La crescita nell'ultimo trimestre 2005 è stata la più bassa. Ma le operazioni on-line sono sempre più richieste dagli utenti. I clienti bancari statunitensi si rivolgono sempre più spesso alle funzionalità on-line per la gestione delle operazioni. Lo rivela un rapporto di comScore Network. La società di ricerca non ritiene tuttavia che tale crescita proseguirà quest'anno (2006) ai ritmi degli anni passati.
Dai dati, le operazioni bancarie on-line hanno coinvolto quasi40 milioni di clienti in più rispetto al quarto quadrimestre 2005, e rispetto all'ultimo trimestre del 2004 la crescita è stata del27%.
Invece il quarto trimestre 2005 ha registrato solo un +3,1% su quello precedente, lo sviluppo trimestrale più basso negli ultimi tre anni.
I motivi principali di tale arresto sono da ricercare nellebarriere di accesso alle operazione finanziarie on-line, mentre gli utenti ne scoprono sempre di più la comodità.
Infatti un’altra ricerca firmata sempre comScore evidenzia che il 33% dei nuovi clienti hanno citato la possibilità di effettuare operazioni bancarie on-line gratuitamente come aspetto positivo di un servizio ed il 23% ha affermato di ritenere tali operazioni su web più sicure di quanto pensasse in precedenza.
Guardando ai fattori demografici appare evidente come sia più propenso all'uso del web per il banking chi utilizza Internet da più tempo. I clienti di operazioni bancarie con meno di un anno di esperienza, dimostrano infatti una minore propensione pari al 19% rispetto a chi ha 5 o più anni di esperienza.
Secondo uno studio del Center for Excellence in Service nel novembre del 2004 le operazioni fianziarie realizzate on-line erano composte principalmente da: verifica dei conti on-line (51% - nel 2000 era il 26%); movimentazione di fondi (27% era nel 2000 l'11%); richieste di attivazione carte di credito (12% era nel 2000 il 9%); trading in azioni (10% era nel 2000 l'8%); richiesta di prestiti (6% era nel 2000 l'1%).
Secondo l'ultima indagine effettuata da RSA Security, società specializzata nel settore della sicurezza il campione intervistato, formato da utenti statunitensi, anglosassoni, tedeschi e francesi, ha evidenziato un differente livello di fiducia nei confronti della sicurezza nelle transazioni on-line. Per il 16% dei correntisti d'oltreoceano negli ultimi mesi le operazioni on-line sono diminuite per il timore di frodi.
Gli utenti europei che condividerebbero lo stesso sentimento, invece, si attestano in media sul 9%, con punte più basse in Germania e più alte in Gran Bretagna.
L'incremento del fenomeno del phishing, probabilmente, ha preoccupato i consumatori. Tanto più che solo ad agosto 2006, secondo i dati dell’ Anti-Phishing Working group, gli attacchi registrati hanno raggiunto quota 13.776 negli Stati Uniti. Sicuramente un catalizzatore per le iniziative legislative.
Dott.ssa Maria Michela Lucignano
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