Classe di titoli statunitensi a reddito fisso con un valore facciale tra i 20 e i 500 dollari, quindi inferiore al valore consueto di 1000 dollari, che favoriscono l'accostamento al mercato da parte dei piccoli investitori.
In una società finanziaria, il reparto che si interessa della gestione di tutte le operazioni effettuate dal proprio reparto operativo (Front office): dalla spunta delle contrattazioni effettuate, all'invio degli ordini di pagamento, ecc.
Procedimento operativo mediante il quale si effettua sul mercato un'operazione opposta a quella che è stata appena compiuta, come l'acquisto di titoli da un cliente e rivenduti back to back sul mercato. In questo caso viene svolto solamente un ruolo di intermediazione, e il risultato finale dell'operazione non è influenzato tanto dal mercato quanto dalla differenza dei prezzi di acquisto e vendita.
Viene così definito un prestito bilaterale concesso da una società residente in un Paese e da una controllata che risiede in un altro. Contrariamente al "parallel loan" (dove la società madre si addossa la parte di debito di una controllata che risulti insolvente) il prestito back to back consente al prestatore di cancellare le garanzie se il beneficiario del prestito risulta insolvente.
Datare anteriormente un contratto, un documento o altro, rispetto alla data in cui è stato realmente concluso.
Commissione pagata dall'investitore nel momento in cui avanza la richiesta di rimborso delle quote del fondo comune possedute.
Quando un operatore di mercato si rifiuta di effettuare la contrattazione alla quantità minima richiesta e al prezzo che lui stesso aveva quotato.
Indica quei crediti la cui riscossione non è certa, sia per scadenza che per ammontare. Per ovviare a questi rischi, solitamente le aziende si tutelano accantonando a riserva parte del reddito di esercizio, detta per perdite su crediti. Quando un credito diviene inesigibile lo si cancella dalle scritture tramite un'appropriata movimentazione del conto di riserva relativo.
Se un debitore riesce a soddisfare tutto o parte di un diritto che il creditore aveva cancellato dalle proprie scritture avendolo valutato inesigibile, quest'ultimo si ritroverà un'entrata monetaria che farà accrescere la consistenza del conto di riserva per perdite su crediti.
Intervento effettuato da istituzioni bancarie o di carattere pubblico in soccorso di un'azienda privata per evitarne il fallimento tramite iniezioni di liquidità, concessione di prestiti agevolati o esenzione fiscale.
Rappresenta la consistenza numerica di un conto ottenuta dalla somma algebrica di tutte le sue componenti. Nelle banche, saldo disponibile dei fondi presenti in un conto corrente dopo aver sottratto gli oneri di tenuta dello stesso, gli addebiti e i depositi non ancora accreditati.
La somma di denaro che deve essere corrisposta a intervalli regolari quando si apre un credito o un mutuo ipotecario, e più generalmente la somma che parifica, in un conto, l'ammontare dei crediti e dei debiti.
Metodo di rilevazione della contabilità economica nazionale che registra, generalmente su base annua, le transazioni di un Paese con l'estero e il saldo delle stesse. È composta da una parte corrente "current account" (che comprende i movimenti di beni e servizi, i trasferimenti a titolo di interesse e i proventi dagli investimenti all'estero) e da una parte capitale "capital account" (che tiene conto degli investimenti a titolo di capitale all'estero e dei depositi interbancari internazionali). Il saldo della bilancia dei pagamenti, deficit o surplus, rappresenta una stima delle movimentazioni di fondi di una nazione con il resto del mondo.
Parte della contabilità economica di una nazione, facente parte della bilancia dei pagamenti, che considera le movimentazioni dei beni importati e dei beni esportati.
Documento contabile riassuntivo, in cui sono riportate le attività, le passività e i mezzi propri di un'azienda, riferite generalmente alla chiusura d'esercizio, e che viene integrato dal conto economico (Profit and Loss Statement).
