È una società che detenendo partecipazioni di controllo (o comunque rilevanti) in una pluralità di istituzioni creditizie, si trova al vertice di un gruppo bancario.
È una società non obbligatoriamente finanziaria che controlla, anche indirettamente, almeno un quarto del capitale avente diritto di voto di una banca.
È un'eurobbligazione a cui è unito un warrant.
Imposta che viene attribuita a ogni livello di aumento del valore di un bene e che viene corrisposta dal consumatore finale.
Sigla di International Banking Facilities.
Sigla di International Competitive Bidding, cioè una gara di appalto aperta ai fornitori dei Paesi membri della Banca Mondiale, di Svizzera e Taiwan.
Sigla di Indexed Currency Option Note, cioè un titolo di credito con opzione di valuta.
Sigla di Interest Equalized Tax.
Ogni investimento aziendale che produce un flusso di reddito, di interessi o di commissioni.
Garanzia fornita da un soggetto sul titolo di credito di un altro soggetto che è l'obbligato principale e che avrà effetto unicamente in caso di inadempienza da parte di quest'ultimo. È anche l'obbligo che una banca si assume di effettuare una determinata operazione finanziaria, per esempio un finanziamento, nel caso si realizzi la condizione prevista dall'accordo.
Ammontare di capitale e interesse che viene pagato, solitamente su base annuale, in cambio di un finanziamento, sia che sia un mutuo ipotecario che un titolo obbligazionario.
Nel campo delle emissioni di titoli, l'impegno delle banche d'investimento a sottoscrivere e ad acquistare tutti i titoli di nuova emissione per collocarli successivamente sul mercato. Nel settore dei finanziamenti, l'impegno assunto da un ente creditizio, per un certo periodo di tempo, di erogare un prestito a condizioni prefissate. Questo periodo di tempo viene definito "lock-in period".
Si tratta di factoring concernente crediti di cedenti non residenti nei confronti di debitori ceduti residenti.
Investimento in cui l'aumento di valore e i proventi generati dallo stesso saranno sottoposti a tassazione solamente nell'attimo in cui verranno effettivamente ottenuti.
È un sistema fiscale, secondo il quale ai soggetti con redditi più elevati vengono imposte aliquote fiscali proporzionalmente più elevate.
Viene così definito un intermediario in titoli che non riesce a consegnare i titoli che ha venduto a un altro intermediario, e che pertanto si trova nella condizione di non poter pretendere il pagamento degli stessi.
Viene così definito un intermediario in titoli che non ha ricevuto i titoli da parte del venditore, e che pertanto si trova nella condizione di poter rifiutare il pagamento degli stessi fino al momento dell'esecuzione.
Imposta statunitense applicata agli interessi provenienti da investimenti americani all'estero in titoli azionari e obbligazioni.
Tassa applicata su quei beni che hanno caratteristiche di beni voluttuari, per esempio tabacco, alcool o gioielli.
Espressione usata per indicare l'ordine dato all'intermediario di effettuare un acquisto o una vendita di titoli durante i primi secondi di contrattazione degli stessi. Si tratta di un ordine che se non viene eseguito istantaneamente viene automaticamente cancellato.
Espressione usata nel linguaggio borsistico per indicare l'ordine dato all'intermediario di eseguire un acquisto o una vendita di titoli durante gli ultimi trenta secondi di contrattazione. Si tratta di un ordine, date le sue peculiarità, per il quale l'intermediario non può garantire l'esecuzione.
Riferendosi al bilancio di una società, l'outstanding è il capitale azionario diviso in titoli, o l'ammontare dei crediti residui che vanno ancora incassati, o i debiti che devono essere ancora rimborsati.
È una clausola tramite la quale il debitore attesta che le obbligazioni contratte verso il mutuante, in rapporto al rimborso del prestito e alle garanzie concesse, pongono quest'ultimo in una posizione di parità nei confronti degli altri creditori dello stesso borrower.
Nel mercato dei cambi, la circostanza in cui il cambio a termine di una divisa è inferiore al cambio a pronti, in questo caso l'operatore che vende spot e riacquista forward (a termine) incassa i punti di differenza tra i due cambi.
