Titoli così definiti perché trattati molto di rado, i cui ordini sono conservati in schedari appositi.
Il nome dato alla quotazione della sterlina nei confronti del dollaro, oppure, per ciò che riguarda le trasmissioni fra banche, gli ordini di movimentazione di conto effettuati via cavo anziché per posta.
Nel mercato degli strumenti derivati, pratica operativa secondo la quale si comprano e si vendono nello stesso momento due contratti con diversa scadenza.
Viene definita opzione Call il tipo di contratto che dà al compratore il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare a condizioni fissate precedentemente alla data di scadenza o entro tale data, una certa quantità di titoli. Viene chiamata Call anche l'opzione implicita, concessa all'emittente di un titolo a reddito fisso, di rimborsare lo stesso prima della scadenza, secondo le condizioni di mercato. Il termine Call viene anche utilizzato per identificare la richiesta di rimborso immediato avanzata dal finanziatore nei confronti del debitore, nel caso in cui quest'ultimo non abbia tenuto fede agli impegni contrattuali. Call si riferisce, infine, anche alla richiesta fatta dall'intermediario al cliente riguardante la necessità di integrare il capitale depositato come margine (Margin) in virtù dei cambiamenti avvenuti nei prezzi di mercato.
Somma che l'acquirente di una call option deve versare per diventare titolare della stessa. In caso di rimborso anticipato, è la differenza tra il prezzo di mercato e quello nominale che l'emittente di un titolo deve versare ai possessori del titolo.
Prezzo che l'emittente di un titolo deve corrispondere all'investitore nel caso voglia riacquistare lo stesso prima del tempo.
Clausola di contratto riguardante i prestiti obbligazionari, la quale sancisce che il rimborso anticipato dell'emissione possa essere richiesto unicamente in un certo periodo, e non prima di un determinato intervallo di tempo.
Diritto, del quale può usufruire l'emittente di un titolo, di rimborsare lo stesso prima della scadenza stabilita all'emissione, pagando un prezzo equivalente a quello di mercato con l'aggiunta di un premio chiamato Call Premium.
Clausola di contratto riguardante i mercati finanziari e dei mutui. Sancisce che il tasso d'interesse variabile di cui sarà caricato il beneficiario di un finanziamento non potrà superare un valore massimo fissato (tetto) nel momento dell'accensione dello stesso. Per usufruire di questo beneficio, il debitore paga una commissione aggiuntiva. In un prestito obbligazionario a tasso variabile di tipo Cap e Floor, il Cap è la soglia massima che può raggiungere il tasso d'interesse e il Floor la soglia minima.
In finanza aziendale, il capitale è rappresentato dai fondi di cui può disporre un'impresa, derivanti dall'emissione di obbligazioni e titoli e dall'utile generato dall'accumulo dei dividendi non distribuiti. In contabilità il capitale sociale raffigura la somma di denaro accumulata dagli azionisti a titolo di capitale di rischio per le esigenze di finanziamento dell'impresa.
Capacità di un'impresa nel saper affrontare momenti gestionali sfavorevoli, come perdite operative o svalutazioni nelle immobilizzazioni, mediante i mezzi propri.
Investimento a lungo termine attuato da un'impresa che ha intenzione di usufruirne durante più processi produttivi, con l'obiettivo di diminuire i costi o aumentare i ricavi.
Modello teorico di determinazione e valutazione del rendimento di un investimento, che pone in relazione la rischiosità dell'investimento stesso con il risultato reddituale che se ne può ottenere.
Previsione a medio lungo termine delle esigenze di finanziamento di una società per l'espansione e l'ammodernamento degli impianti, per la ricerca e per investimenti di capitale di vario tipo.
Investimenti a medio lungo termine e di immobilizzazioni tangibili e intangibili.
Guadagno proveniente dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita di un determinato bene o investimento.
Prassi secondo la quale un fondo comune d'investimento assegna ai proprietari delle quote una parte dei profitti ottenuti dalla vendita di azioni o obbligazioni.
Tassa imposta sui guadagni in conto capitale ricavati dall'investimento in titoli. Non ne fanno parte, per definizione, i profitti derivanti dalla riscossione dei dividendi.
A livello di singola impresa come a livello nazionale, l'insieme delle immobilizzazioni utilizzate per lo svolgimento del processo produttivo. I capital goods partecipano a più processi produttivi.
Imprese in cui si utilizzano per la maggior parte immobilizzazioni per lo svolgimento del processo produttivo, e nelle quali il ruolo e l'importanza della mano d'opera risulta secondario.
Locazione a lungo termine di beni d'investimento, ottenuta per mezzo di una società finanziaria che acquista inizialmente il bene diventandone proprietaria e che lo cede successivamente in locazione all'impresa, verso pagamento di quote periodiche.
Differenza, in negativo, tra il prezzo di vendita di un titolo e quello di acquisto del medesimo.