Indici ottenuti utilizzando grandezze riportate nel bilancio di un'impresa, che forniscono indicazioni sull'attività e la solvibilità aziendale. Esempi: Quick ratio, rapporto tra attività a breve termine e passività correnti; Current ratio, rapporto tra attività e passività correnti; Capital ratio, rapporto tra i mezzi propri e il totale delle attività.
Fondo comune di investimento mobiliare il cui patrimonio viene solitamente distribuito in titoli a reddito fisso e azioni ordinarie e privilegiate.
Finanziamento, solitamente come mutuo ipotecario, che contempla il pagamento di una somma notevole di denaro, relativa all'ammontare del prestito, in un'unica soluzione al termine dell'operazione. Questo pagamento è definito pagamento Balloon.
Tasso d'interesse di cedole obbligazionarie a lunga scadenza emesse in serie con altre a scadenza più breve. Il tasso della cedola prende questo nome causa la consistenza solitamente maggiore rispetto a quella dei titoli a breve scadenza.
Istituzione finanziaria che espleta una o più funzioni relative a depositi, investimenti, prestiti e altri servizi finanziari nei confronti della clientela. Negli Stati Uniti si distingue a livello legislativo tra Commercial Bank, che impiega le somme avute in deposito soprattutto in prestiti, e Investment Bank che utilizza gli stessi fondi operando nelle negoziazioni in titoli, per proprio conto o per conto dei clienti.
Tasso d'interesse impiegato dagli istituti bancari per quotare il prezzo di strumenti di mercato monetario a breve scadenza. Per esempio, nel caso una banca venda un titolo di Stato o della carta commerciale a breve scadenza, sottrae dal valore nominale del titolo un quantitativo, chiamato Discount, ricavato dal tasso di sconto applicato.
Titolo di credito emesso da un istituto bancario a valere su fondi che lo stesso ha in deposito presso un altro istituto bancario. Nel caso di banche logisticamente distanti questo strumento permette di effettuare più rapidamente il pagamento di fondi rispetto alla trasmissione di un assegno da parte di un cliente.
Istituzione bancaria, con sede a Basilea, che funge da Banca centrale delle Banche centrali, fornendo assistenza finanziaria alle istituzioni monetarie nazionali e promuovendo regole di carattere generale che riguardano il sistema bancario mondiale, agendo per conto di istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale.
Reparto del Federal Deposi-tion Insurance Corporation (FDIC) che fornisce consulenza e assistenza alle istituzioni creditizie degli Stati Uniti non parificate alle casse di risparmio o alle Saving and Loans.
Unione di due o più banche in un unico organismo economico e giuridico.
Giudizio di solvibilità dato a titoli appartenenti alle prime quattro categorie di obbligazioni a reddito fisso in ordine di qualità, secondo le classifiche di specifiche organizzazioni, come Moody's o Standard & Poor's.
Tasso d'interesse medio che un gruppo sufficientemente esteso di istituti di credito applica nei confronti dei depositi dei propri clienti. Il Bank Rate Monitor Index viene periodicamente pubblicato sui maggiori quotidiani finanziari americani.
In un bilancio bancario, voci specifiche appartenenti alle passività o ai mezzi propri; come la riserva obbligatoria (Legal Reserve), che deve essere accantonata presso la Banca centrale per sostenere le eventuali richieste di rimborso da parte dei depositanti, o la riserva per perdite o rischi su crediti (Loan Loss Reserve), che serve a fornire alla banca risorse adeguate per far fronte alle possibili insolvenze dei propri debitori.
Titolo acquistato da un istituto bancario presso una compagnia assicurativa, che risarcisce i danni derivati dai rischi dell'attività bancaria: furti, rapine, sottrazioni da parte dei dipendenti, ecc.
Metodo di gestione di un portafoglio obbligazionario che prevede di investire una quota del capitale in titoli con durate finanziarie lunghe e un'altra quota in titoli con durate finanziarie brevi. Il portafoglio risultante avrà una durata finanziaria intermedia fra le due e permetterà di ottenere la massima liquidità dell'investimento e una sensibilità inferiore ai rendimenti delle emissioni a breve termine. Tuttavia, avrà bisogno di aggiustamenti più frequenti rispetto a un portafoglio con durate finanziarie più distribuite.
