Valutazione (rating) di massima solvibilità conferita da società di analisi finanziaria specializzate a emittenti di obbligazioni che offrono al sottoscrittore/acquirente le più elevate garanzie di rimborso alla scadenza del prestito obbligazionario e il regolare pagamento degli interessi periodici.
Per le organizzazioni finanziarie, la capacità di assolvere i propri impegni economici tramite adeguate risorse di reddito.
Definizione data alla quotazione di un titolo quando il prezzo di mercato è superiore al valore nominale.
Pratica contabile che permette di distribuire il costo di un'immobilizzazione in un periodo di tempo più breve di quello abituale, per ottenere vantaggi fiscali.
Clausola contenuta in un'obbligazione (ma anche in una cambiale o in un'ipoteca) in base alla quale, nell'eventualità di inadempienza del debitore, il titolo andrà in scadenza anticipatamente e diventerà esigibile tutta la somma scoperta.
Atto formale con il quale un debitore accetta un effetto a suo carico. Con "banker's acceptance" (accettazione bancaria) si definisce, invece, una tratta emessa su una banca ed accettata. Questo strumento, solitamente emesso a fronte di operazioni di tipo commerciale, può essere scontato sul mercato.
Contratto che sussiste tra due soggetti aventi scambi più o meno frequenti di fondi. Viene definita "saldo del conto" la somma algebrica delle entrate e delle uscite. Nella pratica contabile, il conto è un modo di rappresentare quantitativamente una grandezza, mentre a livello bancario, il conto permette di raffigurare tutti i movimenti di fondi, sia quelli avvenuti per ordine del cliente che quelli effettuati direttamente dalla banca in virtù del contratto sottoscritto.
Documento riportante tutti i movimenti avvenuti su un conto in un certo periodo e gli effetti di ogni singola operazione sul conto medesimo.
Rapporto redatto da una società di revisione dopo aver esaminato tutte le risultanze contabili di un'impresa, contenente le valutazioni e le conclusioni riferite alla correttezza delle pratiche e dei risultati contenuti nei documenti ufficiali.
Denaro tenuto in un conto a vista dovuto ai creditori per forniture comprensive di beni e servizi. Il rapporto tra questa somma e la totalità dei pagamenti da effettuare, viene utilizzato come indice per valutare la correttezza della gestione finanziaria.
Denaro che deve essere ricevuto a breve scadenza dai clienti. Questo denaro costituisce una parte della liquidità a breve termine dell'impresa utilizzata per effettuare pagamenti più o meno immediati.
Vendita di titoli di credito commerciale, o trasmissione degli stessi come garanzia a chi eroga il prestito, per ottenere denaro contante. Utilizzata come forma di finanziamento aziendale a breve termine. La vendita diretta di titoli di credito commerciale viene chiamata Factoring.
Rapporto tra il fatturato rappresentato dai crediti e la giacenza media dei crediti stessi. Questo rapporto, che indica la misura in cui i prodotti sono convertiti in denaro e quante volte i crediti ricevuti sono stati introitati durante l'esercizio, viene utilizzato come indice di valutazione dell'efficienza finanziaria aziendale.
Crediti che, causa il fallimento o l'insolvenza del debitore, non saranno più riscossi o lo saranno in misura inferiore al loro ammontare.
Pratica contabile nella quale i costi e i ricavi vengono assegnati all'esercizio in cui sorgono, senza considerare se ci sono state eventuali movimentazioni di contante. Al contrario il "Cash Basis" (Metodo di cassa) evidenzia i costi e ricavi di competenza dell'esercizio unicamente sulla base della reale movimentazione di fondi.
Titolo a reddito fisso a lungo termine, di tipo CMO (Collaterized Mortgage Obliga-tion), per il quale il pagamento dell'interesse viene effettuato solo nel momento in cui saranno estinti tutti gli altri titoli di tipo CMO che la società aveva precedentemente emesso. Fino a quel momento l'accrual bond è analogo a un titolo che non paga nessuna cedola (Zero Coupon).
È l'interesse maturato ma non ancora riscosso. Viene calcolato su una base di 360 o 365 giorni, moltiplicando la cedola percentuale per il numero di giorni di godimento con decorrenza dall'ultimo stacco. L'acquirente paga il prezzo del titolo più il rateo.
Incremento di prezzo di un titolo a reddito fisso, che quota a Discount, dovuto all'approssimarsi della data di scadenza e non alle variazioni dei rendimenti di mercato.