Così definito il mercato finanziario in senso stretto, nel quale vengono trattati capitali e titoli rappresentativi di capitale, a cui partecipano società, autorità pubbliche ed enti sovranazionali, in grado di offrire agli investitori un'ampia possibilità di scelta.
Ogni titolo di credito emesso da una società in grado di rappresentare una frazione del capitale operativo di un ente creditizio. I titoli a reddito fisso, per essere riconosciuti come "titolo di capitale", devono poter essere convertiti in capitale sociale in un qualunque momento futuro.
Il totale dei fondi utili a garantire un regolare svolgimento delle normali operazioni di gestione. Il fabbisogno è costituito da una parte a lungo termine necessaria per il finanziamento degli impianti di produzione, e una parte a breve termine (working capital) necessaria allo svolgimento delle operazioni correnti di gestione.
Il capitale sociale rappresentato dalle azioni.
L'insieme dei mezzi di finanziamento a medio e lungo termine utilizzati da un'impresa per l'esercizio della propria attività, tra cui i mezzi propri e i titoli a reddito fisso a lungo termine.
In analisi finanziaria, è il rapporto utilizzato per valutare di quanto il capitale proprio di un'azienda è in grado di finanziare l'espansione delle attività. Si calcola dividendo il fatturato dell'esercizio per i mezzi propri.
Tasso d'interesse utilizzato per convertire somme disponibili a un dato momento in somme disponibili in date future alle stesse condizioni.
In analisi di bilancio, i rapporti usati per rappresentare la ripartizione dei mezzi propri di un'azienda nelle differenti categorie di capitale sociale (azioni ordinarie, di risparmio, ecc.) e di riserve iscritte a bilancio.
In analisi finanziaria, i rapporti di bilancio utilizzati per valutare l'adeguatezza del capitale di un'istituzione bancaria. Tra quelli più utilizzati: il rapporto tra capitale sociale e totale delle attività al netto delle perdite su crediti e quello fra mezzi propri e totale delle attività al netto delle perdite su crediti.
Procedura contabile che consente di iscrivere un bene d'investimento preso in locazione tra i beni in possesso e il mutuo contratto per la locazione nelle passività. In matematica finanziaria, è la procedura che permette di trasferire nel futuro una somma disponibile in un dato momento grazie all'applicazione di un tasso d'interesse.
Società finanziaria specializzata nell'erogazione di servizi finanziari quali crediti al consumo o locazioni finanziarie utilizzate da grosse imprese industriali.
È il costo sostenuto per finanziare la detenzione di un investimento. Per esempio l'acquisto di un titolo finanziato attraverso un prestito: l'interesse pagato sul prestito è il costo di finanziamento del titolo.
Costi relativi al possesso di un bene. Per quanto riguarda gli immobili, il costo per interessi e tasse che si deve sostenere prima della vendita, mentre nel campo dei titoli, il costo per interessi derivante all'acquisto dei titoli in margine. Nei finanziamenti bancari, il costo dovuto alle registrazioni dei pagamenti relativi al prestito e quello pro quota per l'assicurazione sulle perdite su crediti. Nel caso di materie prime, è il costo per interessi, per l'immagazzinaggio e per la loro assicurazione.
Accordo, a livello nazionale o internazionale, tra più soggetti che permette il controllo della concorrenza, e che impegna a rispettare determinate condizioni di vendita, con il risultato di influenzare profondamente un particolare mercato. Il più conosciuto è l'OPEC, formato dai Paesi produttori di petrolio.
L'insieme di banconote, monete, assegni bancari e circolari, e dai saldi dei conti correnti liberi. In contabilità, il contante viene riunito con i "cash equivalents", cioè i titoli aventi scadenza inferiore ai tre mesi che risultano di facile liquidabilità e il cui prezzo può essere definito con sicurezza.
Pratica contabile che evidenzia i costi e i ricavi di competenze dell'esercizio unicamente sulla base della reale movimentazione di fondi. In base a questa pratica, l'acquisto di un'immobilizzazione tecnica, che può essere usata per più esercizi, viene totalmente assorbito dall'esercizio in corso, dove è stato effettuato il pagamento.
Beni di semplice conversione in contante, come assegni, titoli di Stato, depositi bancari, ecc.
Materia prima di cui si è effettivamente in possesso tramite un contratto d'acquisto correttamente eseguito. Al contrario i future relativi a materie prime si riferiscono a un obbligo d'acquisto o vendita fissato in data futura.
Intervallo di tempo che intercorre in media tra l'esborso dovuto all'acquisto dei fattori produttivi e l'entrata derivata dalla vendita del prodotto finito.
L'utile di esercizio erogato agli azionisti come remunerazione del capitale di rischio, a differenza dello "stock dividend" dove il dividendo è distribuito sotto forma di nuove azioni.
