Sebbene un andamento decrescente del correlogramma sia un buon modo di percepire la componente di trend, per accertare formalmente la stazionarietà si deve ricorrere a dei test formali, utili a verificare congiuntamente lassenza di autocorrelazione seriale per più lag. Il test DW si usa nei modelli di regressione dei minimi quadrati per verificare l ipotesi nulla di indipendenza tra i residui del modello (ρ =0), contro lipotesi alternativa di autocorrelazione del primo ordine (ρ ≠ 0).
Serve dunque per verificare l assenza di un legame lineare tra ciascun residuo ed il precedente. La statistica di DW ha la seguente forma[64]:
(8.5.1)
In cui ut è il residuo relativo al periodo t ed n è il numero delle osservazioni. Il DW è più efficace se espresso come test su
In questo caso se si accetta l ipotesi ρ = 0, il test da luogo ad un processo WN. Se 0<DW<2 allora lipotesi nulla H0 è ρ=0, ovvero assenza di autocorrelazione e lipotesi alternativa H1 è ? >0, ovvero autocorrelazione positiva di primo ordine.
Se 2<DW< 4 allora H0 è ρ =0 e H1 è ρ <0.
Il Q-Test di Ljung-Box
La stazionarietà di una serie, è stato visto, comporta l assenza di autocorrelazione seriale al variare del lag k: questo fa si che il valore assunto dalla serie in t non influenza il valore assunto in un istante successivo. Le ipotesi che si prendono di riferimento sono dunque: ρk =0 per ogni valore di k e ρk ≠0 per almeno un valore di k.
La statistica Q di Ljund-Box formalizza tali ipotesi nella seguente forma:
(8.6.1)
in cui n è la numerosità del campione. Ne consegue che per valori bassi di Q si dovrebbe rifiutare lipotesi di base di assenza di autocorrelazione seriale, mentre valori alti suggeriscono di accettare lipotesi alternativa, ovvero la non stazionarietà. Statisticamente parlando, almeno nellipotesi base, la statistica Q ha una distribuzione χ2 .
I gradi di libertà della χ2 sono dati dal numero delle autocorrelazioni meno il numero di termini autoregressivi meno i termini a media mobile. Se ad esempio la serie osservata è riconducibile ad un modello ARIMA(s,d,q), allora i gradi di libertà per la χ2 saranno pari a s d q se si vuole verificare lassenza di autocorrelazione seriale per k=1,2, ,s.
64 Si veda Greene, 1993, p 423-4
Marco Primavera
Successivo: L'analisi di cointegrazione
Sommario: Index