A livello di decisioni di carattere gestionale, il termine gap è riferito alla quantità in difetto di un certo fattore, per esempio un gap nel finanziamento di un determinato progetto rappresenta la somma che deve ancora rendersi disponibile per finanziare lo stesso. In analisi tecnica il gap si realizza nel grafico di un titolo nel momento in cui l'intervallo tra prezzo massimo e minimo di quotazione in una giornata è minore o superiore allo stesso intervallo di prezzo del giorno seguente, lasciando quindi un intervallo di prezzi dove non vi sono state quotazioni effettive.
Per ciò che riguarda la gestione delle istituzioni finanziarie, quelle operazioni che portano a scegliere e a modificare il gap esistente tra attività e passività sensibili ai tassi d'interesse. Secondo le condizioni di mercato e le previsioni effettuate vi è una politica di asset lialbility management, con lo scopo di massimizzare i risultati gestionali del periodo.
Il non conferire alle attività e alle passività, il cui valore è sensibile ai tassi d'interesse, la stessa scadenza (o duration). La conseguenza istantanea è che ogni movimento dei rendimenti di mercato provoca una variazione nella valutazione complessiva del totale delle attività e delle passività. In questo modo si cerca di ottimizzare la gestione delle stesse sulla base del comportamento del mercato dei tassi d'interesse.
Prassi operativa che prevede d'acquistare un numero di titoli sufficiente a spingere il prezzo fino al punto dove sono presenti ordini di stop di vendita, e che perciò faranno scendere lo stesso fino ad un altro livello inferiore dove vi saranno altri stop, e così via. In questo modo si crea l'opportunità di approfittare di tutte le oscillazioni del titolo.
Cfr. leverage - Il gearing è il rapporto fra la quotazione del sottostante e la quotazionedel warrant (nel caso di warrant con rapporto di concambio 1:1 cioè 1warrant=1 azione).Quindi un warrant che ha un gearing superiore rispetto ad un altro (a parità di scadenza) in generale ha delle performances migliori in caso di salita del sottostante.Praticamente il gearing è un misuratore dell'effetto leva di cui può beneficiare un warrant.
Conto tenuto da un intermediario in titoli che utilizza margini per svolgere operazioni per conto del cliente.
Accordo mediante il quale stati membri del Fondo monetario internazionale rilasciano un finanziamento allo stesso nella valuta del proprio Paese, che verrà successivamente utilizzato per le operazioni del Fondo stesso.
Titolo obbligazionario che viene emesso da un'autorità pubblica garantito dalla totalità del patrimonio e dalla solvibilità dell'emittente, e non unicamente dai ricavi prodotti in futuro dal finanziamento sottostante.
Norme e consuetudini in grado di definire le regole contabili conformi alla pratica e con ciò che è solitamente richiesto da parte degli organismi di controllo della contabilità.
I gilt sono titoli di Stato emessi nel Regno Unito, che per la loro notoria solidità hanno prestato il nome a una serie di titoli che hanno dato prova di essere in grado di remunerare l'investitore (azionista o possessore di obbligazioni) tramite il reddito prodotto dalla società emittente. Gilt è un sinonimo di Blue Chip.
Per ciò che riguarda i tassi d'interesse, vendita di un'obbligazione con un determinato tasso per acquistarne un'altra con un tasso inferiore. Per ciò che riguarda il nome della controparte, comunicazione fatta al venditore da un broker sul nome del compratore, rendendo possibile la consegna dei titoli e il perfezionamento del contratto.
Emissione obbligazionaria lanciata contemporaneamente sulle principali piazze finanziarie internazionali.
A livello generale, il fenomeno per cui una banca copre attraverso la propria attività e quella della rete di filiali tutti i mercati e tutte le esigenze della propria clientela. In senso stretto, riunione in una banca di tutte le attività di carattere creditizio e parabancario, che diventa in tal modo successivamente banca universale, banca supermarket, banca bazar.
Il reparto operativo della Federal Reserve che si interessa delle operazioni di mercato aperto sui titoli di Stato esegue un go around nel momento in cui interpella i market makers per avere quotazioni operative di titoli, sulle quali può successivamente applicare e concludere le compravendite desiderate.
È un fondo comune d'investimento che investe in titoli che presentano un'alta rischiosità ma teoricamente in grado di offrire rendimenti altrettanto elevati.
Operazione non consentita dalle regole dove un intermediario in titoli svolge un operazione prima per il proprio conto e solo in seguito per il cliente, allo scopo di incamerare un differenziale di prezzo.
Operazione eseguita da un dealer in cui i titoli che vengono acquistati sono subito venduti a un investitore, e che quindi effettua solo un'intermediazione, guadagnando dalla differenza tra i due prezzi.
Valutazione di un'impresa che tiene conto oltre che del valore dei mezzi propri anche del contributo fornito dall'essere funzionante e produttiva, con mercati di approvvigionamento e di sbocco già aperti. Viene chiamato avviamento (goodwill) la differenza fra i due valori.
È l'acquisto di un titolo effettuato nella previsione che lo stesso salga di prezzo, ed è quindi una posizione rialzista.
