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Analisi delle strategie di investimento attraverso il "sentiment" dei mercati finanziari

CAPITOLO I : “Le crisi finanziarie e l’irrazionalità degli investitori”

Così con la nascita della Borsa si era diffusa la consapevolezza di poter fare guadagni facili, tuttavia la storia presenta esempi illustri di grosse crisi o bolle speculative: grandi follie degli investitori e grossi crolli di valore. Quando si compra un titolo azionario o un qualsiasi strumento finanziario c' è qualcuno che lo sta vendendo; perché ci sia la formazione del prezzo è necessario l' incontro tra compratore e venditore. Se il mercato, nella sua globalità, pensa che lo strumento finanziario sia destinato salire, buona parte degli investitori che lo posseggono saranno restii a cederlo, se non a un prezzo che incorpori un premio per la loro lungimiranza. Man mano che i prezzi salgono molti investitori si accorgono dell' interesse del mercato e iniziano a comprare, alimentando il rialzo con nuovi acquisti a prezzi sempre maggiori. Quando la domanda è sostenuta e forte, la crescita dei corsi appare inarrestabile, vorticosa, e non parteciparvi crea un' ansia maggiore rispetto a chi detiene i titoli in portafoglio. L' eccesso di domanda accresce il prezzo dello strumento finanziario, non il suo valore, anche se spesso le due cose vengono confuse anche dal mercato, fino alla formazione di livelli di prezzo troppo distanti dal valore reale del bene. Ed ecco che i prezzi crollano.


Così possiamo definire una bolla speculativa come una fase di mercato nella quale si assiste ad un considerevole aumento ingiustificato dei prezzi a causa di una crescita repentina della domanda. La corsa all' acquisto scatta perché si formano “greggi” di investitori convinti che un nuovo prodtotto, una nuova tecnologia o una nuova società, potranno rivoluzionare il proprio settore, offrendo cospicui guadagni con crescite senza precedenti. La domanda diviene, così, emotiva piuttosto che razionale e l' aspettativa cresce autoalimentandosi con il proprio rialzo. Il prezzo si discosta dal valore e incorpora un “premio aspettativa” enorme. Quando il mercato inizia ad accorgersene, la discesa è repentina e violenta, e coglie inaspettati gli investitori; le cause sono presto riconoscibili: i prezzi aumentano sempre più ed è difficile trovare nuovi investitori disposti a comprare a un prezzo così elevato. Chi ha comprato all' inizio del rialzo è spinto a vendere per monetizzare il guadagno, soprattutto quando vede rallentare la crescita. Le ottimistiche prospettive di guadagno precedentemente formulate, possono essere riviste e ridimensionate. Ecco alcuni esempi di crolli storici e di bolle speculative.

Mirko Cavallaro

 

 

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