Procedimento con il quale tutte le operazioni monetarie eseguite nel corso della giornata vengono compensate le une con le altre.
Conto di risparmio che versa un interesse giornaliero partendo dal primo giorno di deposito fino al giorno del ritiro dei fondi.
Oscillazione massima del valore della quotazione di un titolo nel corso di una giornata di contrattazione stabilita dalle autorità di Borsa.
Il giorno in cui va estinto un debito, tramite il pagamento di capitale e interessi.
Il giorno nel quale una data operazione è stata eseguita.
È il giorno dal quale si inizia a calcolare il rateo d'interesse su obbligazioni di nuova emissione.
Per quanto riguarda le operazioni commerciali, il prolungamento della durata di un credito commerciale a breve termine, per esempio da un mese a due mesi. Per quanto riguarda le operazioni bancarie, l'intervallo di tempo che passa tra l'emissione di un finanziamento a tempo determinato e l'istante in cui si estingue l'operazione.
Finanziamento garantito da titoli concesso, nelle prime ore della mattinata, da una banca a un intermediario in titoli. Il broker acquisterà lungo la giornata i titoli che saranno successivamente utilizzati come garanzia.
È un ordine di compravendita di titoli che va effettuato nel corso della giornata di contrattazione, in caso contrario l'ordine va annullato.
Esposizione massima giornaliera al rischio di cambio di un'istituzione finanziaria.
È un titolo azionario sul quale sussistono voci di eventuali scalate da parte di altre società, e che dunque è trattato in un mercato alquanto irrequieto.
Soggetto (o società) che opera in un mercato fornendo quotazioni su beni specifici impegnandosi a onorare le applicazioni da parte delle contropartite. Il dealer opera per conto proprio, possedendo una posizione nel bene trattato.
Banca che opera come un market maker e come sottoscrittore nel mercato dei titoli a reddito fisso, sia di tipo pubblico che societario.
Promessa di pagamento in assenza di qualsiasi garanzia se non il buon nome del beneficiario del prestito. Si intende anche un'obbligazione bond a lunga scadenza, o anche le obbligazioni garantite da beni reali.
Titolo azionario per il quale sono previsti pagamenti di somme fisse o variabili a intervalli stabiliti, in tal modo da renderlo più affine a un titolo obbligazionario, fermo restando che nell'eventualità del rimborso del capitale, il titolo è azionario a tutti gli effetti.
Obbligazione di pagamento che ha un soggetto nei riguardi di un altro soggetto.
In analisi di bilancio, è il rapporto tra le diverse componenti del debito societario e i mezzi propri. Si può calcolare dividendo il totale delle passività per i mezzi propri (nel qual caso si focalizza l'attenzione sulla garanzia offerta dai mezzi propri in caso di liquidazione), oppure dividendo solo l'indebitamento a medio e lungo termine per i mezzi propri (dove si valuta l'impiego eventuale del debito per finanziare gli investimenti), o ancora, dividendo il totale dell'indebitamento a lungo termine e delle azioni privilegiate per i mezzi propri (in quest'ultimo caso si mette a fuoco il rapporto tra i titoli a reddito quasi fisso e i titoli a reddito variabile).
Accordo per mezzo del quale un Paese in via di sviluppo converte il debito che ha nei confronti di altri Paesi o di organizzazioni internazionali tramite un'emissione di titoli a reddito fisso.
È la conversione tra il debito di un Paese in via di sviluppo e titoli azionari di società facenti parte del Paese stesso, che viene eseguita dai governi dei Paesi interessati.
Il massimo ammontare di indebitamento contraibile da un governo, fissato da specifiche leggi di spesa.
Rapporto tra la totalità del debito e quella delle attività.
Titolo rappresentante una somma di denaro, il cui possessore si impegna a restituire entro i termini fissati e a condizioni stabilite in precedenza.
Ammontare di capitale e interesse che viene pagato, solitamente su base annuale, in cambio di un finanziamento, sia che sia un mutuo ipotecario che un titolo obbligazionario.
È il rapporto tra il reddito societario netto e l'ammontare degli oneri provenienti dal debito in oggetto. Si utilizza per stimare l'idoneità di un'azienda nel far fronte ai propri impegni finanziari per mezzo dei ricavi dovuti all'attività operativa.
