento in cui il prezzo raggiunge un limite preciso indicato dall'investitore. Il prezzo di esecuzione può essere differente dal prezzo limite, ma lungo la seduta almeno una contrattazione deve essere stata effetuata al prezzo limite.
È un ordine di compravendita di titoli che va effettuato nel corso della giornata di contrattazione, in caso contrario l'ordine va annullato.
Se due ordini condizionali dati contestualmente si definiscono alternativi nel momento in cui l'esecuzione di uno di questi, da parte dell'intermediario, cancella l'altro.
È una prassi illegale, nelle contrattazioni in titoli, per mezzo della quale due controparti si accordano per simulare un elevato volume di operazioni su un titolo allo scopo di convincere altri investitori ad acquistare i titoli a un prezzo più alto di quello reale.
L'ammontare d'oro di cui è in possesso un'istituzione monetaria centrale, in eccesso su quello a fronte del quale sono stati emessi dei certificati rappresentativi.
Definizione data a chi ritiene che nel futuro l'andamento del mercato sia ribassista.
Definizione data a chi ritiene che nel futuro l'andamento del mercato sia ribassista.
Viene così definita una option, quando al prezzo di mercato si registra una perdita. Una call option è out of the money quando il prezzo corrente è più basso di quello del contratto (strike). Una put option è out of the money quando il prezzo corrente è più alto dello strike.
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