Il prezzo medio di un paniere di titoli in un preciso momento, misurato per poter descrivere successivamente, con il trascorrere del tempo, l'andamento del mercato in relazione alle variazioni del valore dei titoli rispetto al valore preso come riferimento.
Intervallo di tempo preso come riferimento per calcolare le variazioni di una grandezza economica con il trascorrere del tempo.
Tasso d'interesse utilizzato per parametrare gli impieghi di una banca. L'effettivo interesse che paga il cliente è composto dal tasso base più un margine.
Nel mercato dei futures, viene definita basis la differenza esistente tra il prezzo di un titolo a pronti e il prezzo del future sullo stesso titolo. Con l'avvicinarsi alla scadenza del contratto future diminuirà progressivamente, fino ad annullarsi completamente nel momento della scadenza. Nel mercato dei tassi d'interesse, rappresenta il numero dei giorni utilizzato per il calcolo dell'interesse (solitamente 360 o 365), mentre per i titoli a reddito fisso rappresenta il rendimento a scadenza di un'obbligazione. Per la legge fiscale USA è il prezzo di acquisto di un investimento con aggiunta delle commissioni e successivamente impiegato per calcolare le tasse nel Capital Gain.
L'unità di misura più piccola utilizzata per stabilire i rendimenti dei titoli a reddito fisso. Equivale a un centesimo di punto percentuale e quindi allo 0,01%.
Nel mercato dei futures, è il rischio che a modificazioni del livello dei tassi di interesse gli strumenti derivati si comportino in misura diversa rispetto alle variazioni di prezzo dei titoli sottostanti. Nella gestione delle attività-passività, è il rischio che una variazione nelle condizioni del mercato dei capitali e dei tassi d'interesse determini cambiamenti nelle valutazioni delle attività produttrici d'interesse e nelle passività, capaci di provocare a loro volta variazioni indesiderate di valore nella struttura finanziaria dell'azienda.
Intesa tra due controparti di scambiarsi due flussi finanziari nella medesima valuta, la cui consistenza è legata a differenti tassi d'interesse di riferimento.
Nei contratti future su tassi d'interesse a lungo termine, il gruppo di titoli che possono essere impiegati per la consegna da parte del venditore di contratti al momento della scadenza.
Definizione data a chi ritiene che nel futuro l'andamento del mercato sia ribassista.
Mercato in cui i prezzi tendono per la maggior parte al ribasso.
È la vendita di notevoli quantità di titoli allo scoperto con l'obiettivo di trascendere fortemente i prezzi per poi ricomprare i medesimi titoli a prezzo inferiore.
Nell'area degli strumenti derivati, è la strategia operativa che permette di trarre un profitto dal movimento al ribasso del mercato. Il bear spread con i future si realizza vendendo contratti con scadenza ravvicinata e comprando contratti a scadenza più lunga, mentre con i contratti di option il bear spread si realizza vendendo o acquistando opzioni call o put, ottenendo un guadagno nel caso di un ribasso dei prezzi.
Operazione sul mercato dei cambi effettuata da una o più Banche centrali per far cessare le speculazioni sulle divise. Offrendo di acquistare la divisa in questione in quantità maggiori di quelle disponibili sul mercato, la banca si pone nella condizione di forzare la chiusura delle posizioni speculative.
Titoli pagabili al possessore degli stessi, che non vengono registrati nei libri del soggetto che li emette.
Si definisce così un titolo il cui prezzo di mercato è sotto il suo valore nominale.
Tra i titoli esistenti, quello considerato più significativo per definire una certa grandezza. Per esempio il titolo obbligazionario scelto fra tutti quelli con la stessa maturità e usato per valutarne il rendimento.
Nelle operazioni di emissione, clausola che obbliga i partecipanti al sindacato di collocamento a esercitare il massimo impegno per collocare sul mercato i titoli emessi, senza però costringerli a comprare quelli che eventualmente non dovessero essere assorbiti dal mercato.