Obbligazione a basso tasso d'interesse, dove il prezzo corrente sconta la differenza in rapporto al tasso d'interesse di mercato.
Espressione usata nei riguardi di contratti di option con un'evidente differenza fra il prezzo di esercizio dell'opzione e quello corrente dello strumento sottostante. Una call option viene definita "in the money" nel caso il prezzo di esercizio sia inferiore a quello di mercato dello strumento, per una put option abbiamo il caso inverso.
È il mancato rispetto di una delle clausole presenti in un accordo di prestito, come il mancato rimborso di una rata o il mancato pagamento di una cedola.
Condizione di invalidità di un contratto nel caso in cui si verifichi un evento ben specificato. Per ciò che riguarda i mutui ipotecari, questo termine viene usato per indicare il diritto del beneficiario di riscattare il bene ipotecato nel momento in cui il debito è stato rimborsato. Per i finanziamenti aziendali, la prassi seguita da alcune società prevede di non redimere un debito a basso tasso già esistente, ma di soddisfare i flussi di cassa relativi tramite l'emissione di nuovi titoli a basso valore nominale ma alto rendimento, così da sgravare il peso dell'indebitamento di bilancio.
Titolo obbligazionario che non prevede pagamenti cedolari intermedi prima della scadenza. Il pagamento degli interessi, quindi, avviene interamente alla scadenza del titolo. A livello bancario, questo termine indica l'intervallo di tempo che passa tra il momento nel quale vengono versati dei fondi in un conto e quello in cui questi fondi diventano fruttiferi di interesse.
Condizione in cui il totale delle passività oltrepassa la somma dei mezzi propri e degli investimenti, solitamente a causa di perdite di carattere operativo.
Titoli che vengono emessi unitamente a un certificato materiale di supporto, rappresentativo del titolo stesso.
Fenomeno economico in cui i prezzi dei beni e dei servizi hanno la tendenza a diminuire di livello. È il fenomeno inverso rispetto all'inflazione.
Indice statistico che permette di separare la componente di crescita di un aggregato economico dovuta a fattori reali dalla componente dovuta invece a fattori monetari.
È la decisione, assunta dalle autorità di Borsa, di rimandare a un momento sucessivo della giornata l'inizio delle contrattazioni di un titolo, solitamente dovuta a una differenza troppo alta fra la domanda e l'offerta del titolo medesimo.
Eliminazione di una società dal listino di Borsa, seguita dalla sospensione delle relative contrattazioni. Questo provvedimento viene solitamente assunto nel caso in cui non vi siano le condizioni minime richieste per la quotazione dalle autorità di Borsa, per esempio per l'insufficienza di flottante.
Nel settore degli strumenti derivati, è la classe di beni che possono essere oggetto di consegna in adempimento degli obblighi risultanti dalla posizione esistente nello strumento. Per esempio, su un future su titoli di Stato possono essere consegnabili titoli con caratteristiche differenti, ma facenti parte di una classe ben individuata (come i Btp a lunga scadenza).
Consegna di titoli di credito o di altri documenti, unicamente contro pagamento simultaneo della somma da corrispondere.
Il giorno nel quale un contratto future deve essere eseguito. È il giorno in cui il venditore deve consegnare i beni sottostanti al contratto future. Nel mercato dei cambi, il giorno in cui deve avvenire la consegna di un ammontare prefissato in divisa estera a un cambio fissato precedentemente.
Nei contratti di opzione, il fattore numerico che permette di quantificare la variazione di prezzo dell'opzione provocata da una variazione di prezzo unitaria dello strumento sottostante. Per esempio, se un'opzione ha un delta di 0.4 e il prezzo dello strumento sottostante sale di 10 lire, il prezzo dell'opzione salirà di 4 lire. I titoli delta, nel mercato borsistico londinese, sono le azioni di società a piccola capitalizzazione.
Sono depositi in conto corrente, nei quali si può prelevare senza preavviso o pagamento di penali.
Prestito privo di scadenza e rimborsabile in un qualsiasi momento.