In finanza aziendale, i profitti non distribuiti come dividendi ma aggiunti ai mezzi propri della società. Nel campo degli investimenti, l'acquisto graduale e diluito nel tempo di azioni del medesimo tipo per evitare incrementi di prezzo.
In analisi tecnica, il range di prezzo in cui gli operatori accumulano le azioni acquistandole.
Indicatore di bilancio. Si ricava dal rapporto tra il totale di cassa, i crediti a breve, i titoli liquidabili immediatamente e il totale delle passività correnti, per determinare la capacità di un'impresa di pagare i propri debiti.
Oro, materie prime agricole, ecc. La contrattazione in beni fisici viene conclusa con la consegna della merce, al prezzo pattuito, alla scadenza del contratto. Molto spesso le posizioni aperte vengono saldate prima della scadenza; in questo caso non avviene la consegna ma solo il regolamento dei differenziali di prezzo.
Tipo di contratto ipotecario, stipulato tra istituto finanziario e acquirente di proprietà immobiliare, che prevede una revisione periodica (in genere semestrale) e predeterminata del tasso di interesse, il quale viene solitamente legato a indici economici come il rendimento dei titoli di Stato o quello medio dei titoli ipotecari. Allo scopo di ridurne la rischiosità nei confronti dell'acquirente, all'incremento del tasso d'interesse viene normalmente fissato un tetto massimo.
Titolo azionario privilegiato che contempla, oltre alla cumulabilità dei dividendi, la distribuzione di somme variabili in rapporto ai tassi di mercato. Questi titoli che non hanno una scadenza, consentono all'emittente di disporne il rimborso anticipato.
Prezzo di riferimento tramite il quale si può calcolare la redditività di un investimento azionario. La variazione correttiva che sarà necessario apportare al prezzo di acquisto sarà legata a fattori quali: la commissione pagata all'intermediario, l'effetto della tassazione, l'effetto della distribuzione di dividendi ed eventuali aumenti di capitale.
Titolo a reddito fisso con remunerazione vincolata alla capacità della società di assolvere i propri impegni di carattere finanziario. Questi titoli, che conferiscono maggior elasticità nella gestione finanziaria, vengono emessi da società che si trovano in condizioni di insolvenza, in sostituzione di titoli obbligazionari che potrebbero non venire rimborsati.
Viene utilizzato per valutare l'adeguatezza del capitale esistente a fronte degli investimenti. Si misura tramite il rapporto fra il capitale corretto e il totale degli investimenti.
Somma di denaro che un soggetto riceve, a titolo di capitale, da un'istituzione finanziaria a valere su un totale che verrà ritirato successivamente.
Operazione finanziaria a breve termine che permette a chi sottoscrive un titolo obbligazionario di concedere un anticipo all'emittente, quando l'emissione non dovesse essere sottoscritta completamente.
L'offerta di scambio di titoli di Stato in circolazione, prima della loro scadenza con titoli di nuova emissione.
Investimenti di una società con attributi di rischio superiori a quelli generalmente accettati nella pratica di valutazione corrente. Per esempio, i crediti in sofferenza.
Due società si definiscono collegate se fanno parte di una stessa società madre, o se una delle due è in possesso di azioni dell'altra, in quantità tale da non consentirne il controllo. Nel caso in cui il pacchetto azionario consenta il controllo, si definisce "parent" la controllante e "subsidiary" la controllata.
Clausola presente nei contratti ipotecari. Estende alle proprietà acquistate in un tempo successivo l'iscrizione dell'ipoteca. In generale, nei casi di prestiti vincolati ad attività presenti nell'azienda, è la clausola che allarga alle merci o ai crediti ricevuti successivamente la garanzia data dal diritto reale.
Metodo che deve essere utilizzato per confrontare il rendimento ottenibile da investimenti sottoposti a discipline fiscali differenti.
Rendimento ottenuto valutando anche l'effetto dell'inflazione, oltre ai flussi di cassa depurati dell'effetto fiscale.
Vendita allo scoperto di titoli già posseduti, ma che non possono essere mobilizzati o dei quali non si vuole cedere la proprietà. I titoli che devono essere consegnati al compratore, devono essere presi a prestito (a riporto) dal venditore.
Pratica operativa utilizzata da banche estere per entrare nel mercato degli Stati Uniti che si avvalgono di banche d'agenzia, che non sono sottoposte alle leggi vigenti tra i vari stati, ma che non possono accettare depositi o concedere prestiti in nome proprio.