In generale, i flussi di cassa rappresentano le movimentazioni monetarie relative a una certa operazione finanziaria. Per le banche sono rappresentati soprattutto dai prestiti erogati e dai depositi ricevuti, mentre nelle operazioni di finanziamento i flussi di cassa sono quelli mediante i quali si procede in un primo momento all'erogazione della somma, e man mano che ci si approssima all'estinzione del rimborso delle quote di interessi e di capitale. In analisi di bilancio, il cash flow è il reddito netto a cui va sommato il totale degli ammortamenti. Il "cash flow statement" è invece il documento che raffigura le movimentazioni di cassa dovute a una specifica attività.
Prestito concesso solitamente in assenza di specifiche garanzie, il cui rimborso avviene tramite i ricavi dati dall'investimento.
Rendimento mensile generato da un titolo di credito garantito da ipoteca, misurato tramite i flussi di pagamento futuri. Rappresenta il tasso interno di rendimento dell'operazione, nel momento in cui si eguaglia il prezzo del titolo alla somma dei valori attuali dei flussi di cassa generati dal titolo stesso.
Parte della gestione finanziaria che ha l'obiettivo di ottimizzare le entrate e le uscite di un'azienda, effettuata al fine di non mantenere mai somme inutilizzate.
Titolo di credito emesso dal Tesoro americano, con scadenza solitamente inferiore ai 50 giorni, per coprire momentanee esigenze di finanziamento.
È il mercato in cui tutte le operazioni di acquisto e vendita si concludono con l'effettiva consegna del bene oggetto della transazione. Per i future, al contrario, esiste unicamente l'obbligo per il venditore e per il compratore di concludere un contratto di compravendita a una data futura e alle condizioni fissate inizialmente.
Clausola riguardante le contrattazioni in titoli, o altri beni di investimento, secondo la quale il controvalore della vendita deve essere corrisposto al momento della consegna materiale dei titoli.
In contabilità bancaria, il totale degli ammontari disponibili, in divisa nazionale o valuta, che rappresenta la liquidità dell'istituto di credito, o meglio le somme che possono essere effettivamente movimentate dalla banca.
In analisi di bilancio, rapporto tra il totale rappresentato da cassa e beni agevolmente convertibili in denaro e il totale delle attività dell'azienda. Un altro modo per calcolare il rapporto di cassa è dividere per il totale delle passività correnti, ottenendo un valore più idoneo a valutare le capacità di rimborso delle passività a breve termine.
Processo di estinzione degli obblighi finanziari utilizzato in diversi mercati di strumenti derivati. Per esempio, i future sugli indici di Borsa non prevedono la consegna alla scadenza di un paniere di titoli, ma l'assolvimento degli obblighi derivanti dal contratto tramite pagamenti di somme di contante stabilite secondo norme differenziate per ogni tipo di contratto. Nelle contrattazioni in titoli, il cash settlement avviene nel caso si richieda la consegna del titolo nello stesso giorno di contrattazione anziché nel giorno dell'esecuzione del contratto.
Somma di denaro che l'istituto assicurativo paga al possessore di una polizza vita in cambio della cancellazione della stessa. Questa somma viene valutata come ammontare finanziabile da una banca, nel caso di un prestito che abbia come garanzia la polizza.
Istituzione finanziaria pubblica avente una serie di funzioni legate alla politica monetaria di una nazione, tra cui l'emissione della cartamoneta, la regolamentazione delle condizioni monetarie e di esercizio del credito, la gestione, più o meno stretta, della propria divisa nei rapporti con quelle estere. Rappresenta il veicolo di pagamento del Tesoro e può conservare presso di sé le riserve delle altre banche nazionali.
Documento che avvalora e convalida un fatto o una dichiarazione. Può anche rappresentare un diritto di proprietà (certificato azionario), un diritto di credito (cambiale), o un investimento (certificato di deposito), o una frazione di debito (un titolo obbligazionario).
Titoli di Stato a reddito fisso, detti Zero Coupon, senza cedola emessi sotto la pari con uno sconto pari al valore attuale del flusso di interessi.
Titolo che rappresenta un deposito vincolato, negoziabile, emesso da un ente creditizio, il quale viene venduto generalmente a un valore scontato rispetto al nominale in relazione al tasso di rendimento. Alla scadenza verrà restituita all'acquirente una somma pari al suo valore facciale.
Promessa di pagamento emessa da un'impresa per le necessità di finanziamento a breve termine. Il possessore è garantito dai beni dell'azienda che non devono sottostare a diritti di credito privilegiati.
Assegno di cui sono state accertate copertura e autenticità, per il quale una banca garantisce l'esborso dietro pagamento di una commissione.
Clausola applicata ai contratti "loan agreements" dagli istituti bancari per evitare che gli effetti di possibili mutamenti dello scenario istituzionale (normative valutarie, fiscali, ecc...), in cui il contratto è stato stipulato, ricadano sulle banche stesse.
Prassi di annullamento di voci contabili non più rappresentative della situazione reale. Esempio classico sono i crediti inesigibili, cancellati grazie all'utilizzo degli appositi fondi di riserva.
Autorizzazione pubblica che permette l'esercizio di una specifica attività economica, come le autorizzazioni di esercizio dell'attività bancaria concesse a una casa madre o alle relative agenzie.
