Una volta definito e testato il sistema, le domande che si presentano sono: lo si può usare? per quale importo? La risposta a queste domande fondamentali tocca naturalmente la sfera della valutazione del ritorno e del rischio. In entrambi i casi la risposta ha peró due caratteristiche: è
soggettiva ed è relativa.
Essa è soggettiva perchè dipende dal rapporto rischio-ritorno che si è disposti ad accettare e che varia da persona a persona. Essa è anche relativa perchè determinata sempre da un confronto che viene fatto con possibilità di investimento alternative.
Nonsempre esiste dunque il modo di definire aprioristicamente un sistema "buono" o "non buono" se non riferendosi ad una determinata propensione al rischio e ad un particolare gruppo di alternative [Eccezione: un sistema che sbaglia tutte le operazioni.
Esso anifestatamente non è mai "buono" in nessun caso. Tuttavia un sistema di tale tipo vale probabilmente moltissimo: basta fare sempre l'opposto di quanto indica per diventare ricchi!]
Per procedere in quest'analisi occorre rifarsi ai risultati ottenuti dal forward testing (dopo l'eventuale fine tuning). Tipicamente, attraverso la ripetizione di analisi di forward testing su più periodi, dati quali quelli presentati in Figura 9 sono raccolti e valutati.
Esisono diverse metodologie possibili, qui se ne presentano tre: il metodo dei pesi, il metodo M.A.E. e l'analisi della distribuzione del drawdown.
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