Incremento di prezzo di un titolo a reddito fisso, che quota a Discount, dovuto all'approssimarsi della data di scadenza e non alle variazioni dei rendimenti di mercato.
Sono finanziamenti ottenuti da un'azienda che, come durata, possono oltrepassare i cinque anni, ma i cui pagamenti per interessi avvengono normalmente in modo periodico, lungo tutta la durata del prestito.
Il massimo ammontare di indebitamento contraibile da un governo, fissato da specifiche leggi di spesa.
Vedi: ICON
È l'indice statistico di un fenomeno economico che mostra un andamento che anticipa quello dell'attività economica aggregata. Per esempio il livello dei prezzi del mercato azionario, il quale grazie alle aspettative degli investitori ha la tendenza a crescere prima del Prodotto nazionale lordo. Il Commerce Department degli Stati Uniti fornisce mensilmente l'Index of leading indicators, un indice che riassume il livello di dodici grandezze economiche.
Rappresentazione numerica dei cambiamenti di valore di un predefinito portafoglio di titoli azionari. Per esempio, gli indici azionari delineano il comportamento dei titoli quotati in una determinata Borsa (per esempio il Mib per la Borsa italiana), oppure di titoli appartenenti a una definita categoria (per esempio l'indice Dow Jones imposto dai 30 maggiori titoli industriali quotati alla Borsa di New York). Gli indici possono anche essere realizzati considerando le diverse dimensioni delle società: in questo caso vengono definiti weighted, ponderati.
Indice, pubblicato regolarmente negli Stati Uniti, dei rendimenti offerti dai titoli emessi dalle autorità municipali, comprensivo di emissioni con differenti caratteristiche di valutazione (Rating).
Indice, pubblicato regolarmente negli Stati Uniti, dei rendimenti offerti dai titoli emessi dalle autorità municipali, comprensivo di emissioni con differenti caratteristiche di valutazione (Rating).
Indicatore statistico utilizzato per misurare il tasso d'inflazione dell'economia, che rileva l'andamento dei prezzi di un ampio paniere di beni di consumo.
Detto anche wholesale price index, è l'indice dei prezzi all'ingrosso, in grado di misurare le variazioni di prezzo nel corso del tempo, in un paniere di beni che vengono utilizzati solitamente nei processi produttivi.
Indice statistico in grado di rappresentare l'andamento di un mercato rispetto a un periodo scelto come riferimento. tra i più utilizzati nel mercato borsistico americano: il Dow Jones e lo Standard and Poor's100 o 500.
Indice statistico rappresentativo dell'andamento di un mercato azionario, dove le varazioni di prezzo di ogni titolo concorrono alla definizione e al calcolo dell'indice finale, proporzionalmente alla capitalizzazione di mercato del titolo in oggetto. È evidente che i titoli delle imprese dimensionalmente più importanti, influiscono in misura maggiore sull'andamento dell'indice.
Tasso d'interesse medio che un gruppo sufficientemente esteso di istituti di credito applica nei confronti dei depositi dei propri clienti. Il Bank Rate Monitor Index viene periodicamente pubblicato sui maggiori quotidiani finanziari americani.
Tasso d'interesse medio che un gruppo sufficientemente esteso di istituti di credito applica nei confronti dei depositi dei propri clienti. Il Bank Rate Monitor Index viene periodicamente pubblicato sui maggiori quotidiani finanziari americani.
È il più noto indice di Borsa, relativo al New York stock exchange, ed è costituito dai titoli delle 30 maggiori società industriali quotate a Wall Street.
È l'indice statistico dei 225 titoli più importanti quotati alla Borsa di Tokyo e descrive l'andamento della Borsa nipponica.
È un indice statistico utilizzato generalmente per descrivere gli andamenti dei mercati azionari, dove i titoli che rientrano nella composizione dell'indice danno origine a variazioni nello stesso in proporzione al loro prezzo. In questo caso i titoli con i prezzi più alti saranno proporzionalmente più influenti nella determinazione dei movimenti dell'indice.
Indice statistico che delinea l'andamento di un paniere di titoli quotati presso le Borse degli Stati Uniti. Tra i più conosciuti ci sono lo S&P 100, lo S&P 500 e lo S&P mid-cap che è composto dai titoli delle società di media capitalizzazione.
