È il conto riassuntivo della gestione dove sono riportati analiticamente i risultati raggiunti. È anche il risultato finale, profitto o perdita finale, di una operazione finanziaria.
È la misura utilizzata in economia monetaria per individuare l'impatto della politica monetaria sul tasso d'inflazione di un sistema economico, moltiplicando la massa monetaria esistente per la velocità di circolazione della moneta diviso il valore stimato del Prodotto nazionale lordo.
È il capitale, rappresentato da titoli di partecipazione, azioni o quote, che viene offerto ai soci all'inizio dell'attività di impresa in forma societaria.
È il nome generico che viene dato agli strumenti di debito a breve termine, solitamente rappresentati da un titolo cartaceo.
È l'utile che potrebbe essere ricavato da un'operazione finanziaria, se questa venisse conclusa alle condizioni attuali di mercato. È evidentemente un profitto solo potenziale.
Sistema monetario dove la moneta è rappresentata unicamente da titoli cartacei, non convertibili in alcun bene fisico a prezzi determinati dall'autorità.
È il valore nominale di un titolo
È un titolo a reddito fisso con un prezzo di mercato uguale a quello nominale.
È il valore nominale di un titolo. Questo termine indica pure il cambio ufficiale in vigore tra due valute legate da un rapporto di conversione fissa.
Tipo di operazione finanziaria che lega alla casa madre più società controllate. Tramite la casa madre viene effettuato un finanziamento in valuta garantito da altri finanziamenti con società facenti parte dello stesso gruppo.
Società in possesso di una quota del capitale di un'altra società, in modo da permetterle il controllo dell'attività. La quota posseduta può essere superiore al 50% del capitale azionario, ma in caso di grande frammentazione dell'azionariato è sufficiente una quota inferiore.
È una clausola tramite la quale il debitore attesta che le obbligazioni contratte verso il mutuante, in rapporto al rimborso del prestito e alle garanzie concesse, pongono quest'ultimo in una posizione di parità nei confronti degli altri creditori dello stesso borrower.
Questo termine, nel mercato dei cambi, indica una quotazione reciproca identica rispetto a quella ottenuta dalla controparte, cioè il richiedente iniziale offre la stessa quotazione al soggetto a cui l'aveva chiesta. Lo stesso termine indica il cambio fissato dall'autorità monetaria in regime di cambio controllato.
È il prezzo di un bene legato ai movimenti di prezzo di uno o più beni, che in questo modo non viene determinato in modo autonomo ma dalle oscillazioni di un bene o di un paniere di beni.
È un'obbligazione a tasso fluttuante sottoscritta solo in parte, ma che potrà essere sottoscritta completamente in un momento successivo, ad opzione dell'emittente.
Finanziamento effettuato da un gruppo di istituti di credito nei confronti di un unico soggetto. Le banche interessate nominano solitamente un capofila che eroga materialmente il finanziamento, il cui ricavato viene successivamente diviso tra le banche interessate, per quote di partecipazione.
È l'eccesso di prezzo di un titolo, sul valore considerato adeguato, che un investitore è disposto a pagare valutando la particolare qualità del titolo in oggetto. È anche l'eccesso di prezzo dovuto a un atteggiamento di attesa pagato per acquistare un titolo il cui prezzo è in crescita.
Intervallo di tempo necessario perché un investimento di capitale sia in grado di produrre risultati reddituali tali da compensare il suo costo. Questo intervallo viene solitamente calcolato dividendo l'esborso iniziale per il flusso annuo di rientro.
Rappresenta la riduzione dell'ammontare esistente dei finanziamenti aziendali. Questo decremento è ottenuto per esempio mediante l'emissione di nuovi titoli a fronte di un'emissione in scadenza per un valore inferiore.
È un ente creditizio autorizzato a eseguire i pagamenti di cedole, dividendi e rimborsi di capitale per conto delle società interessate.
Clausola presente in un contratto di mutuo ipotecario a tasso variabile, la quale prevede che gli incrementi di prezzo tra un pagamento e il seguente siano al massimo uguali a una percentuale del pagamento precedente. Questa clausola è in grado di proteggere il soggetto finanziato dal dover sostenere oneri ingenti, non prevedibili all'inizio.
