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Gli uomini che hanno scritto la storia della finanza

Harry M. Markowitz (1927), Premio Nobel per l’Economia 1990

“Don't bet the ranch. Get more bang for your buck. Maximize output relative to input. Nothing ventured, nothing gained.

Diversify instead of striving to make a killing. Don't put all your eggs in one basket; if it drops, you're in trouble. High volatility is like putting your head in the oven and your feet in the refrigerator."

La filosofia di Harry M. Markowitz, può essere agevolmente riassunta da queste semplici frasi di comune buonsenso che lo stesso Markowitz, giovane studente di 25 anni, pare abbia annotato sul proprio block notes mentre leggeva “The Theory of Investment Value” di Sir John Burr Williams all’interno della libreria della Chicago University.

Markowitz concentrando la sua attenzione sulla comune pratica della diversificazione di portafoglio dimostrò nel suo articolo “Portfolio selection” del 1952, che gli varrà il Nobel 38 anni dopo, come fosse possibile ridurre lo scarto quadratico medio dei rendimenti del portafoglio scegliendo azioni che hanno andamenti non perfettamente correlati. Il contributo di Harry Markowitz non si fermò a questo punto ma si spinse oltre fino a formulare i principi base della costruzione di un portafoglio e della relazione fra rischio e rendimento.

Dott. Andrea Castiglione

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