Indice utilizzato in qualità di strumento sottostante per un contratto derivato, per esempio un indice di mercato azionario sottostante a contratti future e option. Si assegna un valore convenzionale per ogni unità di indice in base al quale viene calcolato il pagamento finale poichè non è possibile consegnare materialmente i titoli.
Strumento finanziario il cui tasso d'interesse è direttamente legato a un altro parametro, come per esempio i titoli di Stato a breve termine, e che risulta evidentemente più apprezzabile nei periodi di rialzo dei rendimenti di mercato. In Italia l'esempio più classico è costituito dai Cct, indicizzati ai Bot.
Informazione relativa all'andamento generale di una società che non è di dominio pubblico. L'effettuazione di operazioni in titoli, dove si conoscono informazioni riservate, risulta punibile penalmente dalla normativa dell'insider trading.
Tutte le nuove possibili metodologie di trasmissione dei fondi da soggetti in eccedenza a soggetti deficitari. Le tipologie risultano essere molteplici e differenziate, dai metodi che semplificano i pagamenti a quelli che invece permettono il trasferimento di parte dei rischi, a quelli, ancora, che consentono il trasferimento delle preferenze e delle necessità dei singoli operatori attraverso il mercato.
È il mancato rispetto di una delle clausole presenti in un accordo di prestito, come il mancato rimborso di una rata o il mancato pagamento di una cedola.
Vedi: ICB
Situazione in cui si accentra in alcune delle più importanti piazze finanziarie la maggior parte del lavoro internazionale fino a far coincidere il mercato internazionale con l'attività di quelle piazze, creando un unico mercato internazionale.
Interesse fisso, opposto a quello variabile.
Tasso d'interesse di cedole obbligazionarie a lunga scadenza emesse in serie con altre a scadenza più breve. Il tasso della cedola prende questo nome causa la consistenza solitamente maggiore rispetto a quella dei titoli a breve scadenza.
Tasso d'interesse di cedole obbligazionarie a lunga scadenza emesse in serie con altre a scadenza più breve. Il tasso della cedola prende questo nome causa la consistenza solitamente maggiore rispetto a quella dei titoli a breve scadenza.
Modalità (detta "di Boston") secondo la quale l'interesse è determinato considerando tutti i mesi composti da 30 giorni.
È l'interesse maturato in un primo periodo che, sommato al capitale iniziale, viene successivamente usato come capitale iniziale per un secondo periodo.
Il possedere almeno il 50% più uno dei diritti di voto di una società, tale da permettere di esercitare il controllo sull'attività della società in questione. Identico nome viene dato a una minoranza di controllo che, nonostante possegga una percentuale di azioni inferiore al 50%, mantiene ugualmente il controllo sulle attività della società grazie alla frammentazione dell'azionariato.
È l'interesse calcolato da una banca sulla base di un anno composto da 365 giorni, a differenza della pratica comune del mercato monetario che considera l'anno di 360 giorni.
È il più alto tasso d'interesse permesso dalle leggi nazionali. Estensivamente, il tasso applicato in contratti dove non c'è stata una pattuizione differente.
È l'interesse calcolato sulla base di un anno di 360 giorni, a differenza del metodo esatto che considera l'anno composto da 365 giorni.
L'interesse che può essere pagato in due momenti nel corso dell'anno. Per esempio la cedola di numerosi titoli obbligazionari esteri e anche italiani, viene pagata in due rate semestrali di importo equivalente alla metà del tasso d'interesse facciale del titolo.
Sistema di calcolo dell'interesse di un titolo in cui non viene tenuta in considerazione la composizione degli interessi, ovvero si presume che gli interessi corrisposti periodicamente non vengano reinvestiti nel titolo.
In una società, sono gli interessi patrimoniali appartenenti alla parte di azionisti che detiene una frazione di capitale inferiore al 50% del capitale. Nel bilancio consolidato di una società controllante sono rappresentati da un conto che incrementa le passività, mentre nel conto economico il profitto finale è decrementato della parte competente agli azionisti di minoranza della società controllata.