È la data in cui i membri di un consorzio di emissione sono tenuti a versare il corrispettivo della loro quota al lead manager. È anche la data di pagamento degli interessi e la data di rimborso di un prestito. Infine, indica la data in cui deve avvenire un regolamento di una transazione sul mercato secondario.
È l'ordine dato dal cliente alla banca, attraverso il quale si chiede il pagamento di una somma a favore di un altro soggetto. Bonifico bancario.
È il documento dove sono riportati i pagamenti che un debitore deve ancora effettuare a fronte di un finanziamento ottenuto precedentemente, suddivisi per capitale e interessi, il valore attuale degli stessi e la somma ulteriore a conguaglio che il soggetto deve versare in caso di rimborso anticipato del finanziamento.
È la frazione dell'utile di esercizio distribuita, come dividendi, dalla società agli azionisti. Si calcola dividendo il totale dei dividendi per il totale degli utili.
È un fondo comune d'investimento creato per la gestione delle risorse accantonate dai soggetti nel corso della vita lavorativa, e per l'offerta di pagamenti periodici al termine della fase di gestione.
È l'ammontare totale del debito emesso da un'autorità pubblica diviso per il numero di soggetti sottoposti ad essa.
È l'ordine impartito a un intermediario di acquistare o vendere un certo quantitativo di titoli solo nel momento in cui, lungo una giornata di contrattazione, sia stato trattato un numero minimo di unità del bene in oggetto.
È la registrazione definitiva ed efficace del nome del soggetto che ha il diritto di prelazione sul bene offerto. Nelle ipoteche, per esempio, deve passare un termine dopo l'iscrizione nei registri immobiliari, prima che la stessa sia pienamente efficace.
È una forma di sottoscrizione di quote di fondi comuni che prevede dei pagamenti periodici, e la possibilità di richiedere il rimborso delle quote maturate, dopo un determinato periodo di tempo.
È una forma di finanziamento utilizzabile da un qualsiasi soggetto, per esigenze proprie o della propria famiglia.
Nel caso di esecuzione di contratti future, la materia prima effettivamente consegnata.
È un titolo obbligazionario avente una cedola elevata nei confronti dei rendimenti di mercato, e che viene a trovarsi vicino alla data in cui l'emittente ha la possibilità di richiedere il rimborso anticipato.
È utilizzato per esprimere differenziali di prezzo, e rappresenta un centesimo di 1% del valore facciale.
Si riferisce, in gergo, al processo di emissione, sottoscrizione e collocamento di nuovi titoli, specificatamente al periodo di tempo concesso agli investitori pubblici per decidere se partecipare alla sottoscrizione.
Collocare sul mercato primario, vendere titoli ai sottoscrittori.
Investitore che acquista titoli di nuova emissione sul mercato primario, o intermediario professionale che acquista a sconto titoli di nuova emissione sul mercato primario con il proposito di collocarli a sua volta.
È il rapporto che indica quale percentuale dell'ammontare totale di una emissione di titoli di Stato già sottoscritti è stato acquistato dagli investitori finali.
Banca o altro tipo di istituzione, che si occupa del collocamento di titoli di nuova emissione.
Vedi: Prospectus memorandum
Capacità di collocamento di titoli presso i propri clienti, società affiliate, banche corrispondenti, ecc.
Limite di fido, credito, scoperto di cassa, rischio, ecc
È un genere di swap di tasso d'interesse dove una delle controparti riceve un pagamento variabile legato al Libor, di solito semestrale, e paga un tasso d'interesse fisso ricavato aggiungendo uno spread al rendimento di una particolare categoria di titoli di Stato.
È l'offerta di beni titoli, immobili, ecc. fatta allo scopo di ottenere un finanziamento da parte di un ente creditizio. La banca ottiene un diritto di prelazione sui beni, e nell'eventualità di insolvenza, procede alla vendita giudiziale dei beni e a soddisfare il proprio credito sul ricavo.
Procedimento attraverso il quale un'azienda trattiene gli utili conseguiti nel patrimonio, invece di distribuirli ai soci, ottenedo in questo modo un elevato autofinanziamento.
È il segno utilizzato nelle quotazioni dei titoli di Stato americani per indicare che il prezzo è espresso in sessantaquattresimi, piuttosto che in trentaduesimi. Lo stesso segno, nelle quotazioni dei titoli azionari, evidenzia il fatto che l'ultima transazione è avvenuta a un prezzo più alto rispetto al prezzo della transazione antecedente.