A livello bancario, il capitale messo a disposizione dell'ente creditizio sul quale viene corrisposto un interesse. Il deposito può essere anche rappresentato da titoli gestiti da un intermediario di Borsa.
È la remunerazione percentuale fornita da banche o altri tipi di istituzioni finanziarie per il possesso per un determinato periodo di tempo di una somma di denaro.
Titolo a tasso fisso emesso da una banca, solitamente garantito da un'autorità pubblica, con una scadenza inclusa fra i 2 e i 5 anni. Contrariamente ai certificati di deposito, l'interesse viene valutato sulla base di un anno composto da 360 giorni.
Si intende un'istituzione finanziaria che, attraverso il pagamento di una commissione, esegue le operazioni correlate al deposito di titoli appartenenti a un diverso soggetto.
Titolo di credito negoziabile, paragonabile a un'obbligazione, solitamente emesso da una banca, relativo a un prestito lanciato sull'euromercato. È anche un titolo negoziabile, rappresentativo di azioni, emesso sia sui mercati americani (American Dep. Receipt) che su quelli europei (European Dep. Receipt).
Generalmente, il processo di utilizzo progressivo delle immobilizzazioni presenti in un'impresa. In contabilità, processo che permette di ripartire il costo di una immobilizzazione su più esercizi, tramite la destinazione a riserva di una parte del costo attribuita all'esercizio. Nel mercato dei cambi, la perdita di valore di una divisa nei confronti di un'altra con cui è legata mediante rapporti di cambio flessibili.
Quantitativo di un determinato bene che può essere scambiato sul mercato in un periodo di tempo ragionevole senza provocare eccessive oscillazioni di prezzo.
Graduale riduzione dei vincoli legali all'esercizio di una determinata attività, effettuata allo scopo di ottenere una maggior efficienza del mercato.
Deposito creato nel momento in cui un determinato soggetto prende a prestito denaro da una banca, e quindi si vede accreditato il proprio conto corrente sul quale sarà in grado successivamente di trarre assegni, ecc.
Strumento finanziario il cui prezzo e la cui valutazione sono dipendenti dal prezzo di un altro bene, definito strumento sottostante. Le option e i future rientrano in questa categoria di strumenti finanziari.
Termine utilizzato in analisi tecnica che definisce la formazione grafica nella quale i massimi di prezzo, progressivamente segnati da un titolo, sono sempre più bassi.
Postazione operativa di una qualsiasi istituzione finanziaria, dalla quale vengono inviati gli ordini di compravendita su un determinato gruppo di beni di investimento (titoli, materie prime, valute, ecc.).
In un regime di cambi fissi o controllati, la diminuzione di valore di una divisa sia nei confronti di un'altra divisa che di un gruppo di queste.
Nel campo della contrattazione delle spezzature (ammontare di titoli che non sono composti da un numero intero di lotti minimi negoziabili), la modificazione di prezzo rispetto a quello di esecuzione dell'ordine che viene applicata dall'intermediario.
Conseguenza che si determina sul valore degli utili per effetto del teorico esercizio di tutte le opzioni di conversione di titoli, warrant, ecc. in azioni della società.
Obbligazione governativa australiana, espressa in dollari americani di tipo zero coupon, ottenuta separando il titolo dalle sue cedole.
Caso in cui i prezzi di un titolo, per un breve intervallo di tempo, non proseguono l'andamento rialzista, ma scendono in misura più o meno evidente.
È un tipo di intervento statale nell'economia, per esempio l'acquisizione diretta di partecipazioni al capitale di rischio delle società.
Vendita diretta di titoli a investitori istituzionali, generalmente compagnie di assicurazioni vita, interessati a effettuare investimenti a lunga scadenza.
Regime di fluttuazione dei tassi di cambio delle divise in cui le autorità monetarie dei diversi Paesi intervengono per guidare l'andamento delle quotazioni. Il Sistema monetario europeo è un esempio di regime di cambi controllati.
Le società quotate in Borsa hanno l'obbligo di rendere note le notizie e le informazioni che le riguardano, a tutti gli investitori nello stesso istante. Questo istante è definito disclosure.