Titolo obbligazionario che non prevede pagamenti cedolari intermedi prima della scadenza. Il pagamento degli interessi, quindi, avviene interamente alla scadenza del titolo. A livello bancario, questo termine indica l'intervallo di tempo che passa tra il momento nel quale vengono versati dei fondi in un conto e quello in cui questi fondi diventano fruttiferi di interesse.
Documento compilato immediatamente allo scopo di registrare gli estremi di un'operazione in titoli, e che verrà completato in seguito tenendo conto di tutte le caratteristiche dell'operazione.
Il broker è abilitato ad eseguire ordini di acquisto o vendita di titoli esclusivamente per conto terzi.
Il broker è abilitato ad eseguire ordini di acquisto o vendita di titoli esclusivamente per conto terzi.
Intermediario in titoli, fisicamente presente alle grida nel corso delle contrattazioni, e che esegue gli ordini che gli arrivano dalla sala operativa della società da cui dipende.
Soggetto di estrazione finanziaria (generalmente una banca o una società finanziaria) che si interpone nel flusso di fondi da soggetti che hanno liquidità in eccedenza a soggetti che al contrario la richiedono.
È un intermediario in titoli capace di offrire alla propria clientela l'intera gamma di servizi che solitamente si richiedono a un broker, dalla effettuazione delle operazioni alla custodia dei titoli, dalla gestione degli investimenti allo studio delle singole società.
Adottati in seguito al crollo del 1987, sono depositi elettronici utilizzati nelle principali Borse valori con la funzione di arrestare le contrattazioni di titoli e strumenti derivati nel caso in cui il mercato si muova con velocità eccessiva.
Intervallo all'interno del quale varia il prezzo di un titolo in un certo periodo di tempo.
Intervallo di prezzo esistente tra il valore massimo e quello minimo di un titolo in un certo periodo. Negli strumenti derivati è la massima oscillazione di prezzo permessa a un contratto future durante una giornata di contrattazione, oltre il quale interviene l'autorità di Borsa per la sospensione delle contrattazioni.
In Borsa l'intervallo di prezzo a cui può essere effettuata una contrattazione, nel corso di una giornata di quotazione.
È la differenza tra prezzo massimo e minimo fatti segnare dalle quotazioni di un titolo in un certo periodo di tempo.
Nelle operazioni in titoli, si dice che un operatore si viene a trovare in front running nel momento in cui, conoscendo che in futuro avverrà una compravendita di notevoli dimensioni, agisce prima della stessa eseguendo un'operazione per conto proprio, così da beneficiare dell'oscillazione di prezzo dovuta al volume della contrattazione che si verificherà in un secondo momento.
Piano d'intervento industriale che prende avvio, in una società di estrazione petrolifera o di gas naturale, nel momento in cui viene accertata una consistenza del giacimento tale da assicurare il suo sfruttamento commerciale.
Si definisce reversal, in analisi tecnica, l'inversione di tendenza del prezzo di un titolo. Per esempio, quando a un periodo di prezzi discendenti segue un periodo di rialzo delle quotazioni.
È un tipo di intervento statale nell'economia, per esempio l'acquisizione diretta di partecipazioni al capitale di rischio delle società.
Beni di semplice conversione in contante, come assegni, titoli di Stato, depositi bancari, ecc.
È un indice di valutazione riferito al contenuto patrimoniale di un titolo azionario, ricavato dividendo il totale delle attività (al netto di quelle immateriali delle passività e dell'ammontare dei titoli privilegiati) per il numero dei titoli azionari esistenti.
È l'utilizzo di capitale per ottenere un beneficio monetario. Questo termine è frequentemente usato in contrapposizione a "speculation", che indica l'impiego di fondi di solito a più breve termine per ottenere guadagni immediati su operazioni aventi rischiosità più elevata.
Metodologia d'investimento in titoli, dilazionata nel tempo, secondo la quale si investe una somma fissa di denaro in un titolo, acquistandone in quantità maggiore quando il prezzo è basso e, viceversa, acquistandone in quantità minore quando il prezzo è alto.
Titolo in grado di offrire un interesse fisso lungo tutta la durata dell'investimento. Sono considerati investimenti a reddito fisso anche le obbligazioni a cedola variabile, anche se in questi casi non è possibile predeterminare in anticipo i flussi di pagamento. Le azioni non sono da considerare un investimento a reddito fisso, poiché l'ammontare dei dividendi è dipendente dall'andamento della gestione perciò non è prevedibile con precisione.