Indica che il prezzo di un titolo quotato correntemente è superiore a quello dell'ultima transazione.
Per ciò che riguarda le quotazioni di titoli azionari americani equivale a un dollaro, per i titoli a reddito fisso equivale invece all'1% del valore nominale, mentre il Basis Point vale un centesimo di un punto percentuale. Nei contratti future, il punto è la più piccola differenza possibile tra due quotazioni, ed è chiamata anche tick.
In analisi tecnica, la forma grafica dove le variazioni del prezzo di un bene d'investimento sono riportate sulla carta tramite punti e croci in successione, secondo l'ampiezza della differenza di prezzo e della direzione del movimento.
È un gruppo omogeneo di titoli di credito che offerto in garanzia può essere usato per ottenere finanziamenti. Pool indica pure il complesso delle fonti di fondi che possono essere impiegate per finanziare un investimento aziendale, come emissione di azioni privilegiate e al tempo stesso di obbligazioni.
Conto acceso presso la casa madre di un Gruppo, solitamente multinazionale, dove vengono fatti affluire ogni giorno i saldi dei conti delle varie aziende del Gruppo stesso.
Metodologia di realizzazione del bilancio originato dalla fusione di due società, che consiste nel sommare le diverse classi di attività e di passività delle due aziende. In questo modo non viene evidenziato nel bilancio finale l'eventuale sovraprezzo pagato per l'avviamento della società acquisita.
È un genere di mutuo ipotecario che permette al beneficiario di trasferire l'ammontare rimanente del finanziamento, alle medesime condizioni di scadenze e tasso d'interesse, su un immobile differente, in caso di vendita della prima abitazione e riacquisto contemporaneo di una seconda casa.
È la composizione di investimenti in beni diversi riferibile ad un soggetto singolo, e può comprendere titoli azionari o obbligazionari, strumenti derivati su materie prime, ecc.
È il coefficiente beta attribuibile a un portafoglio, che indica il rendimento che ci si può attendere dal portafoglio dato un certo rendimento del mercato. I portafogli aventi coefficiente beta superiore a uno sono considerati di tipo aggressivo, quelli inferiori a uno di tipo difensivo.
È il soggetto che decide come allocare il capitale a disposizione tra i vari beni di investimento presenti sul mercato, allo scopo di soddisfare le esigenze di rischiosità e di rendimento del portafoglio.
È una teoria di carattere finanziario che permette la determinazione analitica dell'allocazione efficiente del capitale disponibile, tra le varie catregorie di beni, in modo da ottenere un determinato rapporto desiderato tra rischiosità e rendimento del portafoglio.
La globalità degli investimenti che un soggetto ha effettuato utilizzando il capitale a disposizione. Può essere aperta se le oscillazioni di prezzo dei beni provocano variazioni nella valutazione del portafoglio, oppure coperta (flat) se gli incrementi di valore di alcune componenti del portafoglio sono identiche ai decrementi di valore di altre, per cui le oscillazioni di prezzo non provocano variazioni nel patrimonio.
Per quanto riguarda il campo degli investimenti in strumenti derivati, il position limit è il numero massimo di contratti di una stessa categoria, option o future su un determinato bene sottostante, che possono essere in possesso di un unico soggetto. Il limite può variare da Borsa a Borsa e da prodotto a prodotto.
È un operatore in beni d'investimento, azioni, derivati, valute, ecc. che mantiene la posizione aperta per un periodo di tempo alquanto lungo, allo scopo di beneficiare dei movimenti di prezzo che avvengono in un intervallo di tempo di sei e dodici mesi.
È la situazione in cui il costo che bisogna sostenere per effettuare un investimento, è minore del ricavato ottenuto dallo stesso investimento.
È la situazione in cui un portafoglio di attività e passività sensibili ai tassi d'interesse, è strutturato in maniera tale da avere un più alto numero di attività che scadono in un determinato periodo rispetto alle passività passività.
Condizione del mercato in cui i rendimenti degli strumenti finanziari a lunga scadenza sono maggiori di quelli degli strumenti a breve scadenza. Ovviamente la curva che unisce tali punti avrà un andamento crescente.