Misura statistica del rapporto tra il rischio del primo portafoglio e il rischio del mercato nel suo complesso. Per esempio il Beta di un titolo misura la volatilità del suo prezzo rispetto alla volatilità dell'intero mercato.
È il tasso d'interesse di riferimento dei depositi interbancari espressi in franchi belga, sigla di Bruxelles Inter Bank Offered Rate.
È il prezzo che un operatore di mercato è disponibile a pagare per comprare una divisa, un titolo, uno strumento finanziario.
Quotazione completa di un operatore (Market Maker), composta da un prezzo di acquisto e un prezzo di vendita. La differenza tra i due prezzi è definita "spread".
Aumento del prezzo di un titolo come risultato dell'afflusso di un grande quantitativo di ordini di acquisto dello stesso.
In un'asta di titoli di Stato, il rapporto tra l'ammontare totale della domanda e l'effettiva emissione, o anche il rapporto tra il numero di richieste pervenute e quelle realmente soddisfatte.
È il nome con cui gli operatori indicano il New York Stock Exchange.
Vengono così definite le cinque più importanti società emittenti di carte di credito, e cioè: American Express, Carte Blanche, Diners Club, Mastercard e Visa.
Nel settore titoli di credito, è l'ordine dato da un soggetto a un altro di pagare una somma a favore di un terzo soggetto alla scadenza di una data stabilita. Nei trasporti, il certificato emesso dal vettore che rappresenta le merci viaggianti. Fra i titoli di Stato statunitensi, i Treasury bills sono titoli con scadenza inferiore all'anno, analoghi ai Buoni Ordinari del Tesoro presenti in Italia. Il Due Bill, nelle contrattazioni dei titoli, è il documento per mezzo del quale l'acquirente indica le somme che vanno versate al venditore, e che riguardano gli obblighi della vendita e gli eventuali diritti accessori, (per esempio il pagamento di dividendi maturati prima della vendita).
Mutuo ipotecario per il quale sono previste rate di pagamento ogni due settimane.
Modello teorico, ideato nel 1973 da Black e Scholes, utilizzato per la valutazione di un contratto di option, utilizzando parametri quali il livello dei tassi d'interesse, il prezzo corrente dello strumento sottostante, il prezzo d'esercizio, il tempo residuo fino all'esercizio e la volatilità dei rendimenti dei titoli sottostanti all'opinione stessa.
È il trasferimento di un titolo da un soggetto ad un altro non identificato, che si attua firmando il titolo senza indicare il nome del beneficiario.
Tasso d'interesse costituito da due o più tassi differenti. Per esempio, per un'estinzione anticipata con rinnovo del finanziamento, il nuovo Blended Rate si può calcolare tramite la media tra il tasso primitivo e quello corrente di mercato.
Nella contrattazione dei titoli, pratica secondo la quale gli intermediari si impegnano bilateralmente a non svelare i nomi delle controparti. Sovente utilizzata nel mercato dei primary dealer dei titoli di Stato americani.
Nella pratica bancaria, gruppo di assegni e di denaro contante che viene rimesso alla spunta e all'incasso definitivo. Nella terminologia borsistica vengono definiti blocchi pacchetti di titoli particolarmente consistenti, per i quali, molto spesso, si predispone un mercato indipendente dagli altri, per evitare contraccolpi negativi sulle contrattazioni di volumi più ridotti.
Operatore di mercato che compra un blocco consistente di titoli dello stesso tipo, gestendolo poi in modo da ottenere il massimo vantaggio dalle condizioni di mercato.
Condizione in cui, in concomitanza all'emissione di nuovi titoli vi è un'elevata domanda di questi ultimi, con un sollecito assorbimento da parte del mercato.
Titoli azionari di società che posseggono una lunga tradizione di gestione corretta e redditizia, una dimensione e una struttura importante, e un volume di contrattazione particolarmente alto.
Elenco redatto dalla Standard & Poor's in cui sono riportate le principali caratteristiche (durata, coupon, rendimento) dei titoli a reddito fisso emessi dalle autorità municipali del Nord America.