Qualifica rilasciata agli analisti finanziari che abbiano superato la prova di ammissione all'Institute of Chartered Analysts.
Soggetto specializzato in analisi tecnica, in particolare nelle figure che ricorrono nei grafici dei prezzi dei titoli, come trend, canali, supporti e resistenze.
Garanzia prestata su beni mobili, come gioielli, preziosi o autovetture, a fronte di un finanziamento personale.
Tipo di finanziamento ottenibile in periodi di bassi tassi d'interesse, quando la quantità di denaro movimentata dagli istituti di credito cresce sino a intaccare le Excess Reserves (riserve accantonate dalle banche oltre il minimo previsto dai regolamenti).
Ordine di pagamento impartito a una banca da un soggetto che si impegna a mettere a disposizione della banca stessa i fondi necessari, a beneficio di se stesso o di un terzo soggetto.
Depositi bancari che permettono l'emissione di assegni.
Chi è a capo della struttura esecutiva di un'impresa, grazie alla sua appartenenza al consiglio d'amministrazione o della delega ricevuta da quest'ultimo.
Generalmente, la ripetizione continua di operazioni soggette a commissione non giustificate dall'attività del cliente, come la frequente sostituzione di un finanziamento con un altro praticamente dello stesso tipo. Nel campo della gestione dei titoli, l'effettuare molteplici operazioni di compravendita per conto dei clienti, da parte di alcuni intermediari, con il fine di incrementare le commissioni percepite anziché ottimizzare la gestione del portafoglio.
Insieme di nomi di possibili acquirenti dei titoli di nuova emissione, riportato in una lista tenuta dai sottoscrittori.
Adottati in seguito al crollo del 1987, sono depositi elettronici utilizzati nelle principali Borse valori con la funzione di arrestare le contrattazioni di titoli e strumenti derivati nel caso in cui il mercato si muova con velocità eccessiva.
Tipo di diritto su beni mobili o immobili, in cui sono compresi il possesso in sé e il diritto di prelazione su un bene avuto in garanzia.
Nel settore dei finanziamenti, viene definita clean una linea di credito quando il beneficiario ha provveduto a rimborsare in via temporanea il totale del prestito ricevuto. Nelle contrattazioni in titoli un'operazione clean, solitamente di grosse dimensioni, è quella che annulla le posizioni opposte di due soggetti. In contabilità è la dichiarazione del revisore sull'assenza di irregolarità nella tenuta delle scritture contabili esaminate, mentre a livello commerciale significa semplicemente: privo di documenti.
Regime di contrattazione delle valute in cui il rapporto di cambio è stabilito unicamente dalle sole forze di mercato, senza alcuna forma di intervento da parte di autorità pubbliche per guidare l'andamento delle quotazioni. Per esempio, dollaro contro lira o contro marco.
In certi tipi di credito, clausola presente nel contratto che obbliga il beneficiario ad annullare per un certo periodo di tempo l'utilizzo dei fondi a propria disposizione, per poterli successivamente utilizzare una volta completata la revisione della linea di credito.
Chiusura di posizioni opposte di titoli, valute e simili, dove ogni soggetto provvede a regolare la propria posizione, presso la Clearing House (vedi), per la scadenza in questione.
Accordo stipulato da due governi per la compensazione dei pagamenti legati ai reciproci scambi, che presuppone l'apertura di un conto di compensazione in entrambi i Paesi, dove confluiscono i versamenti in moneta nazionale dei rispettivi importatori. Le somme a disposizione sono destinate al pagamento degli esportatori. È anche l'accordo per la compensazione, tra due o più parti, delle rispettive ragioni di credito o di debito.
Il luogo dove i soggetti con opposte posizioni creditorie e debitorie provvedono alla chiusura delle stesse. Per estensione, viene definito stanza di compensazione anche l'organismo, presente nelle Borse valori, preposto alla chiusura delle posizioni aperte in strumenti derivati tramite la consegna fisica o la compensazione con posizioni opposte.
Operazioni che si svolgono negli ultimi minuti di contrattazione di un titolo. È detto prezzo di chiusura l'ultimo prezzo registrato. Nella pratica contabile, il calcolo del saldo di un conto, che parifica le due sezioni che lo costituiscono. Nella gestione di un portafoglio, l'eliminazione di una posizione tramite un'operazione inversa del medesimo ammontare. Nella prassi di emissione di nuovi titoli, le operazioni conclusive di pagamento dei titoli e consegna dei certificati. Estensivamente, la conclusione di un accordo o di un contratto.
Operazione effettuata dall'intermediario, mediante la quale viene liquidata e chiusa una posizione in titoli nel caso il titolare non abbia provveduto ad accogliere le richieste di incremento del margine di garanzia depositato presso il broker.
Società in cui la maggioranza delle azioni è in possesso di pochi soggetti e il rimanente dei titoli non viene scambiato sul mercato.