È il passaggio di una società da pubblica (in possesso di un soggetto economico pubblico o di una moltitudine di azionisti) a privata, effettuato solitamente attraverso il collocamento di azioni presso investitori privati o attraverso il riacquisto di titoli da parte della stessa società. Il fine può anche essere quello di diminuire il flottante per evitare scalate ostili.
È l'offerta effettuata da una società indirizzata verso il grande pubblico. Questo tipo di operazione permette di diffondere maggiormente l'azionariato e di introitare fondi.
Indica l'apertura di una posizione al ribasso, dove l'operatore vende un titolo allo scoperto, cioè senza esserne in possesso, in previsione di riacquistarlo in un altro momento a un prezzo inferiore, guadagnando la differenza.
Titolo obbligazionario che viene emesso solitamente da imprese che estraggono oro, che offrono le loro riserve a garanzia dell'adempimento dei pagamenti previsti dal prestito. Il livello dei pagamenti periodici è comunemente indicizzato al livello del prezzo dell'oro.
Nei mercati di Londra, Parigi e Zurigo, è la fissazione del prezzo dell'oro, che avviene due volte al giorno, alle 10.30 e alle 15.30 ora di Greenwich.
Titolo o fondo comune d'investimento, il cui rendimento è legato al prezzo dell'oro, o perché rappresentativo di società estrattrici di oro, o perché legato al prezzo di strumenti derivati sull'oro.
Regime monetario in cui ogni divisa si può convertire in un predeterminato ammontare d'oro dietro la presentazione dei biglietti di banca presso la Banca centrale.
È così definito un titolo avente tutte le caratteristiche legali tali da rederlo liberamente trasferibile da un soggetto a un altro.
Ordine impartito all'intermediario in titoli, solitamente avente un limite di prezzo, che resta valido per tutta la durata del mese corrente, che se non è eseguito viene cancellato.
Ordine di compravendita di titoli a un prezzo predeterminato che resta valido lungo un intervallo di tempo prefissato.
Ordine di compravendita di titoli impartito all'intermediario, valido fino al momento in cui il cliente non decide di revocarlo (o sia stato adempito).
Data in cui un determinato importo è disponibile in un conto e a partire dalla quale il suddetto importo inizia a fruttare interessi.
Il valore più alto espresso da un'azienda grazie al fatto di essere operante rispetto al valore del complesso di beni che la costituisce. Nel bilancio di una società, l'avviamento fa parte delle immobilizzazioni immateriali.
È la legislazione alla quale un accordo di pretito è soggetto, spesso è pure indicato il foro competente.
Titolo obbligazionario che viene emesso dal governo di un Paese, e da questo garantito. Rappresenta in quel Paese l'investimento avente le probabilità più basse di mancato pagamento.
Ente creditizio approvato, che ha la possibilità di contrarre depositi dallo Stato.
Ente pubblico statunitense che si interessa della gestione dei titoli con alla base gruppi di mutui ipotecari. I titoli, chiamati Ginnie mae, vengono garantiti dalla società che effettua i pagamenti anche nell'eventualità di inadempimento da parte dei debitori.
Titoli di Stato emessi e garantiti da un governo, che comprendono: titoli a lungo termine, Buoni del Tesoro, titoli indicizzati garantiti dallo Stato, ecc. Queste obbligazioni rappresentano l'investimento avente il rischio minore di inadempimento da parte dell'emittente.
È il periodo, trascorso il quale, comincia il graduale rimborso di un prestito. È anche il periodo che intercorre tra un'emissione di obbligazioni sul mercato e la prima delle operazioni del sinking fund, cioè la data in cui avviene il versamento in conto speciale della prima quota facente parte dell'importo che verrà utilizzato per rimborsare l'emissione una volta giunti alla scadenza.
Si tratta di mutui a tasso fisso aventi la caratteristica di richiedere pagamenti minori nel periodo iniziale che crescono con il passare del tempo, allo scopo di favorire quei soggetti, generalmente giovani, che dispongono di un reddito che crescerà con il passare del tempo.
Colui che vende l'option.
Condizione che si determina nel mercato dei titoli quando i prezzi scendono precipitosamente, provocando gravi perdite ai venditori e allontanando i potenziali investitori.
Accordo preso dall'emittente con il sindacato di collocamento secondo il quale, nell'eventualità di una domanda elevata da parte degli investitori, chi ha emesso il titolo autorizzerà un incremento del quantitativo collocato.
È un mercato non ufficiale, che sfugge al controllo di qualsiasi autorità. Agisce alla condizione "se e quando emesso" nell'intervallo di tempo che passa fra il primo giorno di un'emissione obbligazionaria e il momento in cui verrà fatto il primo prezzo sul mercato ufficiale.
Ammontare della cedola corrisposta da un titolo legato a un mutuo ipotecario, o anche l'ammontare della cedola prima che su questa venga effettuata l'imposizione fiscale.
Per le banche rappresenta la differenza tra il ricavo dagli impieghi e dalle commissioni e il costo dovuto ai depositi e alle spese operative.
In analisi di bilancio rappresenta la differenza tra il totale netto del fatturato e il costo dovuto al venduto.
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