Titolo di credito che assicura il pagamento di somme prestabilite di denaro (interessi) con il passare del tempo e il rimborso del capitale alla scadenza. Nel caso di titoli a reddito fisso questi ammontari di denaro vengono stabiliti in anticipo.
Titolo a breve termine ripagato con denaro ricavato da un'emissione in corso di titoli a reddito fisso.
Indice, pubblicato regolarmente negli Stati Uniti, dei rendimenti offerti dai titoli emessi dalle autorità municipali, comprensivo di emissioni con differenti caratteristiche di valutazione (Rating).
Rendimento di un titolo obbligazionario che non paga cedola acquistato a un prezzo più basso del suo valore nominale, espresso come percentuale del suo prezzo d'acquisto. Il rendimento equivalente si calcola dividendo la differenza tra valore facciale e prezzo di acquisto per il prezzo di acquisto, e moltiplicando il valore ottenuto per il rapporto tra il numero dei giorni che compongono l'anno successivo a quello in cui vi è stata l'emissione e il numero di giorni rimanenti alla scadenza.
Modulo, materialmente separato dal titolo, utilizzato per il passaggio di una obbligazione da un soggetto a un altro.
È la valutazione che specifiche società di analisi danno a un'obbligazione, quindi un giudizio sulla capacità dell'emittente di assolvere i propri impegni di pagamento derivanti dall'aver emesso le suddette obbligazioni. I Rating generalmente variano tra AAA (valore massimo) a DDD (valore minimo).
Si utilizza per definire in che misura una società sia finanziata da emissioni di debito a lungo termine e si calcola dividendo l'ammontare totale delle obbligazioni che saranno ancora in vita tra un anno e lo stesso valore sommato dei mezzi propri.
Vendita e contemporaneo riacquisto di due obbligazioni differenti per scadenza, oppure per rendimento o per rating o, ancora, per cedola.
Soggetto incaricato di controllare il corretto svolgimento delle operazioni relative a un'emissione di titoli, per esempio il pagamento delle cedole.
Nel campo degli investimenti, il totale degli acquisti e delle vendite di uno o più beni, gestito solitamente in modo unitario. In contabilità, i libri di un'impresa ovvero l'insieme dei documenti in cui vengono registrate tutte le operazioni gestionali.
Sono titoli non emessi fisicamente, la cui proprietà viene rappresentata da specifiche registrazioni contabili su un libro tenuto dallo stesso emittente o da un soggetto da lui scelto. Negli Stati Uniti, per esempio, la maggior parte dei titoli di Stato è gestita attraverso registrazioni contabili tenute dalla Federal Reserve.
Vedi: UNREALIZED PROFIT AND LOSS
Chi si impegna a formare il consorzio di collocamento di un prestito obbligazionario.
In contabilità, indica il valore a cui un bene o un'attività sono iscritti nel bilancio societario. Secondo la pratica seguita, può essere pari al valore di mercato o può essere dato dalla differenza tra il valore d'acquisto e la somma degli ammortamenti già effettuati. In analisi finanziaria è il valore netto per titolo degli investimenti (Net Asset Value), ottenuto sottraendo al totale delle attività le immobilizzazioni immateriali, le passività correnti e i titoli azionari privilegiati o a reddito fisso, e dividendo il valore ricavato per il numero di obbligazioni o di azioni, secondo lo scopo della valutazione.
Fondi presi a prestito dalla Banca centrale degli Stati Uniti per poter mantenere la riserva obbligatoria al livello richiesto. Sono anticipazioni normalmente ottenute depositando in garanzia titoli di Stato.
Soggetto a cui viene concesso un prestito e che si impegna a restituire il capitale alla scadenza con i relativi interessi.
Percentuale, sul totale del valore dei beni in garanzia, che una banca o un'istituzione creditizia lascia a disposizione dell'affidato. Valore che varia in base al tipo di prestito e al tipo di bene offerto come collaterale. Nel caso di titoli tenuti presso un intermediario, il possessore potrà utilizzare gli stessi come garanzia per investire nuove somme di denaro in altri titoli, in questo caso le percentuali si attestano sui seguenti valori: 50% per le azioni, 30% per le obbligazioni e fino al 100% nel caso di investimenti liquidabili subito e con certezza.
