In molti casi, è particolarmente difficile riuscire a scoprire un illecito e identificarne i colpevoli. Anche in questo caso, il tipo di meccanismo messo in atto non era facilmente rintracciabile. Tuttavia, data l’entità del danno realizzato da Madoff, ci si può chiedere come mai i soggetti che hanno eseguito i controlli contabili sulla società abbiano sempre espresso parere positivo nei confronti della BMIS, permettendo di realizzare una truffa di simili dimensioni. Una piccola porzione del danno realizzato dall’ex direttore del Nasdaq potrebbe essere quindi attribuita alle società di revisione contabile, le quali hanno eseguito i diversi controlli con eccessiva leggerezza: KPMG, PricewaterhouseCoopers, BDO Seidman e McGladrey & Pullen sono solo alcuni tra i nomi delle società che hanno sempre espresso dichiarazioni positive e di “buona salute” nei confronti dei numerosi fondi detenuti da Bernard Madoff e dalla sua società di asset management. Come afferma Christopher Wells, partner presso lo studio legale Proskauer Rose e specializzato in cause inerenti gli Hedge Funds, “è sorprendente come i revisori di tali fondi non siano stati in grado di identificare le grosse mancanze in termini di asset e di liquidità di questa società”.
La differenza tra questo caso e le altre frodi in materia di fondi Hedge è legato al fatto che Madoff non era in realtà un cliente di una delle grandi società di audit: egli ha utilizzato una piccola società di New York, la Friehling & Horowitz e dopo la scoperta della frode tutti gli esperti hanno sottolineato come la BMIS dovesse essere gestita da una società di servizi finanziari ben più nota. Una ulteriore accusa può anche essere mossa verso la KPMG, società che aveva in carico diversi fondi gestiti dalla BMIS, la quale sembra avere esclusivamente verificato le dichiarazioni prodotte da Madoff senza indagare maggiormente sulla veridicità e l’esistenza della liquidità prodotta da questi fondi.
Una ulteriore colpa potrebbe essere indirizzata verso coloro che hanno deciso di investire il loro denaro in questa società, i quali forse non sono stati abbastanza accurati nel valutare l’investimento, anche se fare tutto ciò era molto difficile data la mole di documenti falsi prodotti dalla BMIS.
La sensazione comune è che sia le società di revisione sia gli investitori abbiano deciso di “fidarsi” di Madoff: sapendo che questi era stato direttore del Nasdaq e conoscendo la sua brillante carriera professionale, entrambi hanno scommesso sull’onestà di questo soggetto, senza andare ad approfondire se questo tipo di etica era stato rispettato anche nella gestione di questa società.
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