Fondo di investimento che prevede l'emissione di un preciso numero di azioni, le quali vengono vendute ai partecipanti in relazione alla frazione di capitale di cui sono in possesso.
Genere di locazione finanziaria in cui, alla fine dei periodici pagamenti dei canoni, non è contemplata l'eventualità di riscatto del diritto di proprietà del bene da parte del beneficiario.
Prestito garantito da ipoteca su beni immobili, in cui i beni non possono essere utilizzati come garanzia per ulteriori finanziamenti e dove il rimborso anticipato è sottoposto al benestare dei possessori dei titoli di credito vincolati al prestito.
Società in cui la maggioranza del capitale è in possesso di pochi soggetti, ma che a differenza della Closed Corporation ha un elevato volume di titoli che viene scambiato sul mercato.
Data nella quale il ricavato di un'emissione di notes o bonds viene accreditato all'emittente, e in cui quest'ultimo effettua la consegna dei titoli.
Pratica operativa, nelle contrattazioni in strumenti derivati, che consiste nell'acquistare un future o un'opzione con le stesse caratteristiche di quella già venduta precedentemente, realizzato allo scopo di annullare gli obblighi e gli impegni in essere. L'operazione inversa è detta Closing Sale.
In Borsa l'intervallo di prezzo a cui può essere effettuata una contrattazione, nel corso di una giornata di quotazione.
Figura assimilabile a quella del Lead Manager, di cui condivide parte delle funzioni. Nell'eventualità di rilascio di garanzie la sua quota è seconda solamente a quella del Lead Manager.
Tipo di composizione di due opzioni su tassi di interesse, grazie al quale due soggetti si mettono d'accordo, affinché il tasso d'interesse variabile di un'operazione finanziaria non scenda sotto un minimo "floor" e non salga oltre un massimo "cap", coprendosi ambedue da eventuali oscillazioni eccessive dei tassi d'interesse.
Bene rilasciato in garanzia per obbligazioni finanziarie come prestiti, mutui, finanziamenti, titoli.
Finanziamento che viene concesso dietro la presentazione di beni di garanzia.
Titolo a reddito fisso, tutelato da un portafoglio di Junk Bond (ulteriori titoli di bassa qualità) il cui rimborso a scadenza non può essere garantito data la situazione finanziaria poco sicura dell'emittente. Tipo di investimento che permette di frazionare la qualità dei titoli in portafoglio.
Titolo generalmente emesso da enti pubblici per il quale la garanzia di pagamento è offerta da un portafoglio di mutui ipotecari. Generalmente l'ammontare complessivo dell'emissione viene frazionato in tranche di varia durata e di differenti pagamenti cedolari, per poter soddisfare le esigenze di una tipologia diversificata di investitori.
Atto con cui viene presentato un titolo di credito al debitore per l'esecuzione del pagamento.
Tempo che intercorre tra la presentazione di un titolo di credito per il pagamento e il giorno nel quale i fondi corrispondenti diventano materialmente disponibili.
Tempo di cui necessita mediamente una società per convertire in contante i propri crediti. Si calcola dividendo i crediti commerciali per il fatturato medio giornaliero.
Figura solitamente equiparata al co-lead manager, talvolta una figura in sott'ordine al manager.
Nella pratica contabile, l'unione di due o più aziende in un unico apparato avente un solo sistema di rilevazione contabile. Nel mercato delle option, l'acquisto o la vendita contemporanea di due opzioni con diversa durata o strike price, effettuata per sfruttare positivamente movimenti di mercato ben precisi.
Consolidamento di bilancio in cui si indicano attività, passività e mezzi propri di due o più imprese. Nel Consolidated Financial Statement, invece, i bilanci della casa madre e delle controllate sono aggregati per conti di attività passività e capitale.
Ente creditizio contemplato dalla legislazione americana molto simile, per attività e competenze, alle aziende di credito italiane. È specificatamente autorizzato a compiere operazioni di finanziamento, come a contrarre depositi alla clientela ma, pur offrendo tutta una serie di servizi assimilabili a quelli di una banca al dettaglio, non può investire in titoli.
Imprese che operano sul mercato degli strumenti derivati su materie prime non a fini speculativi, ma per cautelarsi dalle oscillazioni di prezzo in grado di danneggiare il risultato reddituale.
Prestito a breve scadenza (da uno a tre mesi) concesso per coprire esigenze di capitale circolante, cioè di quei fondi che vengono utilizzati per la copertura finanziaria delle usuali operazioni di gestione. Il costo è solitamente indicizzato al Prime Rate.
È un finanziamento a lunga scadenza, anche fino a 40 anni, che utilizza come garanzia ipoteche su immobilizzazioni commerciali.
Strumento negoziabile di mercato monetario, privo di garanzie reali, che viene emesso da imprese di alta qualità, normalmente utilizzato per la copertura del fabbisogno di capitale circolante in durate generalmente incluse tra la settimana e dieci mesi.
In un anno commerciale si ipotizza che ogni mese sia composto da 30 giorni e quindi l'anno abbia una durata fittizia di 360 giorni.