Il punto minimo in una sequenza consecutiva di dati, come il prezzo minimo di un titolo in un preciso intervallo di tempo, o il valore minimo toccato da un indicatore di attività economica (in questo caso si parla di minimo del ciclo economico).
Metodo con il quale si selezionano i titoli azionari favorendo quelli più validi intrinsecamente, senza considerare le condizioni economiche generali.
Prestito a tasso variabile dove i pagamenti relativi alle differenze di tasso superiori a un certo valore sono effettuati congiuntamente alla scadenza dell'operazione.
Indica il luogo in cui si trovano fisicamente i titoli, spesso contenitori metallici a forma di scatola.
È la frazione di titoli che segue l'andamento dominante del mercato. Viene considerata ampia nel caso in cui almeno due terzi dei titoli seguano la tendenza del mercato.
Movimento di prezzo che supera una linea di tendenza, sia verso il basso che verso l'alto. In questo caso non è più possibile la descrizione dell'andamento del prezzo.
Insieme di accordi economico-finanziari presi da più di 40 Paesi nel corso di una conferenza tenutasi nel 1944 a Bretton Woods, nella quale, tra l'altro, furono creati il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale.
Nella finanza internazionale, prestito a breve termine concesso in via preliminare dal Fondo Monetario Internazio-nale o dalla Banca Mondiale a favore di un Paese in via di sviluppo, in attesa di un prestito a scadenza più lunga erogato da banche private. Prestito al consumo a breve termine concesso all'acquirente di un nuovo immobile come anticipo sul ricavato dalla vendita dell'immobile posseduto in precedenza. Nella finanza aziendale, un credito a breve termine necessario per soddisfare le esigenze di finanziamento riguardanti il periodo compreso tra l'estinzione dei titoli esistenti e l'emissione di nuovi titoli a scadenza più lunga.
Nel mercato valutario e monetario, è il termine utilizzato per riferirsi a periodi di quotazione degli strumenti non convenzionali. 45 giorni, per esempio, rappresentano una broken date inclusa tra il mese e i due mesi.
Il broker è abilitato ad eseguire ordini di acquisto o vendita di titoli esclusivamente per conto terzi.
Strumento del mercato monetario, come un certificato di deposito acquistato totalmente da un intermediario con l'intenzione di rivenderlo ai propri clienti.
In un periodo di tempo definito, la previsione sull'andamento di costi e ricavi di un'impresa. Il budget si può suddividere in Cash Budget (movimentazioni previste dei flussi di cassa) e Capital Budget (variazioni nello stock di capitale impiegato dall'impresa).
Chi prevede nell'immediato futuro un mercato rialzista. Allo stesso modo si definisce "bull market" un mercato i cui prezzi tendano al rialzo.
Riguarda un'emissione di titoli indicizzati. Per una metà dei titoli (Bull) il rimborso avviene al valore nominale corretto in funzione diretta dell'andamento, in un preciso intervallo di tempo, di un determinato indice generale di titoli azionari, mentre per l'altra metà dei titoli (Bear) il rimborso avviene in funzione inversa dello stesso indice prescelto. Il sottoscrittore può scegliere indifferentemente la quota Bull o quella Bear, oppure sottoscrivere entrambe.
Metodologia operativa che utilizza strumenti derivati avente lo scopo di trarre profitto da una tendenza rialzista dei prezzi. Per esempio, nel mercato dei future si ottiene uno spread rialzista comprando contratti con scadenza ravvicinata e vendendo contemporaneamente contratti a più lunga scadenza, mentre nel mercato delle option si ottiene comprando un' opzione call a basso strike vendendone contemporaneamente una dello stesso genere ma con strike più alto.
Operazione finanziaria di credito in cui gli interessi vengono pagati totalmente all'atto della scadenza, e che quindi consta di due sole movimentazioni di fondi, una prima all'atto della concessione del finanziamento e una seconda all'atto della sua estinzione.