Percentuale del valore nominale di una nuova emissione di titoli percepita una tantum dai lead manager per l'organizzazione dell'operazione.
Diritto secondo il quale al possessore di titoli azionari devono essere offerti titoli di nuova emissione dello stesso genere, proporzionalmente al numero di titoli posseduti. Questa regola viene applicata in particolare negli aumenti di capitale, e garantisce agli azionisti la possibilità di mantenere inalterati i rapporti di possesso delle quote di capitale avente diritto di voto. PREFERRED DIVIDEND COVERAGE Copertura dei dividendi privilegiati È un rapporto di bilancio in grado di indicare in che misura l'ammontare dovuto ai possessori di azioni privilegiate è coperto dal risultato reddituale. Si calcola dividendo l'utile di esercizio, al netto delle imposte e degli oneri per interessi, per l'ammontare totale dei dividendi dovuti agli azionisti.
È un titolo azionario, di cui esistono svariate categorie, privilegiato rispetto a quello ordinario per la distribuzione dei dividendi e per il rimborso del capitale, ma senza il diritto di voto nelle assemblee ordinarie. L'ammontare dei dividendi di spettanza è generalmente espresso attraverso la percentuale del valore nominale del titolo.
È il rapporto attraverso il quale è indicata la frazione della capitalizzazione di una società rappresentata da azioni privilegiate, e si calcola dividendo l'ammontare nominale delle azioni privilegiate esistenti per il totale della capitalizzazione, che è data dai mezzi propri più i prestiti obbligazionari eventualmente emessi.
Documento simile al Prospectus Memorandum, tuttavia mancante di alcuni dati essenziali, da comunicare all'ultimo momento, e soggetto a revisione.
In generale indica una differenza di prezzo tra due beni tra loro comparabili. Nei contratti di option è il prezzo che viene pagato dall'acquirente di un contratto. Nel mercato dei cambi è la differenza, se positiva, tra il cambio a termine e quello spot di una divisa. Nei contratti assicurativi è la somma pagata dal soggetto assicurato per garantirsi la copertura dai rischi previsti dalla polizza.
È un titolo obbligazionario avente prezzo di mercato superiore al valore di rimborso.
È il risultato reddituale che il venditore di un contratto di option riesce a ottenere se il diritto non viene esercitato.
È la differenza esistente tra il prezzo di un titolo obbligazionario convertibile in azioni e il prezzo di mercato di un titolo dello stesso emittente, con le stesse caratteristiche ma senza il diritto di convertibilità.
È il pagamento anticipato, rispetto alla data di scadenza, di un'obbligazione finanziaria.
È la somma di denaro che, in condizioni di equità, può essere scambiata nel momento attuale con una somma che sarà disponibile in futuro. Rappresenta quel capitale che dopo un certo intervallo di tempo e sulla base di un tasso d'interesse si sarà accresciuto fino a essere uguale alla somma presa in considerazione.
Sono gli utili conseguiti da un'impresa prima della deduzione delle tasse e delle imposte dovute.
È il rendimento originato da un'investimento finanziario calcolato utilizzando il risultato ricavato prima della deduzione dell'imposizione fiscale.
È la differenza tra il prezzo di chiusura di un titolo e quello di chiusura del giorno precedente.
È il rapporto che indica il numero di volte che il prezzo di un titolo azionario copre gli utili conseguiti (o che lo saranno) da una società.
Genere di mutuo ipotecario il cui tasso d'interesse è fisso per tutto il periodo, mentre il montante residuo dell'operazione è aumentato sulla base dell'andamento di un indice dei prezzi, come per esempio l'inflazione.
È la differenza tra prezzo massimo e minimo fatti segnare dalle quotazioni di un titolo in un certo periodo di tempo.
Tecnica operativa, nel mercato delle option, dove un operatore acquista allo stesso tempo due contratti con le stesse caratteristiche ma con due prezzi di esercizio differenti.
È un indice statistico utilizzato generalmente per descrivere gli andamenti dei mercati azionari, dove i titoli che rientrano nella composizione dell'indice danno origine a variazioni nello stesso in proporzione al loro prezzo. In questo caso i titoli con i prezzi più alti saranno proporzionalmente più influenti nella determinazione dei movimenti dell'indice.