Onere richiesto dall'intermediario per l'esecuzione di un'operazione in titoli. Si può esprimere in valore assoluto o tramite una percentuale sul controvalore dell'operazione.
Commissione che un finanziatore applica al beneficiario per il mantenimento delle condizioni concordate all'apertura di credito concessa.
Autorità pubblica che vigila e regola i mercati statunitensi dei futures.
Prodotti allo stato grezzo trattati sui mercati spot e futures: oro, petrolio, cereali, ecc.
Titolo che viene legato a una o più materie prime, in modo tale che il rendimento del primo sia direttamente vincolato al prezzo delle seconde.
Tasso d'interesse applicato a quelle operazioni di finanziamento che hanno delle materie prime come garanzia.
In una società per azioni, titolo rappresentativo di una frazione di capitale. Chi è in possesso di questa categoria di azioni ha la facoltà di partecipare alle assemblee ed esercitare il diritto di voto, oltre a percepire un dividendo nella misura stabilita dall'assemblea.
Quantitativo di azioni ordinarie corrispondente alle obbligazioni convertibili, ai warrant e alle azioni convertibili che una società ha emesso nel momento in cui saranno ultimate le rispettive conversioni. È utilizzato per definire quanto potrà aumentare il numero delle azioni esistenti a causa delle trasformazioni di questo tipo di strumenti emessi.
È la percentuale rappresentata dalle azioni ordinarie del capitale di una società per azioni.
Saldo minimo che un debitore è obbligato a tenere sul conto di finanziamento ottenuto, per compensare la banca delle spese di mantenimento del suddetto conto.
Presentazione delle offerte per la conclusione di un affare mediante l'invio di un plico sigillato, solitamente utilizzata per la sottoscrizione di titoli. L'emittente comparerà le proposte pervenute, assegnando i titoli alle offerte giudicate più interessanti.
È un prestito sindacato dove le banche che presentano l'offerta per la partecipazione al finanziamento si riservano il diritto di cedere la loro quota, o parte di essa, ad altri soggetti.
In contabilità, pratica che prevede di imputare la totalità dei ricavi originati dalla conclusione di un contratto pluriennale nell'anno in cui questo è stato concluso, ma di imputare le possibili perdite nell'anno in cui sono state accertate o sono in previsione e quindi non sostenute effettivamente.
Piano d'intervento industriale che prende avvio, in una società di estrazione petrolifera o di gas naturale, nel momento in cui viene accertata una consistenza del giacimento tale da assicurare il suo sfruttamento commerciale.
È l'interesse maturato in un primo periodo che, sommato al capitale iniziale, viene successivamente usato come capitale iniziale per un secondo periodo.
Obblighi che il "borrower" deve rispettare per avere la disponibilità dei fondi nel caso di un finanziamento internazionale o di un'emissione di titoli obbligazionari.
Banca che interviene per ragioni fiscali, in un prestito sindacato, in rappresentanza della Agent Bank. Vengono stipulati due contratti separati, uno tra la Conduit Bank e l'utilizzatore dei fondi, un altro tra la Conduit Bank e le banche del sindacato.
Genere di bilancio societario in cui attività, passività e capitale netto sono considerati insieme a quelli delle società controllate, dando vita a un unico documento cumulativo.
Gruppo di società che si uniscono per svolgere un'attività comune. Per esempio di istituzioni finanziarie facenti parte di differenti Paesi che si raggruppano in un consorzio per esercitare attività finanziarie su scala internazionale.
Metodologia d'investimento in titoli, dilazionata nel tempo, secondo la quale si investe una somma fissa di denaro in un titolo, acquistandone in quantità maggiore quando il prezzo è basso e, viceversa, acquistandone in quantità minore quando il prezzo è alto.
Rimborso di un prestito effettuato mediante il pagamento di rate costanti, composte da due differenti quote: quota capitale e quota interessi.
Gestione di portafoglio in cui, attraverso aggiustamenti periodici, si mantiene un rapporto costante tra l'ammontare investito in azioni e quello in titoli.
Genere di finanziamento a breve termine in grado di garantire la copertura delle spese di gestione ordinaria, in cui la restituzione solitamente si effettua tramite l'emissione di un mutuo ipotecario.
È un prestito concesso individualmente per il finanziamento di un'impresa commerciale o per spese correnti.
Tutti quei beni acquistati da individui singoli, o in aggregazione come il nucleo familiare, che non risultano impiegati nella produzione di altri beni produttivi.
Indicatore statistico utilizzato per misurare il tasso d'inflazione dell'economia, che rileva l'andamento dei prezzi di un ampio paniere di beni di consumo.
Garanzia fornita da un soggetto sul titolo di credito di un altro soggetto che è l'obbligato principale e che avrà effetto unicamente in caso di inadempienza da parte di quest'ultimo. È anche l'obbligo che una banca si assume di effettuare una determinata operazione finanziaria, per esempio un finanziamento, nel caso si realizzi la condizione prevista dall'accordo.
