Notiamo in Fig. 6 e 7 come il rischio sul mercato Indiano sia estremamente più alto di quello presente sulla nostra Piazza Milanese.
Come di consueto visualizziamo i due indici
con uno Zoom nel Piano di Chauvenet e notiamo in fig. 8 e 9 che, mentre l'indice Indiano sale a ritmi vertiginosi, il nostro indice cresce prudentemente.
La crescita dell'indice Bse sensitive è affine ad altri listini asiatici come quello di Tokyo analizzato in un precedente articolo.
Nell'articolo precedente abbiamo introdotto il concetto geometrico di traiettoria del prezzo nel sistema di riferimento di Chauvenet e, in piena analogia con la Cinematica, abbiamo introdotto il vettore velocità associato al prezzo.
Il concetto di Energia cinetica suggerisce ora l'introduzione dell'indice cinetico di volatilità e dell'indice cinetico di variazione indicato in Fig. 10.
Attraverso l'indice cinetico di volatilità possiamo avere una misura effettiva quantitativa della presenza di volatilità sui mercati.
Dall'indice cinetico di volatilità si ricava l'indice di volatilità semplicemente moltiplicando per il segno delle variazioni.
I picchi positivi dell'indice, come si può osservare con facilità dalle fig. 11 e 12, anticipano un allargamento delle Bande di Bollinger e i picchi negativi, un restringimento.
In questo momento il canale rialzista del listino milanese non si presenta particolarmente ampio e questo conferma la crescita a bassa volatilità che caratterizza da tempo il mercato italiano.
Preoccupa invece la crescita senza particolare controllo del listino Indiano per il quale il canale rialzista è molto ampio e potrebbe provocare nel 2006, si spera più tardi possibile, storni violenti.
L'ambientazione matematica e fisica del PdC consente una trattazione e una analisi delle turbolenze di mercato e una visione comportamentale del mercato
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Per maggiori approfondimenti è disponibile una dispensa con foglio di lavoro sul sito www.experta.it(Italo Fabbri) Successivo: Francoforte e Milano a confronto nel Piano di Chauvenet I
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