Indica quel numero ristretto di operatori in grado di effettuare operazioni di compravendita di titoli di Stato con l'autorità monetaria centrale, e che si impegnano a fornire quotazioni per gli stessi titoli sul mercato
È il mercato dove si incontrano emittenti a titoli e soggetti interessati alla sottoscrizione e all'acquisto. Si differenzia dal mercato secondario, dove le operazioni di compravendita avvengono su titoli che sono già in circolazione.
Sono le riserve bancarie che non si possono usare per soddisfare le richieste della clientela. Ne fanno parte il contante in cassa, gli assegni non ancora riscossi e le riserve obbligatorie detenute presso la Banca centrale.
Un lead manager che garantisce una nuova emissione nella sua totalità, prima ancora di averla lanciata, o di aver invitato altri subunderwriters a partecipare. Nella misura in cui questi parteciperanno, diminuirà l'impegno del primary underwriter, impegno che da quel momento per la parte residua si chiamerà "secondary underwriting commitment".
È una carta commerciale di qualità tale da poter essere compresa nei portafogli di investimento fiduciari, e che viene quindi detta Investment Grade.
È il tasso di interesse sui finanziamenti a breve termine che viene concesso ai clienti di prima qualità, da una banca. Questo tasso viene anche utilizzato come base di riferimento per la concessione di prestiti ai clienti il cui grado di affidabilità non sia particolarmente alto.
È un fondo d'investimento che acquista quote di finanziamenti commerciali dalle banche, retribuendo i possessori delle quote del fondo attraverso dei pagamenti d'interesse effettuati sui finanziamenti.
Mandante o persona che agisce in nome e per conto proprio in una transazione, anche in qualità di dealer o di market maker. È anche il valore capitale, cioè l'importo di un credito o di un debito esclusi gli interessi.
È il valore facciale di un titolo obbligazionario che dovrà essere rimborsato alla scadenza del prestito, non considerando la cedola che può essere pagata nello stesso momento.
Banca che coordina le attività di un gruppo di paying agents.
È un soggetto in possesso di un numero rilevante di azioni aventi diritto di voto (non necessariamente la maggioranza del capitale), che è perciò in grado di influenzare l'andamento gestionale della società.
Garanzia prestata in anticipo rispetto ad altre garanzie aventi per oggetto il medesimo bene, il cui diritto di credito avrà la precedenza su quelli successivi in caso di liquidazione del patrimonio del soggetto debitore insolvente.
Ordine secondo il quale vengono soddisfatte le obbligazioni finanziarie che è fallito, il cui patrimonio è stato messo in liquidazione. I primi a essere soddisfatti saranno i creditori in possesso di titoli di privilegio, e a seguire tutti gli altri secondo il grado di garanzia offerto dai singoli titoli di credito.
È l'offerta di servizi bancari a soggetti particolarmente facoltosi, come la consulenza fiscale, la concessione di particolari finanziamenti, ecc.
È il valore complessivo di un'azienda che si ottiene valutando ciascuna delle divisioni come se fossero entità singole, dotate di un titolo azionario indipendente.
Titoli di nuova emissione collocati presso un numero limitato di investitori istituzionali. Non sempre questi titoli sono poi quotati in una Borsa.
Detto anche wholesale price index, è l'indice dei prezzi all'ingrosso, in grado di misurare le variazioni di prezzo nel corso del tempo, in un paniere di beni che vengono utilizzati solitamente nei processi produttivi.
È la differenza tra il ricavato della vendita di un bene o di un servizio e il costo necessario per la sua produzione. Nel campo degli investimenti in titoli, è la differenza tra il prezzo ottenuto dalla vendita e il prezzo pagato per l'acquisto del titolo
È il settore di un'impresa responsabile della produzione di profitto, in grado quindi di rilevare i costi e i ricavi di propria competenza.
Piano aziendale che contempla la possibilità di distribuzione, tra i dipendenti, di una quota prefissata dei profitti conseguiti nell'esercizio.
È un'operazione di chiusura di una posizione in titoli, eseguita nel breve termine, dovuta a un rialzo dei prezzi dei titoli, e che perciò può provocare una correzione temporanea al ribasso dei prezzi.
È un bilancio avente poste fittizie redatto per analizzare gli eventuali effetti di un'operazione di fusione o incorporazione di un'altra società.