Banca nominata da un consorzio di istituzioni creditizie per tutelare gli interessi dello stesso in operazioni comuni. Una banca agente, nel mercato europeo, è quella banca nominata dalle altre facenti parte del sindacato per curare le operazioni amministrative riguardanti l'emissione di titoli obbligazionari.
Documento legale che vincola i partecipanti a un'operazione sindacata di sottoscrizione titoli e che ne regola competenze e responsabilità, nonché la durata e la direzione del sindacato.
Vedi: Association of International Bond Dealers
Titoli che scendono di prezzo vertiginosamente, come se non vi fosse nessun acquirente in grado di rallentarne la discesa a causa di notizie eccezionalmente negative.
Clausola che permette all'emittente di ritirare totalmente l'emissione nel caso non venga sottoscritta integralmente. Nelle contrattazioni in titoli, un ordine che deve essere eseguito integralmente.
La quota di titoli, facenti parte di un'emissione, che viene attribuita a un soggetto che ha aderito alla sottoscrizione. Nelle sottoscrizioni sindacate, rappresenta la quota di titoli emessi che viene consegnata per essere distribuita ai vari componenti del sindacato.
Nella teoria degli investimenti, alfa è il coefficiente che esprime la componente di rendimento ottenibile da un titolo, direttamente legata ad esso e indipendente dal mercato. Il coefficiente Alfa esprime il rendimento di un titolo nel caso specifico in cui il rendimento di mercato sia nullo.
Nelle contrattazioni in titoli, l'ordine operativo che impone all'intermediario di eseguire uno solo dei due ordini trasmessi, dove si realizzino delle particolari condizioni di mercato o di prezzo.
Certificati rappresentativi di titoli azionari esteri quotati nelle Borse valori statunitensi. Permettono ai loro possessori di avvalersi di tutti i diritti dell'azionista, pur non ricevendo materialmente il titolo, in particolare la riscossione di dividendi e l'ottenimento di eventuali capital gains (guadagni in conto capitale).
Per volume di contrattazioni è la seconda Borsa valori statunitense, con sede a New York, in cui vengono scambiati in maggioranza titoli di piccole e medie società.
Prassi di ripartizione del costo di un investimento pluriennale, materiale o immateriale, lungo tutto il periodo di utilizzo, tramite l'imputazione di quote del costo totale del bene ad ognuno degli esercizi in cui lo stesso bene viene utilizzato. Con ammortamento si definisce anche l'estinzione di un debito tramite pagamenti successivi, inclusivi di quota capitale e interessi.
Chi studia le migliori opportunità d'investimento in titoli, in relazione alle condizioni macroeconomiche e micro-economiche della realtà a cui ci si riferisce: dalle prospettive dell'economia a quelle della singola azienda.
Indica l'effetto prodotto sui mercati finanziari o su singoli titoli dalla comunicazione di notizie riguardanti la situazione economica di un Paese, le strategie e gli obiettivi della politica economica, ma anche esiti e previsioni su singole società quotate in Borsa.
Procedimento matematico-statistico per mezzo del quale si riferisce una grandezza all'anno, per esempio un tasso d'interesse, pagabile a cadenza trimestrale.
Bilancio distribuito dalla società a tutti gli azionisti, una volta l'anno, dal quale devono risultare la situazione finanziaria, patrimoniale e reddituale dell'azienda, seguita dai commenti sull'andamento della gestione.
Operazione finanziaria che consente la distribuzione periodica di una somma di denaro fissa o variabile, a partire da un tempo futuro, verso pagamento di un certo prezzo. Secondo le indicazioni del beneficiario, tale somma può essere rapportata a variabili economiche o di mercato.
Esecuzione anticipata di una prestazione finanziaria, come l'anticipare il sostenimento di un costo anche se non vi è stato un reale esborso di denaro o redimere un prestito prima della scadenza stabilita versando la somma di rimborso.
Leggi atte a evitare eventuali situazioni di monopolio o oligopolio industriale che possano nuocere al funzionamento del libero mercato.
L'aumento graduale del valore di un investimento. Nel mercato valutario, l'aumento del valore di una divisa nei confronti di quella di un altro Paese, alla quale non sia legata da rapporti di cambio fissi (in questo caso specifico si parla di "rivalutazione").
Operazione finanziaria che consiste nell'acquistare beni o titoli su una piazza e rivenderli immediatamente su un'altra piazza dove il loro prezzo è più alto, ottenendo un profitto in assenza di rischio. L'arbitraggio riduce le differenze tra i prezzi di uno stesso bene o titolo e quindi aumenta l'efficienza del mercato.
Formazione di picchi di prezzo successivi, ciascuno dei quali è posto a un livello superiore rispetto a quello precedente.
