La sentenza di condanna numero 19406 emessa dalla Security Exchange Commission il 29 settembre 2005, ha cercato non solo di dare una definizione delle attività illecite compiute dai due soggetti, ma ha anche analizzato tutto il quadro organizzativo della società Bayou al fine di svelare l’intero schema della frode. In particolare, Israel e Marino sono stati accusati di misappropriation, unitamente alla dilapidazione e alla perdita di una somma di dieci milioni di dollari proveniente dagli investitori, impiegata in attività di trading fallimentari: dal 1996, infatti, in seguito alle diverse perdite registrate dallo strumento di raccolta del capitale, i due soggetti hanno iniziato a mentire ai sottoscrittori di quote circa le performance di questo e il valore delle quote investite.
Per mantenere vivo il proprio schema illecito, i due gestori hanno dunque fornito falsi documenti contabili inerenti i risultati di gestione degli strumenti finanziari in questione, creando addrittura una società di revisione fittizia, che rispondeva direttamente al CEO e dal CFO della Bayou.
L’illecito è iniziato pochi mesi dopo l’apertura di quello che formalmente è stato l’Hedge Fund della Bayou: a seguito delle diverse perdite operative registrate a causa di fallimentari operazioni di trading, i gestori hanno iniziato a mentire ai propri investitori, inviando a domicilio dei documenti informativi appositamente “costruiti” e che non riflettevano la vera situazione finanziaria dello strumento finanziario; Un anno dopo, nel momento in cui è stata calcolata la performance annua del fondo, emerge una piccola differenza di risultato. Su idea di Marino, questa discrepanza fu colmata con una parte delle trading commissions che sarebbero dovute essere incassate dalla Bayou Securities, al fine di evitare che non venissero più attratti nuovi apportatori di capitale.
Ai investitori non giunse comunicazione che il fondo era stato rinforzato con nuovi apporti di capitale e neanche che questo aveva registrato una perdita operativa, secondo questi l’Hedge Fund aveva realizzato un profitto nel primo anno di vita;
Nel 1998, lo strumento di raccolta di capitale ha registrato una perdita ancora più elevata, che ovviamente non è stata comunicata agli investitori. Anzi, Israel e Marino realizzano un nuovo raggiro verso questi, inventando dei performance report errati e utilizzando gli stessi valori per compilare il documento del bilancio di chiusura dell’esercizio.
Nel mese di dicembre dello stesso anno, poiché le perdite legate all’attività caratteristica non potevano convincere più nessun auditor esterno a emettere una relazione di revisione senza rilievi34, i gestori del Bayou Hedge Fund decisero di creare autonomamente da società di revisione da essi gestita. In particolare Marino, essendo iscritto presso gli appositi Albi dei revisori contabili statunitensi, ha realizzando appositi documenti inerenti il bilancio del fondo e le sue performance: ovviamente, tutti questi documenti erano falsificati.
La società di revisione fittizia venne chiamata “Richmond Sole Fairfields” ed era gestita esclusivamente da questo revisore. Essa disponeva inoltre di un unico cliente, il Bayou Hedge Fund per l’appunto. Come si poteva pensare, la relazione sulla revisione predisposta da Marino aveva addirittura esaltato le performance del fondo d’investimento, pubblicizzando come questo fosse stato particolarmente performante nell’esercizio che si stava concludendo.
[34] La società di revisione è una impresa costituita da soggetti esterni alla società analizzata, il cui obiettivo è quello di acquisire ogni elemento necessario per consentire ai propri professionisti di esprimere un giudizio se il bilancio sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al quadro normativo di riferimento. In base al particolare tipo di società, saranno predisposti una serie di controlli e di documenti che la società dovrà fornire ai revisori sulla base di diversi fattori di valutazione, come ad esempio i rischi di diversa natura che l’impresa revisionata si potrebbe trovare ad affrontare. Al termine dell’incarico di revisione, gli auditors emettono una relazione, nella quale viene descritto il tipo
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