È l'obbligo che ha un soggetto di effettuare un pagamento, ratificato da un contratto specifico, e il diritto legale che ha il creditore di pretendere il pagamento in caso di insolvenza. Viene usato lo stesso termine per indicare qualsiasi titolo che rappresenta la promessa di uno o più pagamenti da effettuarsi in futuro.
È un titolo legato a un mutuo ipotecario, dove il valore nominale del prestito è più alto del valore corrente del bene immobile offerto a garanzia. L'eccedenza rappresenta una tutela ulteriore per il finanziatore a copertura dei costi generali di finanziamento.
Nel mercato dei cambi, data di scadenza di un'operazione qualsiasi che non corrisponde a una delle scadenze comuni, trattate normalmente. Per esempio un periodo di 40 giorni, intermedio alle scadenze classiche di un mese e due mesi.
È un numero di titoli azionari inferiori all'unità minima richiesta per effettuare una compravendita e che quindi può trovare delle difficoltà nel trovare una contropartita.
È un operatore che agisce sul mercato dei titoli, che acquista lotti interi di contrattazione e li vende in quantitativi inferiori agli intermediari che ne fanno richiesta per soddisfare le esigenze dei clienti.
Elementi che costituiscono obblighi, facoltà o diritti futuri di un'azienda, e che perciò non possono essere iscritti direttamente nel bilancio ma che hanno bisogno di conti specifici, chiamati conti d'ordine, dove vengono riportati gli estremi complessivi delle operazioni.
È un'operazione in titoli eseguita fuori dal mercato oganizzato, ma direttamente tra le due contropartite, come un'operazione over the counter o una transazione fuori Borsa di titoli quotati.
È il prezzo a cui un market maker si impegna a vendere una certa quantità di un bene di investimento. Unitamente al bid è il secondo prezzo che costituisce una quotazione completa, ed è quello che solitamente viene riportato dai quotidiani economici per i titoli che vengono quotati over the counter.
Sono i giorni in cui vengono distribuite ai membri di un consorzio le quote di una nuova emissione di obbligazioni.
È il prezzo unitario a cui vengono offerti al pubblico i titoli di nuova emissione.
Sono i prezzi di emissione, o i rendimenti, di titoli obbligazionari a differenti maturità che dopo essere stati sottoscritti sono successivamente offerti al pubblico a intervalli, in base alla diversa durata.
È la richiesta avanzata da un acquirente potenziale di un titolo nei confronti degli investitori che già ne sono in possesso, e che quindi possono essere interessati alla vendita. Il simbolo OW viene solitamente posto accanto al nome dei titoli sui fogli riassuntivi dei mercati over the counter.
È l'esecuzione di un'azione che elimina l'effetto di un'altra operazione di segno contrario. Per esempio, iscrivendo un accredito in un conto addebitato precedentemente, o il riacquisto di un bene d'investimento venduto precedentemente, permettendo di chiudere la posizione e di cancellare gli effetti dell'operazione, monetizzando il guadagno e la perdita eventuale.
È un centro finanziario esterno al Paese a cui ci si riferisce. Solitamente si usa per indicare quei luoghi, detti "paradisi fiscali", dove è possibile ottenere vantaggi fiscali o amministrativi, negati dalla legislazione del proprio Paese.
Sono le filiali di una banca situate in un paradiso fiscale dove i limiti alle attività e l'imposizione fiscale sono minimi.
Mercato in cui l'offerta di un determinato bene o servizio è concentrata nelle mani di poche imprese, quindi non esiste competizione e il prezzo è determinato dalle decisioni unilaterali dei produttori. La domanda, invece, è suddivisa tra numerosi compratori.
Mercato speculare all'oligo-polio, in cui esistono solo pochi grandi compratori, in grado quindi di imporre prezzi e quantità trattate.
In analisi tecnica, è un indicatore utilizzato per individuare se un titolo, oppure un mercato, sono sottoposti a una corrente di vendita o di acquisto.
È una società non obbligatoriamente finanziaria che controlla, anche indirettamente, almeno un quarto del capitale avente diritto di voto di una banca.