Nel caso di titoli, valute, merci, o altre attività finanziarie, il prezzo, o il tasso, al quale l'operatore è disposto a cedere il bene.
Nel caso di titoli, valute, merci, o altre attività finanziarie, il prezzo, o il tasso, al quale l'operatore (Market Maker) si impegna a vendere il bene.
Ogni bene, tangibile o intangibile, il cui valore si possa rappresentare in unità monetarie: dai crediti alle merci, dai titoli in portafoglio all'avviamento, ecc.
Procedimento di suddivisione delle somme disponibili in un portafoglio unitario, che comprende frazioni variabili dei vari investimenti.
Il rapporto tra le attività nette di un'azienda e uno o più elementi delle passività o dei mezzi propri, come un particolare genere di debito (per esempio quello a lungo termine) o una categoria di azioni. Il rapporto di copertura si calcola sottraendo dal totale degli investimenti quelli intangibili, le passività correnti e quelle privilegiate rispetto al debito in oggetto, e dividendo il risultato ottenuto per il valore del debito (o delle azioni) in relazione al quale si vuole calcolare la copertura.
Finanziamento ottenuto tramite la conversione di particolari categorie d'investimento in denaro contante, grazie all'intervento di titoli rappresentativi dell'attivo in oggetto.
È definito asset play un titolo che viene ritenuto vantaggioso per l'investimento in quanto il valore di mercato non rispecchia la valutazione degli investimenti presenti nell'azienda. Questi titoli possono essere frequentemente oggetto di scalata poichè consentono l'acquisizione di società pagando un prezzo inferiore al loro valore di mercato.
Stima dei requisiti di valore e di liquidabilità delle attività di una banca, tramite l'attribuzione di rating al totale dei titoli e dei crediti detenuti in portafoglio dalla banca stessa.
Cessione definitiva, parziale o totale, delle attività di una banca, per mezzo della cessione dei crediti commerciali o tramite "securitization" (trasformazione in titoli negoziabili garantiti da crediti presenti in azienda).
Scambio effettuato da una banca di un genere di attività con un altro. Per esempio la cessione a una contropartita di crediti commerciali a breve scadenza ricevendo a fronte crediti commerciali a media scadenza, oppure lo scambio di titoli a tasso fisso con titoli a tasso variabile, o ancora la combinazione di un titolo a tasso fisso con uno swap che ne rende variabile la cedola.
Titoli rappresentativi di debito emessi da banche o finanziarie per conto di società che ne assicurano il pagamento attraverso il cash flow conseguente da crediti commerciali o prestiti di varia natura. La trasformazione dei crediti in titoli negoziabili è detta "securitization".
Prestiti ottenuti tramite garanzie reali, solitamente relative a beni situati nell'azienda, come merci, prodotti finiti, ecc. L'Accounts Receivables Financing è la forma più comune di prestito garantito.
Sistema gestionale attuato da istituzioni finanziare con l'obiettivo di individuare le durate finanziarie per classi di attività e passività, gestendone la lunghezza relativa, secondo le condizioni del mercato dei capitali. Così facendo è possibile essere influenzati in misura determinabile a priori dall'evoluzione delle grandezze finanziarie di mercato e proprie dell'impresa.
Trasferimento, ad altro soggetto, del diritto di proprietà di titoli, diritti o interessi di vario genere.Viene definito Assignor colui che trasferisce il diritto, mentre viene definito Assignee chi riceve tale diritto. Per definizione, Assignment è sia il processo di trasferimento del diritto che la firma posta sul titolo in questione.
Associazione composta da circa cinquecento dealers di trenta differenti nazioni, esperti in obbligazioni, il cui fine è quello di discutere le procedure di funzionamento del mercato secondario e le sue relazioni con quello primario (delle emissioni).
Definizione data a un mutuo ipotecario nel caso in cui il contratto contempli la possibilità per il beneficiario del mutuo di trasferire all'acquirente dell'immobile oggetto del diritto reale il contenuto residuo della prestazione. Per esempio, se il mutuo è stato rimborsato per il 50% del valore, il nuovo acquirente subentrerà nel pagamento della quota restante senza che il venditore incorra in sanzioni.
Un titolo viene definito "quotato alla pari" quando il prezzo di mercato è equivalente al valore nominale o al prezzo di emissione.
Espressione usata per indicare l'esposizione al pericolo di una perdita più o meno considerevole da parte di imprese, titoli, crediti o altre attività.
Un titolo è pagabile At Sight se è sufficiente la sua presentazione al debitore per poter ricevere il denaro oggetto della prestazione.
