Nel 1999, il fondo aveva continuato a registrare perdite disastrose nell’attività di trading, le quali erano state abilmente coperte nei documenti informativi, a loro volta appositamente approvati dalla società di revisione.
Durante quest’anno, Israel e Marino crearono una documentazione che tuttavia si discostava in misura ridotta dalla realtà rispetto a quella degli altri anni: questo poiché diversi investitori avevano richiesto dei prospetti riepilogativi circa l’andamento dello strumento finanziario ed era quindi necessario ricostruire una situazione di crescita che potesse essere credibile ed accettata dal mercato finanziario.
Complessivamente, dal 1996 al 2003, di società analizzata, i rischi a cui essa è soggetta e le relative modalità di controllo adottate. La relazione prevede, infine, che i professionisti contabili rilascino un giudizio inerente il bilancio appena controllato, il quale può prevedere quattro modalità:
Giudizio senza rilievi, qualora la procedura si sia svolta in modo corretto e non siano state riscontrate anomalie nelle voci del bilancio;
Giudizio con rilievi, nel caso in cui vi siano eventuali voci non corrette in bilancio, ma a cui tuttavia si può ovviare con un aggiustamento o eventuali scritture di fine esercizio; Giudizio negativo, qualora una o più voci del bilancio presentino errori gravi che non possano essere corretti con eventuali aggiustamenti;
Impossibilità nell’esprimere il giudizio, se il revisore non dispone delle conoscenze o delle informazioni necessarie per giudicare un determinato elemento o una determinata voce di conto. Come sarà stato possibile comprendere, nel caso in cui il giudizio degli auditors esterni sia negativo, la situazione economico-patrimoniale della società è particolarmente preoccupante. (Fonte: Principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti)
Israel e Marino avevano abilmente occultato la situazione contabile del fondo, riuscendo a convincere anche nuovi investitori a sottoscrivere quote dell’Hedge Fund per un importo complessivo pari a più di dieci milioni di dollari;
Nel 2003, si verificò la chiusura del fondo “sovrano” e l’apertura dei quattro Hedge Fund sottostanti precedentemente descritti. Nonostante fossero stati raccolti ulteriori fondi per 125 milioni di dollari, la profittabilità dei fondi non decollava: degli ulteriori 90 milioni di dollari versati impiegati negli investimenti, la nuova perdita di trading aveva raggiunto il valore di 35 milioni di dollari.
Dai conti approvati dalla società di revisione, tuttavia, emergeva un profitto dell’esercizio pari a 25 milioni di dollari.
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