Procedura di emissione e quotazione dei Buoni del Tesoro, il cui prezzo è più basso del valore nominale che è anche il valore di rimborso. Nel campo dei finanziamenti bancari, il prestito concesso per il valore attuale stimato al tasso di impiego dell'ammontare che dovrà essere rimborsato alla scadenza. Più in generale, la differenza di prezzo tra due titoli paragonabili, come un'azione ordinaria e un'azione di risparmio. Nel settore cambi, la diminuzione di valore che va applicata al cambio spot per poter definire il cambio a termine, dovuto al differenziale negativo dei tassi d'interesse delle due divise. Infine, a livello commerciale, la detrazione dell'interesse anticipato dall'ammontare di un credito commerciale attuata per l'erogazione immediata della somma che sarà disponibile alla scadenza.
Quando un'obbligazione non frutta interessi (Zero Coupon), viene offerta al pubblico a sconto, cioé a un prezzo inferiore al valore nominale e di rimborso.
Valore attuale di un flusso di cassa futuro, misurato mediante l'utilizzo di un tasso d'interesse fissato precedentemente. L'analisi dei flussi di cassa scontati può ricercare un valore del tasso di rendimento che uguaglia il prezzo di un bene ai valori attuali dei flussi di cassa futuri prodotti da quei beni, altrimenti, dato il tasso di rendimento, individuare il prezzo di equilibrio attuale del bene in oggetto.
È il tasso d'interesse applicato alle operazioni di finanziamento al sistema bancario da parte della Banca centrale. Generalmente, è il tasso d'interesse che viene utilizzato per stabilire il valore attuale di un pagamento futuro.
Rendimento di un titolo obbligazionario quotato a sconto ricavato dividendo il discount (cioè la differenza tra il valore facciale e il prezzo) per il valore nominale, e annualizzando il risultato per tenere conto del numero dei giorni che mancano alla scadenza.
Ordine di acquisto o vendita di un titolo che affida all'intermediario la decisione del momento più opportuno e del prezzo a cui eseguire l'operazione.
Diminuizione del livello generale dei prezzi dovuta a un incremento del potere di acquisto della moneta.
Movimentazione di fondi dai depositi bancari verso strumenti di mercato monetario e finanziario con rendimenti nettamente più alti.
Contrazione del capitale utilizzato come investimento oppure impiegato nei processi produttivi.
Insieme di istituzioni finanziarie con l'obiettivo di collocare presso gli investitori, in azione congiunta, una notevole quantità di titoli, solitamente di nuova emissione.
Range di prezzo al cui interno un bene di investimento oscilla per un significativo intervallo di tempo.
Ripartizione del capitale a disposizione in categorie di investimenti diversi, come azioni, obbligazioni, metalli preziosi, o in valute diverse, fatta allo scopo di minimizzare la rischiosità del portafoglio. Per le istituzioni creditizie, la ripartizione degli impieghi in un gruppo abbastanza ampio di beneficiari diversi, tale da minimizzare l'esposizione complessiva alle insolvenze.
Remunerazione corrisposta al possessore di titoli azionari, di solito annualmente per le società italiane e trimestralmente per quelle americane, che può essere pagato in contante, in nuove azioni gratuite o il altro modo. L'ammontare è deciso dall'assemblea degli azionisti e va normalmente a valere sui profitti prodotti della gestione aziendale, oppure va a configurarsi come restituzione di capitale.
Modello utilizzato per la valutazione del prezzo dei titoli azionari, dove il valore attuale dei dividendi futuri è uguale al prezzo massimo pagato da un investitore che vuole ottenere un certo rendimento dal titolo.
Sono quei dividendi dei passati esercizi che non sono stati corrisposti e che sono stati cumulati da parte di chi è in possesso di titoli con le caratteristiche di cumulabilità.
Soggetto, o insieme di soggetti, solitamente di estrazione bancaria, incaricati dalla società di distribuire i dividendi a coloro che ne hanno diritto.
È il rapporto tra l'ammontare dei dividendi che sono stati distribuiti agli azionisti e l'utile d'esercizio. Più questo rapporto è alto, più la società ha raggiunto la maturità di gestione.