Se due ordini condizionali dati contestualmente si definiscono alternativi nel momento in cui l'esecuzione di uno di questi, da parte dell'intermediario, cancella l'altro.
È il saldo di un'operazione finanziaria che non è stato ancora versato, ed è anche un ordine di contrattazione di beni di investimento che non è stato eseguito ma che è ancora valido.
Portafoglio di investimenti e passività sensibili ai tassi d'interesse in cui vi è un'esposizione al rischio di rialzo dei rendimenti. Se ciò accadesse si avrebbe una perdita nel risultato reddituale complessivo. In questo tipo di portafoglio, la duration media delle attività e superiore alla duration media delle passività.
Per quanto riguarda le operazioni in contratti future, sono le posizioni di acquisto degli stessi non compensate da opposte operazioni di vendita. È chiamato open interest il totale dei contratti aperti alla fine di ogni giornata di contrattazione.
È un credito la cui concessione avviene immediatamente, senza verificare l'affidabilità del beneficiario.
È un'operazione di finanziamento dove il montante del prestito può essere aumentato o diminuito in qualsiasi momento, secondo le esigenze del debitore.
È un fondo comune d'investimento il cui patrimonio varia, non solo per le variazioni dei prezzi di mercato, ma anche in funzione delle sottoscrizioni o dei rimborsi effettuati dagli investitori. La società di gestione deve essere sempre disponibile ad accettare nuove sottoscrizioni o a rimborsare i sottoscrittori che ne facciano richiesta.
È una locazione finanziaria, dove le rate periodiche sono inferiori a quelle solite, ma devono essere compensate da un pagamento di dimensioni maggiori alla fine del contratto.
È un mutuo ipotecario che permette al soggetto finanziato di trarre ulteriori fondi dal bene ipotecato, che saranno equiparati in tutto a quelli ricevuti nel momento del finanziamento iniziale. Per esempio, la clausola permette al debitore di aumentare il debito tramite l'emissione di titoli garantiti dallo stesso bene, con una scadenza uguale a quelli iniziali, solamente dopo che sono state pagate con regolarità un certo numero di rate di rimborso.
È il numero di option o di contratti future di un dato tipo che non sono stati ancora compensati a fine giornata da operazioni di segno contrario. Per esempio, l'operazione di acquisto di un contratto incrementa l'open interest di una unità, mentre quella successiva di vendita lo diminuisce sempre di un'unità.
È il conto della Federal Reserve dove sono annotati tutti i titoli in possesso della Banca centrale, acquistati tramite operazioni di mercato aperto.
Operazioni di acquisto e di vendita di titoli di Stato eseguite dalla Banca centrale di un Paese con l'intenzione di regolare il quantitativo di base monetaria presente nel sistema economico. Con l'acquisto di titoli l'autorità monetaria immette liquidità nel sistema, mentre vendendoli restringe la moneta a disposizione per i soggetti economici.
Sono i rendimenti variabili delle attività di mercato monetario trattate nel mercato secondario. Per esempio i tassi d'interesse sui Fed funds. Al contrario il tasso di sconto rappresenta un tasso fisso, determinato dall'autorità monetaria e non dalla domanda e dall'offerta di fondi.
Ordine di contrattazione di titoli non ancora eseguito oppure revocato, che perciò resta valido.
Prassi di contrattazione dei titoli e di fissazione del prezzo di un bene d'investimento, secondo cui i compratori e i venditori si incontrano in un recinto organizzato presso la Borsa valori dove rendono note le loro intenzioni fino alla conclusione degli affari e alla fissazione del prezzo delle singole operazioni. Questa metodologia di contrattazione si distingue da quella telematica, dove l'applicazione su una quotazione avviene tramite un sistema elettronico di comunicazione degli ordini.
È un'operazione di acquisto e di vendita di titoli per scadenze differite, dove non si specifica la seconda data che dipende dalla volontà da una delle contropartite.
È il momento in cui un titolo è quotato per la prima volta lungo una giornata di contrattazione. Un ordine di acquisto in apertura va effettuato ai primi prezzi resi disponibili sul mercato.