Espressione usata nel linguaggio borsistico per indicare l'ordine dato all'intermediario di eseguire un acquisto o una vendita di titoli durante gli ultimi trenta secondi di contrattazione. Si tratta di un ordine, date le sue peculiarità, per il quale l'intermediario non può garantire l'esecuzione.
Un'opzione si dice "at the money" nel caso in cui il prezzo di mercato del bene oggetto del contratto è uguale al prezzo di esercizio del diritto (il premio è pagato in anticipo). Esercitando l'opzione "at the money", teoricamente, si ha la perdita del premio che equivale, in termini di risultato, all'abbandono a scadenza.
Espressione usata per indicare l'ordine dato all'intermediario di effettuare un acquisto o una vendita di titoli durante i primi secondi di contrattazione degli stessi. Si tratta di un ordine che se non viene eseguito istantaneamente viene automaticamente cancellato.
Metodo di contrattazione di titoli che si basa sul trasferimento degli stessi e sulla formazione del prezzo in maniera da riflettere sempre le caratteristiche di un mercato il più possibile concorrenziale. I mercati borsistici sono solitamente "two sides" (a doppio lato) poiché le offerte di prezzo vengono fatte sia da chi vende che da chi acquista. I mercati per aste dei titoli di Stato sono, al contrario, di tipo unidirezionale, poiché le offerte di prezzo vengono fatte da vari soggetti in relazione a un unico offerente. Lo Stato, secondo il tipo di asta, può assegnare i titoli a chi ha offerto i prezzi più alti esaurendo l'ammontare totale dell'emissione scendendo gradatamente di prezzo.
Analisi e valutazione di tutte le scritture contabili di un'impresa per verificare la corrispondenza delle stesse con l'andamento della gestione aziendale e con i corretti principi di tenuta contabile. Facoltative per alcune imprese, per le società quotate in Borsa la revisione contabile e la certificazione del bilancio risultano obbligatorie.
Nel mercato statunitense, titolo a reddito fisso emesso da un'autorità di governo o da una società che esplica un'attività d'interesse pubblico. Chi emette questi titoli ne assicura il pagamento per mezzo del reddito che ottiene dall'attività finanziata.
Istituzione finanziaria autorizzata a compiere operazioni in cambi.
Il quantitativo di titoli che una società può emettere, secondo quanto convenuto dal proprio statuto, e che può in ogni caso essere modificato per decisione dell'assemblea degli azionisti. Si può esprimere attraverso un unico numero o tramite quantità fisse per ogni categoria di azioni.
Presso alcuni fondi comuni, l'effettuazione di un pagamento periodico da parte degli stessi a favore del partecipante. L'importo viene definito dal valore dei dividendi che il fondo comune ha percepito nel periodo e dai capital gains conseguiti.
Intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui i fondi vengono depositati in un conto corrente e il momento nel quale questi fondi diventano produttori di interesse (valuta).
Il saldo di un conto corrente di fatto disponibile per il cliente. È rappresentato dalla somma presente nel conto alla quale si devono sottrarre i depositi non ancora accreditati.
Rendimento annuo dato da uno strumento finanziario pluriennale, i cui flussi di cassa intermedi vengono reinvestiti dopo il pagamento.
L'acquisto di pacchetti del medesimo titolo in momenti successivi, quando il prezzo dello stesso diminuisce gradatamente, con lo scopo finale di avere un prezzo medio dei titoli inferiore a quello del primo acquisto.
È utilizzata dagli operatori di Borsa per definire i parametri di copertura (Margin) dei singoli conti, e viene stabilita per mezzo del calcolo giornaliero della giacenza e della valutazione dei portafogli di titoli trattati dai clienti (Mark to Market).
La vita media di un prestito obbligazionario è un parametro che serve a valutare adeguatamente il profilo di rischio-rendimento di un particolare investimento obbligazionario.
Tecnica operativa che prevede l'acquisto di quantità variabili di titoli man mano che il prezzo dello stesso sale, con l'obiettivo finale di avere un prezzo medio inferiore a quello di mercato.
Nel gergo borsistico, viene così definito un ordine nel caso in cui il prezzo indicato sia oltre il limite dato dai prezzi bid e offer presenti sul mercato. Il prezzo richiesto per l'acquisto può cioè essere inferiore a quello di mercato, o quello per la vendita superiore a quello esistente: in questo caso l'ordine viene mantenuto per essere eseguito successivamente (a meno che si tratti di un ordine "fill or kill").
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