Tipo di obbligazione denominata in dollari che viene emessa sul mercato europeo da soggetti che non risiedono negli Stati Uniti, oppure negli Stati Uniti da soggetti stranieri.
Swap di divisa concluso tra un importatore (acquirente della divisa a una determinata scadenza) e un esportatore (che vende la stessa divisa alla stessa scadenza) con l'intermediazione di una banca anch'essa residente che opera da contropartita.
La rappresentazione grafica, in analisi tecnica, in cui il prezzo si avvicina per due volte a un minimo o a un massimo continuando a procedere successivamente in direzione inversa a quella di provenienza.
Procedimento di ammortamento di immobilizzazioni tramite il quale si attribuiscono come costi di esercizio quote di ammortamento che si dimezzano di anno in anno fino a raggiungere la concorrenza del valore di iscrizione in bilancio del bene in oggetto.
È un accordo stipulato tra due Paesi allo scopo di evitare una doppia imposizione.
Prestito del quale non è certa la restituzione totale e che quindi è indicato in bilancio in un conto specifico.
È il più noto indice di Borsa, relativo al New York stock exchange, ed è costituito dai titoli delle 30 maggiori società industriali quotate a Wall Street.
Pagamento in contanti effettuato inizialmente per acquistare un bene, al quale seguirà l'ammontare rimanente in tempi seguenti.
Inversione di tendenza di un mercato o dell'economia, da andamento crescente a decrescente.
La perdita presumibile di prezzo da parte di un titolo conseguente all'andamento negativo dei fattori economici capaci di influenzarne la valutazione.
Flussi finanziari, o di altro genere di beni, erogati da una casa madre in favore di una controllata.
Diminuzione di prezzo di un titolo della minima unità di misura monetaria utilizzata per la quotazione.
È un ordine scritto che viene emesso nei confronti di un soggetto e che lo obbliga a pagare, in un momento futuro, una determinata somma a una terza persona.
Operazione di mercato monetario eseguita da una Banca centrale allo scopo di ridurre la liquidità presente nel sistema finanziario, realizzata tramite di incrementi del tasso d'interesse sui prestiti per i fondi destinati alla riserva obbligatoria, o tramite manovre sulla percentuale della riserva obbligatoria, oppure grazie a operazioni di mercato aperto di vendita di titoli a basso prezzo.
Ordine impartito dal cliente di distrarre parte dei fondi a disposizione su un conto corrente per inviarli a una diversa destinazione. Draw Down indica anche l'apertura di una linea di credito.
Titolo obbligazionario a tasso variabile che viene trasformato in tasso fisso nel momento in cui il tasso di riferimento va al di sotto di un livello fissato precedentemente.
Titolo a reddito fisso per il quale i pagamenti cedolari sono in una determinata divisa, mentre il rimborso finale viene effettuato in una divisa differente.
Data di pagamento di una cambiale o rimborso di un prestito. È anche la data di pagamento degli interessi e di rimborso di capitale a fronte di un prestito obbligazionario.
Vendita sottocosto di beni nazionali nei mercati esteri, allo scopo di ottenere posizioni competitive vantaggiose. Questa pratica viene ritenuta illegale. Sui mercati finanziari, le operazioni di acquisto e vendita di notevoli quantità di titoli eseguite senza considerare gli eventuali effetti sulle quotazioni.
In matematica finanziaria, misura della durata finanziaria di un prestito obbligazionario. Si utilizza nella gestione di un portafoglio per valutare l'effetto di variazioni dei rendimenti di mercato sui prezzi dei titoli. Queste variazioni risultano proporzionali alla duration, poiché titoli più a lungo termine risentono maggiormente delle variazioni dei rendimenti rispetto ai titoli a breve termine.
Genere di asta dove il prezzo viene progressivamente abbassato fino alla comparsa di un compratore. Con questo sistema vengono venduti i Buoni del Tesoro americani (T-bonds)
Genere di titolo azionario a tasso variabile, per il quale il pagamento è determinato ogni sette settimane tramite un processo di asta olandese.
Pratica gestionale di un portafoglio di attività e passività finanziarie dove si considerano i flussi futuri relativi alle variazioni dei tassi di interesse di mercato.
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