Genere di locazione finanziaria dove l'operazione ha una vita inferiore alla vita utile del bene in oggetto. Solitamente queste locazioni sono concesse dal produttore di un bene, che si riserva la possibilità di rinnovare il contratto con un utilizzatore diverso dal primo, per il periodo di vita rimanente del bene.
È il risultato reddituale di un'attività di un'impresa derivato dalle operazioni gestionali caratteristiche. È calcolato sottraendo dal fatturato tutte le spese di produzione dei beni venduti.
È uno dei rapporti di bilancio in grado di qualificare un aspetto della gestione caratteristica di un'impresa. Il rapporto tra il reddito operativo e quello di esercizio è tra quelli più utilizzati.
È il rendimento alternativo di un investimento affine a quello in esame per caratteristiche di rischiosità. Il costo opportunità è calcolato per mettere in evidenza la maggiore o minore convenienza a effettuare un investimento, mettendolo a confronto con altri similari.
È il livello di produzione di una società in grado di minimizzare il costo unitario di produzione. Il numero di prodotti che rende minimo il costo necessario alla produzione di uno solo di questi.
Contratto che conferisce il diritto, ma non impone l'obbligo, all'acquirente di acquistare (call option) o vendere (put option) una certa attività finanziaria o reale a un prezzo prefissato (strike) e a una certa data (opzione europea) o entro la stessa (opzione americana). Il diritto è rilasciato dal venditore (writer) all'acquirente (holder) contro il pagamento contestuale di un premio. Questo premio rappresenta la perdita potenziale massima cui va incontro chi acquista opzioni.
Accordo stipulato tra l'intermediario e il soggetto che ha l'intenzione di operare in opzioni, dove sono riportate tutte le condizioni che regolano il rapporto.
È un dividendo pagabile all'azionista sottoforma di contante oppure di titoli. Solitamente è l'azionista che sceglie la possibilità, tra le due, che ritiene più idonea.
È il soggetto che ha acquistato un contratto di option, e che alla scadenza avrà la possibilità di esercitare il diritto di acquisto o di vendita del bene sottostante.
Si tratta di un fondo comune d'investimento in grado di acquistare o vendere contratti di opzione per potersi coprire dai rischi o per speculare sulle previsioni di mercato.
È il costo dell'opzione, ovvero la somma di denaro che il compratore di un contratto di opzione sborsa per l'acquisto del diritto contenuto nel contratto.
Tutti contratti di option che hanno per oggetto il medesimo bene d'investimento, aventi lo stesso prezzo di esercizio e la stessa scadenza. I successivi acquisti e vendite di opzioni facenti parte della stessa serie si elidono, non rendendo necessario l'esercizio reciproco dei contratti.
È l'acquisto e la vendita contemporanea di contratti option facenti parte della stessa categoria ma con almeno una caratteristica distintiva. Per esempio, uno spread può essere l'acquisto di un'opzione a breve scadenza e la vendita di una a lunga scadenza. L'obiettivo finale resta comunque la ricerca di un profitto dall'incremento o dalla diminuzione della differenza di prezzo tra i due contratti.
Chi cede il diritto sottostante un contratto di opzione verso il pagamento di un premio, rimanendo soggetto alle decisioni dell'acquirente del contratto al momento della scadenza. A fronte di un profitto massimo dato dall'ammontare del premio, il venditore sostiene un rischio di perdita che può essere di notevoli dimensioni e comunque non è valutabile a priori.
Titolo a reddito fisso, per il quale i pagamenti di capitale e interesse possono effettuarsi in una valuta qualsiasi, secondo le preferenze del possessore.
È l'ente incaricato della gestione dei pagamenti e del regolamento dei saldi creditori e debitori esistenti tra tutti gli operatori che investono in contratti di option.
È l'incarico che viene dato da un soggetto all'intermediario di acquistare o vendere una quantità precisa di titoli a condizioni prefissate. L'intermediario è obbligato a eseguire l'operazione sulla base delle condizioni stabilite dal cliente e ovviamente secondo le condizioni di mercato, le quali possono anche causare la mancata effettuazione dell'ordine.