Metallo prezioso, in monete o in barre, trattato sui mercati internazionali.
Metodologia operativa utilizzata nel mercato delle opzioni quando è prevista una fase in cui i prezzi dello strumento sottostante sono stabili o in calo. Si realizza vendendo due opzioni call con lo stesso strike (prezzo di esercizio) e comprandone altre due, una con uno strike elevato e l'altra con uno strike più basso.
Acquisire il diritto di proprietà di un bene o servizio, dietro pagamento di un prezzo rappresentato da moneta o altri beni o servizi.
Metodologia operativa di investimento in titoli che si realizza mediante l'acquisto di azioni di una società con il fine di rivenderle solamente dopo un'intervallo di tempo molto lungo, evitando di venderle nei periodi in cui il prezzo è in ribasso.
Operazione con cui due controparti si accordano per realizzare due operazioni di acquisto e vendita di titoli in diverse date, le cui condizioni sono stabilite al momento stesso dell'operazione.
Nel mercato delle opzioni, metodologia operativa consistente nella vendita di opzioni call coperte dal possesso di titoli, al fine di aumentare il profitto.
Nelle contrattazioni di strumenti derivati con consegna a scadenza, è il riacquisto, operato da un venditore del medesimo numero di contratti venduti per liberarsi delle obbligazioni concernenti la posizione già esistente. Nel settore delle contrattazioni in titoli, quando il venditore non è in grado di provvedere alla consegna di questi ultimi, mettendo l'acquirente nella condizione di dover concludere l'operazione con una terza controparte, accreditando o addebitando al venditore la differenza di prezzo tra quello in origine e quello a cui l'acquirente ha effettivamente concluso l'operazione.
L'ordine impartito a un intermediario di acquistare titoli a un prezzo inferiore a quello corrente di mercato.
Nel settore mutui ipotecari, accordo stipulato tra una banca e un ulteriore prestatore secondo il quale, al termine della costruzione dell'immobile o dell'impianto oggetto del mutuo, i diritti del finanziatore, fino a quel momento spettanti alla banca, passano al prestatore ultimo.
Ordine di acquisto impartito a un intermediario di comprare un determinato titolo al miglior prezzo possibile, ma solamente dopo che il valore sia sceso al livello indicato dallo stop.
Generalmente, l'atto di riacquisto di un bene che era stato precedentemente venduto allo scoperto, chiudendo in questo modo la posizione e monetizzando il risultato. Nel campo riguardante la finanza aziendale, l'offerta fatta da una società di ritornare in possesso di una parte dei propri titoli azionari o delle proprie obbligazioni, acquistandoli sul mercato ai prezzi correnti. In finanza internazionale, l'offerta fatta da un Paese debitore di ricomprare, ai prezzi correnti di mercato, dai creditori che ne sono in possesso i titoli di debito precedentemente emessi.
Contratto di acquisto di un bene, frequentemente valuta, in cui la firma viene rinviata a data futura, in modo che l'acquirente entri in possesso del suddetto bene solamente alla scadenza e alle condizioni stabilite alla stipula del contratto.
Il proprietario di un titolo può utilizzare il medesimo, lasciandolo in deposito presso un intermediario, come garanzia per avere un finanziamento che gli permetta di comprare sul mercato nuovi titoli: questi ultimi sono detti titoli acquistati con margine. Altrimenti il medesimo soggetto può depositare, come contante o titoli di Stato, solamente una parte (margine) dell'ammontare totale dell'operazione, somma che dovrà essere adeguata periodicamente secondo le condizioni di mercato, cautelando l'intermediario da eventuali variazioni negative dei prezzi.
Il controvalore dei titoli acquistabili per mezzo di un intermediario, costituito dal contante depositato sul conto e dalla somma realizzabile offrendo come garanzia i suddetti titoli.
Acquisizione di una percentuale di azioni di una società sufficiente a detenerne il controllo, realizzata tramite un'offerta pubblica d'acquisto o la negoziazione diretta con gli azionisti di riferimento.
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