Investimento a lungo termine attuato da un'impresa che ha intenzione di usufruirne durante più processi produttivi, con l'obiettivo di diminuire i costi o aumentare i ricavi.
Sono investimenti, solitamente dei prestiti, che a causa delle difficoltà del debitore non producono gli interessi che sono stati pattuiti in sede di emissione del finanziamento.
Titolo o fondo comune d'investimento, il cui rendimento è legato al prezzo dell'oro, o perché rappresentativo di società estrattrici di oro, o perché legato al prezzo di strumenti derivati sull'oro.
Imprese fondate con la collaborazione di capitale di rischio giunto da nazioni differenti, dette joint ventures. Lo stesso termine definisce pure gli investimenti fatti da stranieri in imprese che operano nel territorio nazionale.
È un operatore in beni di investimento che si muove per conto proprio, investendo il proprio patrimonio senza avvalersi dell'intermediazione gestionale di altri soggetti.
Imprese che operano sul mercato degli strumenti derivati su materie prime non a fini speculativi, ma per cautelarsi dalle oscillazioni di prezzo in grado di danneggiare il risultato reddituale.
In analisi tecnica indica una situazione in cui la crescita nel prezzo di un bene di investimento è stata eccezionalmente rapida, e quindi ci si può attendere delle prese di beneficio con una conseguente riduzione nel livello del prezzo del bene in oggetto.
In analisi tecnica un titolo è considerato ipervenduto nel momento in cui la discesa dei prezzi risulta particolarmente rapida, e quindi è possibile attendersi un movimento correttivo di direzione inversa rispetto a quello precedentemente avvenuto.
Tipo di contratto ipotecario, stipulato tra istituto finanziario e acquirente di proprietà immobiliare, che prevede una revisione periodica (in genere semestrale) e predeterminata del tasso di interesse, il quale viene solitamente legato a indici economici come il rendimento dei titoli di Stato o quello medio dei titoli ipotecari. Allo scopo di ridurne la rischiosità nei confronti dell'acquirente, all'incremento del tasso d'interesse viene normalmente fissato un tetto massimo.
Mutuo ipotecario in cui gli interessi da riconoscere da parte del beneficiario vengono stabiliti dal livello di un indice di riferimento come i tassi interbancari, il rendimento sui Buoni del Tesoro, ecc.
È la prima ipoteca iscritta su un determinato bene immobile, che ovviamente offre una garanzia superiore a quelle iscritte in seguito.
Prassi di acquisto di un bene immobile, solitamente terreni da ristrutturare, dove l'acquirente non effettua pagamenti in contante ma iscrive un'ipoteca sul bene per il valore totale, a favore del venditore.
Definizione data a un mutuo ipotecario nel caso in cui il contratto contempli la possibilità per il beneficiario del mutuo di trasferire all'acquirente dell'immobile oggetto del diritto reale il contenuto residuo della prestazione. Per esempio, se il mutuo è stato rimborsato per il 50% del valore, il nuovo acquirente subentrerà nel pagamento della quota restante senza che il venditore incorra in sanzioni.
Soggetto che raccoglie fondi per investirli successivamente, dove le fonti di tale raccolta possono essere i mezzi propri, i depositi della clientela o i fondi provenienti dall'emissione di prestiti obbligazionari. Le finalità degli impieghi possono essere finanziamenti alla clientela, investimenti in titoli, investimenti in altri beni, ecc.
Accordo che viene stipulato tra due o più imprese appartenenti a diversi Paesi allo scopo di svolgere una certa attività economica. La forma più comune è quella che prevede la costituzione di una società per azioni avente il capitale ripartito fra le due imprese, e nella quale vengono utilizzati metodi gestionali e operativi tali da creare sinergie tra le attività delle due imprese.
Così sono definite, in gergo, le azioni delle società estrattrici di oro sudafricane. Queste società sono obbligate a corrispondere agli azionisti la quasi totalità degli utili conseguiti, per cui questi titoli rappresentano un investimento diretto sul prezzo dell'oro.
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