Bene usualmente acquistato o venduto durante le operazioni di gestione di un'impresa. Un bene può essere al tempo stesso ordinario e di capitale, in due imprese diverse con attività diverse.
È l'interesse calcolato sulla base di un anno di 360 giorni, a differenza del metodo esatto che considera l'anno composto da 365 giorni.
Sono tutti quegli oneri che un'azienda ha dovuto sopportare per acquisire un investimento o per la propria produzione.
È la durata di un'emissione di titoli, calcolata al momento stesso dell'emissione. Rappresenta il periodo di tempo compreso tra il primo collocamento dei titoli e l'ultimo pagamento di cedola generato dal prestito. Viene invece definita maturità corrente l'intervallo di tempo tra il momento corrente e quello dell'estinzione.
Sono transazioni eseguite al di fuori dei mercati ufficiali, o attraverso schemi differenti da quelli ufficiali. Le parti sono quindi costrette a stabilire tutti i dettagli. Sono un esempio le operazioni effettuate per via telefonica.
Viene così definita una option, quando al prezzo di mercato si registra una perdita. Una call option è out of the money quando il prezzo corrente è più basso di quello del contratto (strike). Una put option è out of the money quando il prezzo corrente è più alto dello strike.
Nel mercato delle divise, questo termine sta a indicare un'operazione di acquisto o di vendita per consegna in data successiva alla data di valuta. Con questa operazione si fissa il cambio a cui si tratterà la valuta in futuro alla scadenza.
Riferendosi al bilancio di una società, l'outstanding è il capitale azionario diviso in titoli, o l'ammontare dei crediti residui che vanno ancora incassati, o i debiti che devono essere ancora rimborsati.
Rappresenta tutti i mercati dove vengono trattati beni di investimento in maniera non standardizzata, cioè senza l'intervento di una Borsa valori dove avvengono le contrattazioni.
È il rapporto che indica in che misura un'emissione di titoli è rimborsabile in caso di fallimento o di cessazione dell'attività di un'azienda. La copertura si calcola dividendo il totale delle attività, al netto di quelle immateriali, per la somma del valore di mercato del titolo in oggetto e il valore del libro delle passività e dei titoli azionari che sono privilegiati rispetto all'emissione considerata.
In analisi tecnica indica una situazione in cui la crescita nel prezzo di un bene di investimento è stata eccezionalmente rapida, e quindi ci si può attendere delle prese di beneficio con una conseguente riduzione nel livello del prezzo del bene in oggetto.
Rappresenta la differenza tra i prelievi che sono stati effettuati in un conto corrente e il saldo disponibile a una certa valuta. Nel caso sia concesso dalla banca, l'overdraft diventa un metodo di finanziamento aziendale.
È la posizione in acquisto o vendita di titoli che un operatore detiene, da un giorno all'altro, esponendosi ai rischi dovuti alle oscillazioni di prezzo degli stessi titoli che possono avvenire nell'intervallo di tempo.
È un'operazione di acquisto e susccessiva vendita di titoli (o viceversa) fatta a prezzi differenti con un giorno lavorativo di intervallo tra le due scadenze. Questa operazione è effetuata da un operatore per mantenere una posizione overnight, o può essere effettuata dall'autorità monetaria centrale, al fine di regolare, da un giorno all'altro, la liquidità disponibile nel sistema.
In analisi tecnica un titolo è considerato ipervenduto nel momento in cui la discesa dei prezzi risulta particolarmente rapida, e quindi è possibile attendersi un movimento correttivo di direzione inversa rispetto a quello precedentemente avvenuto.
È un bene d'investimento, solitamente un titolo azionario, il cui valore espresso dal prezzo di mercato è superiore al valore reale. Nel momento in cui il mercato si rende conto di questa situazione, il titolo scende a livelli più adeguati.
È la prassi secondo la quale un operatore vende opzioni call e put su beni d'investimento, che ritiene rispettivamente sopra e sottovalutati, nell'ipotesi di incassare il premio senza dover sottostare all'esercizio da parte dell'acquirente delle opzioni.
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