Ordine impartito a un intermediario di realizzare una compravendita solo se ne è stata realizzata un'altra anteriormente.
Accordo che lega due o più soggetti e che ha come oggetto lo scambio di prestazioni secondo regole chiare e definite. Per quanto riguarda i futures, è detto contratto l'unità base di contrattazione, le cui caratteristiche sono definite dall'autorità di Borsa.
Il mese in cui si deve consegnare o ricevere il bene oggetto del contratto future. Front months sono i mesi vicini alla data attuale, Back months quelli più lontani.
Il possedere almeno il 50% più uno dei diritti di voto di una società, tale da permettere di esercitare il controllo sull'attività della società in questione. Identico nome viene dato a una minoranza di controllo che, nonostante possegga una percentuale di azioni inferiore al 50%, mantiene ugualmente il controllo sulle attività della società grazie alla frammentazione dell'azionariato.
Prestito accordato da un'istituzione finanziaria garantito da ipoteca. Solitamente si estingue tramite il pagamento periodico di quote d'interesse fisse.
Titolo obbligazionario, a tasso fisso o variabile, privo di garanzie da parte di qualsiasi autorità pubblica.
Avvicinamento progressivo del prezzo di un bene e del prezzo di un contratto future sul medesimo bene con l'approssimarsi della scadenza del contratto, momento in cui i due prezzi dovranno corrispondere. In generale, il progressivo avvicinamento dei rendimenti di due attività differenti, per esempio i titoli di Stato di due diverse nazioni.
In linea generale, sostituire un bene con un altro. Per ciò che riguarda i titoli, può indicare lo scambio tra titoli differenti che grazie a una norma di legge, o dello statuto, possono essere sostituiti uno con l'altro, per esempio un'azione con un'obbligazione. Oppure può significare lo scambio tra un titolo a tasso fisso e uno a tasso variabile, o ancora, la sostituzione fra quote di fondi comuni di investimento aventi caratteristiche differenti.
Differenza tra il prezzo a cui viene trattato un titolo convertibile in azioni e il prezzo dell'azione. Nel caso specifico in cui il premio sia elevato, il prezzo dell'obbligazione convertibile avrà un comportamento più vicino a quello di un titolo a reddito fisso, mentre nel caso in cui il premio sia basso sarà più simile all'andamento delle quotazioni dell'azione.
Quantitativo di azioni ricevibili come risultato della conversione di un titolo obbligazionario convertibile o di un titolo azionario convertibile.
Divisa che, in qualsiasi momento, può essere scambiata con un'altra, in assenza di qualsiasi impedimento di carattere legale.
Sono titoli emessi da una società, che possono essere convertiti in titoli azionari della stessa società o di un'altra. Generalmente sono azioni privilegiate o di risparmio, titoli a reddito fisso o mutui ipotecari a tasso variabile, i quali possono essere convertiti in titoli a tasso fisso in un intervallo di tempo stabilito.
È la variazione della duration (durata finanziaria) di un titolo a reddito fisso al variare del rendimento. In sostanza misura di quanto varia il prezzo di un titolo se i tassi d'interesse variano di un certo ammontare. Se un titolo ha convessità positiva il suo prezzo salirà al diminuire dei tassi più di quanto scenderebbe a una pari variazione positiva dei tassi. Nelle opzioni la convessità è misurata dal Gamma.
Accordo stipulato tra una società e un'istituzione finanziaria in cui quest'ultima fungerà da intermediario per l'emissione di titoli da parte della società e che saranno collocati successivamente presso gli investitori.
Società in cui il capitale sociale è rappresentato da azioni, titoli che si possono trasferire e che quindi limitano le responsabilità dei loro possessori.
In analisi tecnica è la temporanea inversione di tendenza del prezzo di un titolo che si allontana dalla tendenza dominante per un intervallo di tempo più o meno lungo.
Istituzione finanziaria che esplica per un'altra banca un insieme di servizi, tra i quali, per esempio, lo svolgimento delle operazioni di "clearing" in divisa estera, oppure i pagamenti presso altri soggetti non connessi direttamente alla banca.
È il rendimento alternativo che un capitale sarebbe in grado di produrre se fosse impiegato in un altro investimento con condizioni similari di rischiosità. Rappresenta il costo opportunità dell'investimento in atto.
Totale degli oneri prodotti da un investimento, come il pagamento dell'interesse sul capitale, le spese della conservazione del bene, ecc.
È il costo del capitale proveniente da terzi che la banca utilizza per le proprie operazioni. Per esempio gli interessi passivi sui depositi della clientela o l'interesse pagato sui depositi interbancari.
L'ammontare degli esborsi di un'impresa per l'acquisto delle materie prime e la produzione dei prodotti finiti.
Soggetto con il quale si è concluso un affare, una contrattazione di titoli o altro, che ha operato alle medesime condizioni di prezzo ma nel senso inverso.
