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I sistemi di trading

Osservazioni sulla metodologia dell'ottimizzazione

1. Serie aggiustata

e costi di transazione. Occorre ricordarsi che l'ottimizzazione va effettuata su una serie storica di prezzi "aggiustati" secondo quanto già discusso nel precedente paragrafo. La serie deve riflettere il piú fedelmente possibile la situazione effettiva di un investitore che ha comprato un certo asset e lo ha tenuto in portafoglio. Nella procedura di ottimizzazione occorre anche che siano inclusi in modo appropriato (e cioè il piú realisticamente
possibile) tutti i costi di transazione relativi al mercato oggetto dell'analisi.


2. Scelta dei parametri .

I parametri da ottimizzare dipendono dai segnali di entrata / uscita prescelti, tuttavia lo stesso non si puó dire del loro campo di variazione e del loro passo di variazione.

Ad esempio, un segnale basato sull'attraversamento da parte del prezzo
della sua media mobile puó essere ottimizzato utilizzando da 4 a 40 barre precedenti con passo 4 (11 test), oppure con passo 1 (41 test), ottenendo probabilmente risultati diversi. Analogamente il parametro puó essere testato da 2 a 20 o da 40 a 80. Naturalmente piú il passo di variazione è stretto ed il campo di variazione è ampio tanto piú la stima ottenuta dal processo di ottimizzazione puó essere giudicata attendibile. L'analista si trova
dunque a mediare tra un'ottimizzazione molto dettagliata ed un tempo (= costo) di calcolo che puó divenire inaccettabile.

3. Stabilità dei risultati .

Alcuni autori [Kaufman (1987), Ehlers (1992)] rilevano che l'insieme dei parametri determinato da questa procedura potrebbe non rappresentare la scelta "ottima" in quanto leggeri mutamenti degli stessi potrebbero causare drastici mutamenti nella erformance del sistema. Poichè l'unica cosa che si conosce con certezza è che i comportamenti del mercato non si ripetono mai nello stesso identico modo, è opportuno scegliere quell'insieme dei parametri che, anche se soggetto a leggeri mutamenti, fornisce una certa stabilità di performance.

Ad esempio, la Figura 10 illustra graficamente la performance ottenuta in ottimizzazione da un sistema con due parametri. Le curve di livello indicano il profitto. Evidentemente la combinazione di parametri data dal punto B è preferibile a quella generata dal punto A perchè, pur presentando un profitto inferiore, è piú stabile a piccole variazioni dei parametri (cioè a piccole variazioni del comportamento di mercato).

Figura 10 : le cifre vicino alle curve di livello indicano i profitti toccati dal sistema per quella particolare combinazione di parametri, l' area dove le curve sono assenti indica profitti inferiori
a 90.

4. Stop-loss e stop-profit. In certi casi l'analista puó decidere di ottimizzare oltre ai parametri dei segnali di entrata anche gli eventuali livelli di stop-loss e/o stop-profit. Questo avviene essenzialmente nei casi in cui l'algoritmo che descrive il segnale di entrata ed uscita è incentrato sullo stop-loss stesso[Ad esempio il segnale "Parabolic Stop and Reversal" proposto da Wilder. Vedi Kaufman (1987).]. Negli altri casi, a livello di ottimizzazione, lo stop-loss non è normalmente usato in quanto semplicemente non necessario!

Infatti il procedimento di ottimizzazione stesso tende ad individuare proprio quei parametri che generano solo operazioni corrette o al massimo piccoli errori. Un eventuale ordine di stop-loss non scatterebbe dunque quasi mai e l'unico risultato che si otterrebbe tentandone un'ottimizzazione sarebbe quello di appesantire i calcoli. Discorso perfettamente analogo vale -"mutatis mutandis"- per lo stop-profit.

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