Sistema di tipo elettronico che lascia all'elaboratore elettronico la decisione di quali operazioni effettuare sul mercato, allo scopo di massimizzare i risultati.
È un sistema fiscale, secondo il quale ai soggetti con redditi più elevati vengono imposte aliquote fiscali proporzionalmente più elevate.
È un titolo rappresentativo di una promessa di pagamento fatta da un soggetto. Si tratta di un titolo trasferibile, usato spesso per la concessione di finanziamenti commerciali.
Garanzia di vendere a un investitore un certo quantitativo di titoli di nuova emissione. Protection è data generalmente dal lead manager ai membri del consorzio di emissione, i quali, a loro volta, la possono estendere ai loro clienti.
Documento stilato dal lead manager di un sindacato di emissione, con il quale è annunciato il lancio di un prestito o di nuove azioni, contenente tutte le indicazioni utili sulla società emittente, l'uso che esse intende fare dei mezzi raccolti e le condizioni dell'operazione.
Indica il soggetto che può agire in nome e per conto di un altro. In senso tecnico, il termine è sinonimo di un indicatore statistico che descrive il comportamento di un aggregato economico. Un indice di Borsa è il proxy dell'andamento del mercato azionario, perché coglie le variazioni nel livello dei prezzi di un certo paniere di titoli, che approssima l'andamento del mercato in generale.
È la prassi attraverso la quale una società tenta di acquisire il controllo di un'altra raccogliendo dagli azionisti esistenti il numero di deleghe necessario per avere in assemblea la maggioranza dei diritti di voto.
Offerta al pubblico di titoli di nuova emissione, titoli che saranno quotati successivamente in Borsa. È il contrario di Private placement.
È il prezzo a cui vengono offerti al pubblico degli investitori, i titoli di nuova emissione, da parte delle banche di investimento che li avevano sottoscritti.
La proprietà e l'esercizio, da parte di autorità pubbliche, di imprese il cui fine primario è di offrire beni e servizi di utilità pubblica ai cittadini.
È una società il cui azionariato è così frazionato da non permettere a nessun soggetto di avere un controllo dominante sulla gestione della società.
Prassi contabile di consolidamento dell'acquisizione mediante fusione di una società in cui attività e passività della società acquisita sono fuse nel bilancio al loro valore di mercato. La differenza tra questo valore e quello pagato per l'acquisizione è indicata dal valore dell'avviamento.
Banca incaricata dal borrower di effettuare sul mercato l'acquisto delle obbligazioni a suo tempo emesse, secondo un piano di ammortamento stabilito e utilizzando i mezzi liquidi accantonati in un apposito fondo precostituito dallo stesso debitore.
È una clausola eventualmente presente tra le modalità di gestione di un prestito obbligazionario o di azioni convertibili, la quale sancisce che l'emittente debba fare il massimo sforzo per riacquistare periodicamente una quota di titoli in essere, solitamente a un prezzo non superiore al valore nominale.
Prassi di acquisto di un bene immobile, solitamente terreni da ristrutturare, dove l'acquirente non effettua pagamenti in contante ma iscrive un'ipoteca sul bene per il valore totale, a favore del venditore.
Ordine dato all'intermediario di acquistare sul mercato un certo quantitativo di beni di investimento a condizioni prefissate.
Teoria economica sulla determinazione dei tassi di cambio, secondo cui il prezzo di due panieri costituiti da beni uguali in due diverse nazioni, espresso nella stessa valuta, deve essere identico. Una volta a conoscenza dei prezzi dei due panieri, in base a questa teoria, è possibile determinare il raporto di cambio di equilibrio implicito, nella struttura dei prezzi dei due Paesi.
Contratto di opzione che conferisce all'acquirente il diritto di vendere una determinata quantità di beni di investimento, al prezzo stabilito nel momento dell'acquisto del contratto, e non oltre una certa data.
È la prassi di esercizio di un'opzione put, tramite la quale l'acquirente impone al venditore dell'opzione di versare il controvalore dei titoli, che gli verranno consegnati al prezzo stabilito nel contratto, indipendentemente dalle condizioni attuali del mercato.
Metodologia d'incremento della posizione di un soggetto, in titoli, ecc. tramite l'uso di finanziamenti a circolo chiuso, come l'ottenimento di finanziamenti presentando in garanzia crediti ottenuti presso altre istituzioni.
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