Quantificazione dell'esposizione di un Paese straniero all'inadempimento delle proprie obbligazioni finanziarie, a causa di una particolare instabilità politica o sociale, oppure di una situazione economica negativa.
Parte di un certificato obbligazionario corrisposta a scadenza regolare al possessore dello stesso. Per esempio, una cedola annuale del 10% sta a significare che il possessore riceverà, al termine di ogni anno, il 10% del valore nominale dell'investimento fatto. COUPON STRIPPING Stripping di una obbligazione Scissione in un titolo obbligazionario tra la parte capitale e la parte cedolare in più flussi di pagamento trasferibili a soggetti diversi.
Clausola presente in un loan agreement, tramite la quale il borrower si impegna, nella durata del prestito, a mantenere certe cifre di bilancio, e certi rapporti specifici tra queste, entro limiti definiti.
Il rapporto fra le riserve per i rischi su crediti e il totale degli impieghi in sofferenza di un ente creditizio. Viene utilizzato per valutare in che termini la banca può sostenere le perdite dei finanziamenti originati dell'esercizio dell'attività di credito.
Scambio tra due strumenti di mercato finanziario o monetario denominati in divise differenti e con un interesse differente, effettuato a una data futura.
È il differenziale di tasso di interesse tra due strumenti finanziari denominati in due divise differenti, valutato al netto del costo della copertura della posizione in data futura.
È la vendita di un contratto di option eseguita unitamente alla creazione di una posizione nel titolo di senso opposto. Può realizzarsi nella vendita di una call option con contestuale acquisto del titolo, oppure nella vendita di una put option associata alla vendita del titolo. Tale strategia viene eseguita per circoscrivere il rischio, teoricamente illimitato, del venditore di opzioni.
In Borsa, rappresenta la vendita del premio contro acquisto in contanti del fisso. Nel caso la copertura sia del 100%, essa è assimilabile a un'operazione di finanziamento.
Perdita subita da un ente che ha concesso un finanziamento nel caso in cui il prestito non venga rimborsato.
Giudizio e analisi sulla idoneità da parte di un soggetto di rimborsare e adempiere alle obbligazioni contratte nel presente e nel passato.
Problema di liquidità che può avere il prenditore alla scadenza di un prestito, cioè nel momento in cui ne deve rimborsare la parte capitale.
Esecuzione di operazioni di finanziamento o di prestito denominate in una certa divisa, controbilanciate da operazioni di senso inverso ma in un'altra valuta.
Clausola presente in un "loan agreement", secondo cui, qualora il prenditore o un suo garante o una società facente parte del suo gruppo, non onorino alla scadenza un impegno nei confronti di terzi, il contratto contenente detta clausola è da considerarsi rescisso, con l'imposizione per il prenditore di rimborsare subito le somme eventualmente percepite.
Copertura dalle oscillazioni di prezzo di un investimento eseguita ricorrendo a strumenti derivati su investimenti differenti da quello in oggetto, ma a esso correlati. Per esempio la copertura su un portafoglio di titoli a reddito fisso eseguita per mezzo di futures su tassi d'interesse denominati in una valuta diversa, ma relativi a titoli dello stesso tipo, come la copertura di una posizione in titoli di Stato in marchi a lunga scadenza effettuata tramite la vendita di futures su titoli di Stato americani a lunga scadenza.
La totalità delle quotazioni in divisa che non vengono eseguite contro il dollaro (per esempio il prezzo del marco espresso in lire).
Investimenti di una società utilizzati nel breve termine, per le esigenze di gestione corrente, tra cui il contante, i crediti commerciali, le riserve di materie prime e di prodotti finiti.
Cedola di un titolo a reddito fisso che è compresa in un range di più o meno mezzo punto percentuale rispetto ai rendimenti di mercato.
Finanziamenti che contrae una società per la gestione corrente. Ne fanno parte i debiti commerciali, gli scoperti di conto corrente, ecc.
Rapporto tra attività e passività correnti, utilizzato per valutare quando un'impresa è in grado di finanziare il proprio fabbisogno a breve termine per mezzo degli incassi provenienti dalla gestione.
Rendimento cedolare ottenuto da un titolo a reddito fisso, calcolato dividendo la cedola corrisposta per il prezzo di acquisto del titolo.
Nell'analisi dei rapporti di bilancio, è il margine prudenziale che viene considerato idoneo, per esempio un determinato livello massimo del rapporto tra indebitamento e mezzi propri. Per i titoli convertibili o redimibili anticipatamente, l'intervallo di tempo che va dall'emissione al momento in cui si può esercitare tali diritti.
Il rendimento minimo accettabile da un investimento di capitale che deve essere attuato.
Titoli azionari aventi la tendenza ad amplificare le oscillazioni del ciclo economico. Questi titoli, nei periodi di espansione, avranno la tendenza a sovraperformare la media di mercato, mentre nei periodi di contrazione dell'attività avranno una tendenza opposta. Titoli aventi queste caratteristiche sono quelli dei settori delle costruzioni, dell'industria e della chimica. olare investimento obbligazionario.
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